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Ciao! Benvenuto/a in un nuovo articolo di Thesis 4u! L’articolo di oggi introduce un tema che è sempre più centrale all’interno delle politiche e dei valori delle aziende internazionali: quello di sostenibilità aziendale!

Il concetto di sostenibilità aziendale è, ad oggi, sempre di più, al centro dell’attenzione all’interno delle strategie di organizzazioni ed aziende. 

Infatti quando un’azienda decide di attuare un piano di sostenibilità aziendale, questo consente di incrementare la propria brand reputation e accrescere la brand value dell’azienda in questione, oltre al fatto che permette di ridurre il più possibile l’impatto dannoso che la produzione di beni e servizi può avere sul nostro ambiente. 

Quindi quando parliamo di “azienda sostenibile” cosa intendiamo? Perchè un’azienda dovrebbe adottare delle strategie di sostenibilità? Quali sono i parametri per considerare un’azienda sostenibile? 

Scopriamolo insieme! 

Sostenibilità aziendale: cosa vuol dire?

Il termine “sostenibilità” indica una strategia che può offrire benefici duraturi e significativi nel medio-lungo periodo e che mira alla soddisfazione dei bisogni delle generazioni di oggi, senza compromettere le possibilità delle generazioni future. 

E’ considerata una vera e propria vision aziendale, che mette al centro le azioni, i comportamenti e le scelte di sviluppo che sono focalizzate non solo sui problemi a breve termine, ma sopratutto su quelli a lungo termine. In un’ottica aziendale, l’oggi e il domani sono legati in maniera imprescindibile: è impossibile pensare che ciò che facciamo oggi non abbia conseguenze sullo scenario futuro. 

Per sostenibilità aziendale intendiamo un approccio sostenibile nella gestione aziendale che garantisca dei vantaggi importanti sotto diversi aspetti: 

  • Sostenibilità sociale: considerata una garanzia di fiducia e rispetto nei confronti degli stakeholder (interni ed esterni all’azienda), che ha impatti positivi sulla fiducia che questi nutrono dei confronti dell’intero organico aziendale;
  • Sostenibilità ambientale: consente di attuare delle pratiche di produzione a basso impatto ambientale e che abbiano, per altro, delle importanti ricadute positive sui costi. 
  • Sostenibilità economica: è la capacità di creare valore attraverso la produzione di beni e servizi che siano in grado di migliorare la vita delle persone, unendo gli aspetti economici-finanziari ai sopracitati vantaggi. 

Ma quali sono i motivi che spingono un’azienda ad adottare una strategia di sostenibilità?

Non sempre i benefici e i vantaggi descritti precedentemente sono il motore che spinge un’azienda verso un approccio più sostenibile e a perseverare nel raggiungimento di una vera e propria sostenibilità aziendale. 

Molto spesso la ragione che porta verso un avvicinamento al mondo della sostenibilità sono dettate dalla richiesta sempre più esplicita ed insistente dei clienti e degli stakeholder. 

Dal Rapporto Coop 2018 si evince infatti che le preferenze dei consumatori italiani virino sempre di più verso quelle aziende che adottano un approccio più sostenibile nei riguardi dell’ambiente. I dati riportano che nei primi sei mesi dell’anno precedente, la vendita di prodotti ecologici e sostenibili, ha quasi raggiunto la quota di 2 miliardi di euro.

Ovviamente considerare le preferenze dei consumatori come unico e solo punto di riferimento, sarebbe completamente errato. 

Quello di sostenibilità aziendale è un concetto che va a stravolgere, anche indirettamente, quelle che sono le politiche e l’organizzazione aziendale e dunque è di fondamentale importanza valutare bene una serie di opportunità e rischi. 

Per questo, ricondurre un tale cambio di organizzazione nella cultura d’impresa, solo alla volontà dei consumatori e per svolgere attività di comunicazione e marketing più allettanti, sarebbe un grave errore. 

