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Le funzioni dei neuroni specchio e la loro importanza nel settore dell’apprendimento

Ciao! Benvenuto/a sul blog di Thesis 4u, la startup nata dal desiderio di creare una connessione tra studenti e aziende.

Oggi parleremo di un argomento di cui sicuramente avrai già sentito parlare: i neuroni specchio. Cercheremo di capire se il loro funzionamento sia coinvolto nel settore dell’apprendimento scolastico, e quindi anche universitario e analizzeremo tutte le situazioni in cui queste fantastiche cellule entrano in gioco.

i neuroni specchio: le lampadine che si accendono nel nostro cervello

Sai cosa sono di preciso questi neuroni specchio?

Sicuramente avrai già sentito parlare dei neuroni specchio, ma sai cosa sono di preciso questi neuroni? Conosci la loro storia e le dinamiche che hanno condotto alla loro scoperta? Se non ne sei a conoscenza e sei interessato/a all’argomento, procedi con la lettura di questo articolo.

I neuroni specchio sono delle speciali cellule del cervello che si attivano nel momento in cui si sta compiendo un movimento qualsiasi: come muovere le labbra per parlare, afferrare un oggetto (ma anche altre attività di vita quotidiana) oppure mentre ci si trova davanti a qualcuno che sta compiendo un azione.

La loro scoperta, come quella della ganache al cioccolato, o del primo colore sintetico (il Mauve di Perkin) è il risultato di un errore. O meglio, nel tentativo di cercare qualcosa di diverso i ricercatori sono giunti a una scoperta molto più importante e rivoluzionaria.

Nel caso specifico della scoperta dei neuroni specchio, bisogna ringraziare un gruppo di ricercatori dell’Università degli studi di Parma che effettuando degli studi sui macachi, per notare le funzioni della corteccia premotoria di queste simpatiche scimmie, hanno avuto la fortuna di notare l’attivazione di una serie di catene di cellule neuronali nel momento in cui l’animale stava svolgendo o osservando un’azione.

Qual è la funzione dei neuroni specchio?

Il funzionamento di questi neuroni consiste proprio nel comportarsi come uno specchio, di conseguenza essi conducono l’uomo a riproporre la stessa azione che stanno vedendo svolgere dalla persona con cui si sta interagendo, un po’ come fanno imitatori e mimi sui bordi delle piazze italiane.

Alcuni degli esempi più emblematici della vita di tutti i giorni che conducono alla loro attivazione sono:

  • Fare uno sbadiglio dopo aver visto qualcuno sbadigliare.
  • Sviluppare l’arte dell’empatia: ovvero provare le stesse emozioni che sta provando qualcun altro;
  • Sorridere a qualcuno che ti sta sorridendo anche se in quel momento non avresti un vero motivo per farlo.

Quindi questi speciali neuroni sono responsabili dell’imitazione di un’azione che stiamo guardando. Forse è proprio per questo motivo che molti studenti universitari hanno bisogno di studiare insieme ad altre persone, probabilmente perché circondandosi di gente che sta studiando potrebbero inconsciamente attivare i neuroni specchio che conducono a riproporre l’azione che stanno osservando.

E’ inutile dire che questo non basterebbe perché oltre all’azione motoria di piegare la testa sui libri servirebbe anche una buona dose di concentrazione e voglia di studiare, evitando di pensare a quanto ci piacerebbe stare al mare o sul letto.

In quali azioni sono coinvolti i neuroni specchio?

Gli studi che si stanno effettuando sui neuroni specchio sono molteplici e ci suggeriscono anche il ruolo importante che hanno nel settore dell’apprendimento soprattutto nei bambini.

Infatti le nuove ricerche su questi particolarissimi neuroni hanno spostato l’attenzione dal piano fisiologico a quello psicologico, conducendo a tesi che affermano il contributo di queste cellule cerebrali nel settore del linguaggio, dell’apprendimento e dell’empatia.

Infatti i primi studi si basavano quasi esclusivamente sulle funzioni motorie e sulla capacità dei neuroni specchio di attivare i muscoli, studi recenti invece hanno portato a teorie che vertono maggiormente sul piano emotivo, sensoriale ed esperienziale.

Il coinvolgimento dei neuroni specchio infatti, è maggiore nelle persone che si definiscono empatiche o altamente sensibili e per quanto questa qualità possa essere vissuta come un leggero malessere da chi la possiede, i diversi studi sull’intelligenza emotiva confermano che con una giusta educazione alla sensibilità, queste persone potrebbero raggiungere risultati più importanti di una persona più razionale.

Il coinvolgimento dei neuroni specchio però non si esaurisce solo alla sfera dell’emotività.

