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Ciao! Ti diamo il benvenuto in un nuovo articolo del Blog targato Thesis 4u.

Oggi parleremo di Learning Agility, un hot topic di cui sicuramente hai già sentito parlare, e che rappresenta ad oggi una delle più importanti abilità del futuro, ricercata a livello aziendale non solo nei manager, ma nell’intera forza lavoro, in quanto caratterizza coloro che sono in grado di mantenersi al passo con tutte le cose che stanno cambiando intorno a noi.

D’altronde la Learning Agility possiamo trovarla ovunque intorno a noi: non solo l’uomo deve ogni giorno adattarsi al cambiamento e trovare nuove soluzioni, ma anche la natura! Dai ciuffi d’erba che crescono tra il cemento, agli animali che trovano nuove strategie per ripararsi da danni e condizioni avverse.

Continua a leggere l’articolo per scoprire cos’è la Learning Agility, come applicarla nella pratica per superare un colloquio o essere un brillante dipendente, e come misurare il tuo Learning Agility Score. Iniziamo!

Sapevi che la Learning Agility è una delle più importanti abilità del futuro?

learning agility

Al giorno d’oggi un tema molto dibattuto è quello delle skills che le aziende cercano nei loro nuovi potenziali dipendenti, e molte delle domande che vengono rivolte durante un colloquio, mirano proprio a misurare queste nuove abilità del futuro, ovvero le capacità digitali, la resilienza, l’intelligenza emotiva, la creatività e l’agilità di apprendimento.

In un nostro articolo del Blog, abbiamo trattato il tema dell’intelligenza emotiva (non preoccuparti, se te lo sei perso puoi leggerlo cliccando qui), e ci siamo concentrati sull’importanza di essere delle persone emotivamente intelligenti, sia dal punto di vista umano, ma soprattutto dal punto di vista della crescita personale e in ambito lavorativo.

Oggi invece vogliamo parlarvi di agilità di apprendimento, in gergo Learning Agility, che viene definita come la capacità di una persona di sapere cosa fare, quando non sa cosa fare, traendo spunto dalle esperienze della vita quotidiana, e adattandosi al cambiamento anche con il rischio di fare degli errori o sembrare imbarazzante.

Il mondo di oggi è in costante cambiamento, e anche in ambito lavorativo, le aziende cercano persone altamente qualificate, non solo dal punto di vista della formazione, che è ovviamente importante, ma soprattutto ricercano talenti che siano in grado di seguire l’onda del cambiamento, senza esserne travolti, e che non cerchino di mantenere lo status quo.

Ma la Learning Agility non è semplicemente la capacità di apprendere dalle esperienze quotidiane, e adattare le esperienze a nuovi contesti, bensì ha a che fare con i nostri desideri e volontà! Infatti, per quanto tutti noi viviamo determinate situazioni nella nostra vita, non tutti sono in grado di trarre beneficio dall’esperienza in modo tale da utilizzarla nella pratica.

Possiamo dire che per “imparare ad imparare” ad affrontare agilmente i cambiamenti, sono necessarie due componenti:

  • Avere un certo set di capacità che hanno a che fare con la nostra personalità, come ad esempio la flessibilità e la velocità di risposta al cambiamento;
  • Essere motivati.

Ora, mentre risulta difficile cambiare di troppo la propria personalità, la motivazione è un qualcosa su cui si può lavorare, cercando di combattere uno tra i problemi che gli esseri umani devono affrontare più frequentemente, che prende il nome di “being defensive“, ovvero mettersi sulla difensiva.

Molto spesso infatti, siamo noi stessi ad intralciare il nostro percorso: auto-sabotandoci (per paura del nostro futuroe e delle responsabilità che verranno) e, non ritenendoci all’altezza di determinate situazioni, finiamo con il perderci occasioni importanti di crescita e successo. Questo ha a che fare con lo studio, il lavoro, lo sport, ma anche le relazioni interpersonali.

Ad esempio, se pensiamo che un esame è troppo difficile, che non lo passeremo mai, che studiare troppo ci sta portando a non dormire abbastanza e a perdere tempo prezioso per noi, allora stiamo convincendo il cervello a procrastinare, e probabilmente quell’esame andrà male davvero!

Se invece usiamo le parole giuste (senza essere il nostro peggior giudice), quindi pensiamo di potercela fare, e che una volta concluso l’esame avremo più tempo per dormire, o fare qualcosa che ci piace, allora il gesto di “passare l’esame” diventa non solo qualcosa che dobbiamo fare, ma soprattutto qualcosa che vogliamo fare, e qui entra in gioco la motivazione.

Può sembrare banale, ma dire al nostro cervello ciò che vogliamo esattamente, usando parole dettagliate, descrittive, positive e potenti, può aiutarci ad espandere la nostra mente (il concetto del “train your brain“), e la motivazione gioca un ruolo preponderante nel raggiungimento di un obiettivo.

Scopriamo perché le aziende hanno bisogno della Learning Agility.

Attualmente le aziende sono diventate molto più selettive rispetto al passato: per superare brillantemente un colloquio di lavoro non basta esibire un curriculum impeccabile, avere ottenuto tantissime certificazioni e avere esperienza sul campo, bensì i responsabili delle Risorse Umane, cercano di trovare candidati motivati e che sanno mettersi in gioco.

Un modo per mettere alla prova un candidato durante un colloquio è chiedergli: che cosa hai imparato la scorsa settimana? Attraverso questa semplice domanda, è possibile scoprire tanto su di noi, ad esempio se leggiamo libri, se ci piace essere aggiornati sulle nuove tendenze del settore in cui vorremo lavorare, e dunque anche misurare la Learning Agility.