E’ importante dunque tenere a mente due elementi fondamentali:

  1. per conseguire dei risultati misurabili in termini di sostenibilità aziendale sono necessari molti sforzi e tempi piuttosto lunghi;
  2. l’adozione di una politica aziendale basata sulla sostenibilità ha impatti piuttosto duraturi sull’organizzazione aziendale e dunque non è una questione che è possibile attivare e disattivare “quando si ha voglia” e sopratutto, senza conseguenze. 

Ma quante sono ad oggi le aziende consapevoli dell’importanza di un approccio sostenibile? 

Sostenibilità: quanto è importante per un’azienda adottare questa pratica?

La risposta a questa domanda è particolarmente intuitiva: è chiaro che ad oggi le aziende che sono più consapevoli dell’importanza di adottare una strategia di sostenibilità aziendale sono sempre di più

Possiamo però considerare due diversi sottogruppi di aziende all’interno del concetto di sostenibilità: quelle che hanno capito la sua importanza già da un po’ di tempo e quelle che invece stanno approcciando questo mondo da poco.

Le aziende pioniere sono quelle che hanno guardato avanti, informandosi a fondo e sono riuscite ad immaginare il futuro. Sono state infatti in grado, già da tempo, di sposare la politica di sostenibilità quando ancora questo concetto non era ben chiaro a tutti, dimostrandosi lungimiranti.

Dall’altro lato esistono aziende che hanno compreso l’importanza della sostenibilità troppo tardi e da poco si sono approcciate a questo tipo di strategia. Queste sono la maggior parte e nonostante abbiano iniziato da non molto a rendere i propri processi produttivi più sostenibili, stanno proseguendo, a vari livelli, il loro percorso di sostenibilità. 

Sostenibilità aziendale e l’importanza della misurazione dei valori

Come è stato spiegato nel paragrafo precedente, attuare una strategia di sostenibilità a fini di marketing e comunicazione, non è affatto una buona idea. 

E’ importante che la sostenibilità venga considerata un obiettivo reale per le aziende, che possa avere un impatto concreto per il pianeta e per il benessere delle persone. 

Per evitare di incorrere al fenomeno del greenwashing (l’adozione di pratiche sostenibili solo come strumento di marketing), è importante basarsi su indicatori di misurazione concreti. Questi possono variare a seconda della tipologia di azienda, ma esistono alcune linee guida generali da cui prendere spunto:

  • Rispettare le leggi e gli standard di sostenibilità mondiali e nazionali;
  • Intervenire nei processi produttivi per renderli più sostenibili;
  • Tutelare i lavoratori e i dipendenti;
  • Valutare l’impatto dell’azienda sulla comunità in cui si inserisce 

In realtà adottare queste linee guida generali è tanto utile quanto insufficiente, in quanto non è possibile basarsi solo ed esclusivamente su un patto di fiducia tra aziende e consumatori/stakeholder. 

E’ importante quindi che l’azienda garantisca ai suoi clienti che quello  offre, prodotti o servizi, siano davvero sostenibili e soddisfino un certo numero di criteri effettivamente misurabili e sopratutto certificati. 

Come un’azienda può garantire la propria sostenibilità in maniera certificata? Scopriamolo insieme! 

La misurabilità come garanzia di sostenibilità aziendale

Precedentemente abbiamo appurato come i consumatori e gli stakeholder non possano, in nessun modo, attenersi ad un semplice “patto di fiducia” per quanto riguarda la sostenibilità, ma hanno bisogno di veri e propri certificati e gradi di misurazione che possano assicurare la matrice sostenibile di un’azienda.

Per fare ciò è necessario che un’azienda si affidi a terzi, magari esterni all’asset organizzativo, che possano attestare e certificare l’impegno e l’effettiva buona riuscita del progetto di sostenibilità. 

Solo in questo modo la sostenibilità diventa, per un’azienda, un elemento riconosciuto, valido e sfruttabile anche a fini di comunicazione e di marketing. 