Infatti, si è giunti alla conclusione che il coinvolgimento di essi sia notevole sia nel campo della sensibilità sia in campi più razionali, come ad esempio il settore del linguaggio.

Questo perché ci sono molteplici catene cellulari di neuroni specchio, e tutte appartengono a diverse aree del cervello. Di conseguenza ogni catena neuronale risponde alle funzioni di ognuna delle specifiche aree, e un’alta concentrazione di esse appartiene proprio alla zona celebrale adempita al linguaggio.

Abbiamo detto che una delle più importanti peculiarità è quella di essere notevolmente coinvolti nelle azioni motorie, questo perché la loro attivazione conduce alla conseguente riproduzione motoria dell’azione percepita, il che comporta la partecipazione di alcuni gruppi muscolari.

Ma allora come si può sfruttare il forte potenziale dei neuroni specchio per studiare meglio? Esiste un modo per farlo?

Come detto in precedenza i neuroni specchio si attivano dopo la visione di un’azione e tendono quindi a portarci a riproporla. Per poter riproporre un qualcosa però è necessario che ci sia un momento di comprensione dell’azione da dover riproporre.

Sappiamo come il cervello umano resti ancora un mistero in gran parte sconosciuto, ma siamo anche consapevoli di quanto le sinapsi tra i vari gruppi neuronali avvengano in piccolissime frazioni di tempo.

Questo ci consente di comprendere in quanto poco tempo questi speciali neuroni recepiscano e comprendono un’azione da dover riprodurre. Di conseguenza potrebbe essere impossibile interferire in questa piccola frazione di tempo per poter veicolare l’attivazione di questi neuroni nelle pratiche che interessano agli studenti, come la lettura e la comprensione.

Le ricerche sul tema della comprensione e sul tema dell’apprendimento hanno portato, però a risultati davvero sorprendenti.

Si è notato il ruolo fondamentale dei neuroni specchio in tutte le attività che richiedano una comprensione, specialmente nel settore del linguaggio e delle emozioni. Infatti quando parliamo con un nostro interlocutore, essi si attivano per poter consentire al cervello di comprendere le informazioni che gli vengono date e per poter successivamente rispondere nella maniera più appropriata possibile.

Quando non riusciamo a comprendere qualcosa in termini di studio però non possiamo dare la colpa a questi nostri fantastici amici.

La soluzione è quindi quella di concentrarci il più possibile per poter raggiungere i nostri obiettivi e attendere le nuove scoperte in merito ai neuroni specchio e l’apprendimento scolastico.

Un aspetto che invece potrebbe essere utile per l’apprendimento in generale e quindi anche per quello scolastico, è quello relativo alla conoscenza e alla gestione delle nostre emozioni.

Queste due importanti qualità rientrano nella branca dell’intelligenza emotiva, un’altra tematica notevolmente esplorata negli ultimi anni.

Sapevi che i neuroni specchio sono fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva?

Le ricerche sui neuroni specchio sono state sempre più indirizzate sul versante emotivo per comprendere il reale significato dell’empatia e delle emozioni in generale.

Queste ricerche, hanno condotto a scoperte rivoluzionarie che potrebbero dare risposte a molti dei dubbi che hanno caratterizzato le neuroscienze sul tema delle emozioni.

La comparsa poi di un nuovo ramo dell’intelligenza umana, ovvero quello dell’intelligenza emotiva, ha aperto nuove frontiere sugli studi psicologici, fornendo delle basi solide e concrete che garantiscono una sorta di equilibrio perfetto tra la ragione e i sentimenti. Questo perché l’intelligenza emotiva viene misurata proprio sulla comprensione delle proprie emozioni e di quelle altrui.

E’ ormai risaputo quanto le emozioni e la stabilità emotiva siano fondamentali per il benessere psicofisico dell’individuo, così come è ormai nota l’importanza di un supporto psicologico per i giovani che non riescono più a tollerare lo stress da studio imposto da una società che costringe alla fretta.

Sicuramente sul versante dell’intelligenza emotiva, la scoperta del contributo e del funzionamento dei neuroni specchio potrebbe portare ad enormi benefici per la gestione delle emozioni di tutti e quindi anche degli studenti, che attualmente sono una delle categorie più esposte all’insorgenza di depressione e disturbi d’ansia.

Quali sono casi in cui i neuroni specchio hanno un ruolo importante? Come possiamo sfruttarli per gestire le nostre ansie e quindi rendere meglio anche nello studio?