Le aziende cercano nei potenziali manager un certo livello di maturità: un manager deve sapersi mettere in gioco, deve avere il desiderio di sperimentare nuove posizioni, e non deve rifiutare le offerte che gli vengono proposte pur di mantenersi in uno stato di comfort.

Un buon leader è colui che ha l’importante compito di aiutare il proprio team a imparare e a crescere, in modo tale che i dipendenti siano in grado di sviluppare nuove idee e soluzioni per creare ciò che prima non esisteva, e tutto questo riguarda tanto la Learning Agility quanto l’Employer Branding, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Adesso sai cosa s’intende per Learning Agility e dovresti avere capito che si tratta di una delle più importanti abilità del futuro, in quanto è una capacità estremamente richiesta in ambito lavorativo.

Online ho trovato un video che spiega come utilizzare Learning Agility GO, uno strumento digitale interattivo che non solo ti permette di misurare il tuo Learning Agility Score, ma ti aiuta attivamente per sviluppare la tua agilità e ottenere il massimo dal tuo percorso di sviluppo.

Quali sono le cinque componenti fondamentali della Learning Agility?

Quando parliamo di Learning Agility, in realtà stiamo prendendo in considerazione un’ampia sfera di abilità, che possono essere riassunte nelle cinque componenti elencate qui sotto. Questa suddivisione, che può sembrare un elenco puramente teorico, è in realtà molto utile nella pratica, perché ci aiuta a riflettere singolarmente sulle singole abilità, ed eventualmente migliorarle in maniera selettiva.

1. Change Agility.

La Change Agility ha a che fare con l’essere curiosi, disposti a sperimentare e aperti e nuove possibilità. L’atteggiamento contrapposto alla Change Agility è chiamata da alcuni studiosi nel campo della crescita personale come “sindrome del gatto grasso“: il gatto grasso ha perso ormai i connotati di felino, e rappresenta quasi un oggetto da tenere sopra il divano, proprio come un dipendente che si aggrappa con i denti al mantenimento dello status quo.

L’idea di doversi adattare a continui cambiamenti, che siano essi a livello culturale, tecnologico o in ambito lavorativo, può essere fonte di ansia e frustrazione. Un modo per sconfiggere la paura di trovarsi in nuove situazioni è però proprio mettersi in gioco: solo così potrai imparare a gestire gradualmente le tue emozioni e allenare la tua agilità di cambiamento.

2. People Agility.

La People Agility ha a che fare con la collaborazione con gli altri, e con il trarre benefici e insegnamenti dalle persone. Per alimentare la People Agility, è necessario essere relazionali, disposti ad interagire al meglio con capi, colleghi, clienti e chiedere continui feedback sulle proprie performance.

3. Mental Agility.

La Mental Agility riguarda l’essere esploratori, essere sempre alla ricerca di nuove idee per espandere le attuali possibilità, e ha a che fare con la memoria.

Questa caratteristica risulta importantissima fin dall’età infantile, e può essere allenata attraverso la lettura, la meditazione, l’ascolto di musica e tutte le attività che permettono di aumentare la creatività.

4. Results Agility.

La produzione dei risultati è sicuramente uno step fondamentale in qualsiasi processo (la cosa effettivamente importante è creare un prodotto/soddisfare il cliente/passare l’esame), e per questo è necessario sempre fare tanta pratica.

Facendo delle ricerche sulla Learning Agility applicata allo sport, mi sono imbattuta nella storia di Bethany Hamilton, l’atleta hawaiana che continua a surfare nonostante il grave infortunio causato da uno squalo tigre, che le ha provocato la perdita di un braccio: ad oggi noi vediamo il risultato finale (Bethany è una delle migliori surfiste a livello internazionale) ma quanto tempo ci ha messo a sviluppare nuove capacità? Quante volte ha fallito?

5. Self-awareness.

Infine, ultima ma non meno importante, la consapevolezza di noi stessi, che porta alla riflessione, all’autovalutazione e dunque ad un migliore adattamento ai cambiamenti.

Per questo motivo, all’interno delle aziende si sta andando sempre di più verso un apprendimento personalizzato, che consiste nel chiedere all’intera forza lavoro di riflettere sui propri punti di forza, sulle proprie lacune e debolezze, e su quali competenze hanno o di cui avrebbero bisogno.

L’apprendimento personalizzato è rivolto non solo a leader, manager o dipendenti di alto livello, ma a tutti i dipendenti dell’azienda, al fine di migliorare il proprio lavoro attuale, ma anche prepararsi a quelli che saranno i possibili lavori del futuro.

Cosa abbiamo imparato da questa trattazione sulla Learning Agility?

L’agilità di apprendimento non è un concetto statico, ma dipende da come ognuno di noi vede determinate situazioni, e da come le affronta.

Questa nuova abilità che tutti noi dovremmo sviluppare, mi porta a riflettere su un concetto: in un mondo in cui tutto scorre veloce, per quanto possa essere importante avere un progetto di vita, o comunque un programma in generale, rispondere al cambiamento è più importante di rispettare qualsiasi piano.

Inoltre, partendo dall’Intelligenza Emotiva, per poi passare dall’Employer Branding, ed infine giungendo alla Learning Agility, possiamo trarre un insegnamento: le persone sono le risorse più importanti che potrai mai avere, ed ecco perché è fondamentale che tutti noi ci prendiamo del tempo per investire sulla nostra crescita personale.

E tu cosa hai imparato? Ritieni che sia importante sviluppare la propria Learning Agility? In una scala da “gatto grasso” a “camaleonte”, in quale animale ti identifichi dal punto di vista della Change Agility? Faccelo sapere sui nostri social!

About the author: Camilla, Blog Ambassador

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