Affidarsi a terzi per garantire una valida certificazione della propria attività sostenibile è fondamentale, in quanto essi permettono di valutare una serie di criteri misurabili e ben precisi, che successivamente consentono di comprendere l’effettivo utilizzo e il grado di sostenibilità dell’azienda. Questi criteri sono:

  1. Interni e di comprensione”: l’obiettivo è quello di scoprire, attraverso il confronto con esperti del settore, il proprio grado di sostenibilità e, in base al risultato, di mettere in atto tutte le operazioni necessarie per migliorare la situazione. 
  2. Esterni e di comunicazione”: l’obiettivo, in questo caso, è quello di comunicare all’esterno, in particolar modo ai clienti, la propria adesione a pratiche di produzione sostenibili, che possono essere sul versante ambientale, sociale o di governace. 

Le parti terze che operano per certificare l’effettivo utilizzo di pratiche sostenibili all’interno di un’azienda, utilizzano ovviamente degli standard nazionali ed internazionali, come UNI o ISO

Ricapitolando: quali sono le sfide della sostenibilità per un’impresa?

Sappiamo che negli ultimi anni, un numero sempre crescente di imprese ha iniziato ad investire nella sostenibilità d’impresa, rendendola uno dei valori cardine dell’intera organizzazione. I risultati di questo approccio sono visibili, sia in termini di output e outcome, sia di elaborazione di strumenti manageriali e di business.

Ci sono infatti una serie di sfide manageriali a cui i manager delle imprese devono far capo sotto l’aspetto della sostenibilità:

  • rendere effettivo e misurabile il contributo delle imprese;
  • implementare strategie di stakeholder engagement efficaci;
  • gestire in maniera sostenibile la catena di fornitura;
  • tutelare e promuovere i diritti umani nelle attività di business e attraverso le stesse.

Spunto tesi: lo sport come voce della sostenibilità aziendale e il caso Nike e Adidas

I due colossi dello sport hanno intensificato il loro impegno nell’ambito della sostenibilità aziendale, mettendo in atto delle vere e proprie strategie di sostenibilità aziendale atte a migliorare la reputazione (e non solo!) delle due aziende.

Nike, in particolare, si è concentrata sulla riduzione degli sprechi. In che modo? In un tipico processo di produzione della pelle, normalmente il 30% veniva scartato, finendo automaticamente nella discarica. Nike ha iniziato, di conseguenza, a raccoglierla trasformandola e riutilizzandola per terzi prodotti. 

Adidas invece è stata nominata recentemente come una delle aziende più sostenibili al mondo. L’azienda infatti lavora con l’associazione “Parley for the Oceans”, per impedire proprio che i rifiuti di plastica vadano a finire nei nostri oceani. L’obiettivo dell’azienda americana è infatti quello di trasformare tale plastica in abbigliamento sportivo per alte prestazioni. 

Ma qual è l’obiettivo di queste due note aziende? L’obiettivo è quello di creare valore aggiunto, oltre all’utilizzo e all’aspetto dei propri prodotti, cercando di incrementare la reputazione dell’azienda stessa. Negli ultimi due anni, Adidas ha prodotto migliaia di prodotti grazie alla plastica riciclata, trasformando in questo modo un problema in una soluzione!

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In conclusione, possiamo considerare la sostenibilità aziendale come una vera e propria strategia da implementare il prima possibile all’interno della propria azienda. Questa infatti permette di accrescere la reputazione dell’azienda stessa e allo stesso tempo di guadagnare sempre più fiducia e fidelizzazione da parte di clienti e stakeholder esterni. Senza dimenticare il fatto che permette a tutti i cittadini del Pianeta di vivere all’interno di un mondo sempre più sostenibile e meno inquinato possibile.

E tu? Conoscevi l’importanza della sostenibilità aziendale? Conosci altre aziende che adottano questa strategia? Diccelo sui nostri social!

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About the author: Arianna, Blog Ambassador