Ecco elencati alcuni dei settori in cui i neuroni specchio si attivano e possono essere sfruttati al meglio:

  • Il settore del linguaggio: Abbiamo più volte ripetuto nel corso del nostro articolo l’importanza dei neuroni specchio nel settore del linguaggio. Sfruttare la loro attivazione in questo senso potrebbe portare ad enormi benefici sul piano della comprensione. Stimolare la mente introducendo nuovi termini e ampliare il proprio dizionario personale può essere un ottima pratica per gestire meglio le nostre emozioni. E’ importante essere consapevoli di cosa sta accadendo nel nostro corpo e nella nostra mente, quindi conoscere la giusta terminologia può essere il primo passo da effettuare per poter conoscere se stessi e trasformare ciò che non ci piace di noi in qualcosa di costruttivo. Ecco alcune delle terminologie che potresti introdurre nel tuo linguaggio e alcune pratiche che ti aiuteranno a sopportare le ansie e lo stress anche durante lo studio:
  1. Introduci una terminologia emotiva: questo ti aiuterà a saper distinguere la paura dell’ansia, la tristezza dalla depressione, il terrore dal panico, fornendo alla tua mente le giuste parole per descrivere le tue sensazioni.
  2. impara a descrivere le emozioni che provi: come detto anche in precedenza l’attivazione dei neuroni specchio avviene anche quando si è svolge un’azione, quindi non c’è bisogno necessariamente di un interlocutore. Impara dunque a dialogare con te stesso con i termini più consoni a ciò che stai provando ed elabora le tue emozioni nel modo giusto senza giudicarti.
  • L’empatia: Questo punto forse è quello su cui si sono svolti la maggior parte degli studi sui neuroni specchio. L’empatia per chi non lo sapesse è la capacità di sentire più o meno intensamente le emozioni altrui, positive o negative che siano. Questa capacità umana non è peculiare in tutti gli esseri umani, ma per quanto possa essere scomodo sentire le ansie o le paure degli altri proprio come se appartenessero a noi stessi, il suo sviluppo potrebbe essere un ottimo alleato per la comprensione e la gestione degli altri. Affinare le proprie skills sull’empatia ci aiuta a gestire meglio e con maggiore razionalità il conflitto con gli altri e spesso anche ad evitarlo. Che sia tua madre, tuo padre, il tuo capo o il tuo docente relatore, la comprensione delle emozioni altrui ti permetterà di avere una valutazione oggettiva attivando l’arte della comprensione. Ecco alcuni modi per entrare in contatto con le emozioni altrui:
  1. Si partecipe durante l’ascolto, cerca di essere presente e ascolta attivamente.
  2. Non dare consigli, il consiglio implica un giudizio, ascolta il tuo interlocutore e accetta tutto ciò che dice anche se non lo condividi.
  3. Consenti anche agli altri di entrare in contatto con le tue emozioni, apriti al mondo e raccontati quando ne senti la necessità

La capacità di essere in grado di dare un nome alle cose con un linguaggio appropriato unità alla capacità di stabilire un legame emotivo con il mondo circostante sono due delle attività dove i neuroni specchio sono maggiormente coinvolti. Queste due skills sono di enorme aiuto nella gestione della vita emotiva e sfruttandole si potrebbero ricavare benefici in tutti i settori che più ci arrecano stress.

Essere in grado di avere un atteggiamento in linea con ciò che siamo senza farci opprimere dagli standard del mondo esterno potrebbe farti vivere con meno malessere alcune tappe della tua vita, che invece andrebbero vissute non solo con disciplina e rigore ma anche con una buona dose di leggerezza e serenità.

Se sei curioso/a di conoscere il contributo che questa scoperta ha fornito agli studiosi di psicologia e neuroscienza e vuoi conoscere i segreti per poter sfruttare il potenziale dell’intelligenza emotiva, clicca il pulsante qui sotto e leggi l’articolo di Camilla, Blog Ambassador.

In conclusione possiamo dire che attualmente non esiste un modo per poter attivare volontariamente i neuroni specchio e veicolare la loro attività verso il settore dell’apprendimento scolastico, però se il tema ti appassiona, potrebbe essere un interessante argomento da sviluppare con una tesi di ricerca in neuroscienza ma anche in neuro estetica.

Ad oggi però potresti allenarti a conoscere te stesso/a e gli altri attraverso l’utilizzo di un lessico emotivo che sia in grado di descrivere le tue emozioni: i tuoi neuroni specchio ne saranno felici.

E tu sapevi che i neuroni specchio sono coinvolti nello sviluppo dell’empatia? Sapevi che l’empatia viene usata come strategia dagli esperti di marketing per accattivare il consumatore? Faccelo sapere sui nostri social!

Se invece hai bisogno di stampare la tua tesi ma i tuoi neuroni specchio non ti preparano all’azione, niente paura! Ci pensiamo noi! Clicca il pulsante e scopri Thesis 4u Prime.

About the autor: Mattia, Blog Ambassador

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