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Chi è questa Innovazione Digitale? E perché ne parlano tutti?

Se volessimo semplificare il concetto di Innovazione Digitale, potremmo paragonarla all’innovazione in sé e alla sua integrazione con una nuova tecnologia o mezzo per renderla migliore.

Ti è mai capitato di vedere le nuove tecnologie e innovazioni come modi per rendere l’umanità meno utile? Beh, in questo articolo ti spiegheremo perché, probabilmente, è il contrario.

E’ un continuo processo creativo, che cerca di ridisegnare alcuni settori, in modo da renderli più agevoli e produttivi per chiunque ci interagisca o ne usufruisca, grazie a idee fresche e persone aperte al cambiamento, che accolgono le nuove tecnologie.

Un po’ di storia dell’Innovazione Digitale!

Per capire come siamo arrivati qui, partiamo da quando probabilmente non eri ancora nato o eri ancora troppo piccolo per ricordare come fosse il mondo prima dell’innovazione digitale, nel 1999, quando nacque il primo vero Osservatorio sull’Innovazione (oggi Osservatorio E-Commerce B2c).

Nonostante non si possa dire che la storia degli Osservatori viaggi parallela a quella dell’Innovazione Digitale, questi aiutano a comprenderla.

Ufficialmente il web e l’E-Commerce esistevano già nel 1999, anche se molto più grezzi e “di nicchia”, mentre google era ancora un’idea e Facebook neanche esisteva, così come lo smartphone e tutti i modelli di business legati a questi (Mobile Payment e Sharing Economy ad esempio).

A determinare il fattore “nicchia” era principalmente il fatto che nuove reti di comunicazione, come i social, non esistevano. I Big Data e il Machine Learning erano sulla bocca di pochi, e nella loro mente erano ancora associati alla fantascienza, utopica o distopica.

Il periodo era di “incubazione” della nostra Miss Innovazione Digitale, e il suo potenziale, da lì a poco, veniva esponenzialmente riconosciuto. Oggi, tutto quello che prima era fantascienza visionaria, è una rivoluzione affermata e consolidata, che ha interesse in ogni settore economico e non solo: un vero alleato dell’uomo, le quali applicazioni sono ancora agli albori…sta anche a te scoprirle!

Innovazione Digitale

Innovazione Digitale oggi

Pensa alla situazione di oggi, è spontaneo considerare gli ultimi eventi (pandemia, lockdown, restrizioni) come una spinta ulteriore verso il processo di digitalizzazione; se da una parte questi cambiamenti hanno avuto effetti dannosi sulla parte economica, hanno anche regalato un’accelerazione notevole verso il digitale, sia a livello di aziende che in ambito universitario, attraverso due principali trend:

La crescita dello Smart Working, o lavoro a distanza, che in Italia ha coinvolto oltre 6 milioni di lavoratori di ogni categoria e settore, e della formazione a distanza, che è passata (soprattutto nelle università) da essere un servizio aggiuntivo o poco spesso disponibile, ad un’esigenza didattica in un clima del genere.

La crescita dell’utilizzo di servizi quali Amazon e Ebay, parte del cosiddetto eCommerce, che hanno permesso ad utenti di tutto il mondo di ricevere comodamente prodotti che altrimenti non sarebbero stati raggiungibili a causa delle restrizioni e delle chiusure.

Amazon ha aperto le porte ad oltre 420.000 dipendenti, superando a livello organico il tetto del milione e duecentomila lavoratori. Anche il mondo del food e della spesa in generale si è spostato online, mostrando un’altra faccia della digitalizzazione che può tornare utile.

Innovazione Digitale

A causa di impedimenti, ciò che prima era normale, quasi ovvio fare di persona ha esplorato il mondo digitale: sono nate e diventate popolari le consulenze mediche a distanza.

I servizi di streaming hanno avuto un boom impressionante in seguito alle chiusure di spazi d’intrattenimento pubblici quali cinema e teatri, ricordando fra i principali nomi Netflix e Spotify.

Tutti questi servizi hanno avuto bisogno di essere acquistabili dagli utenti tramite pagamenti online, dando un importante ruolo al fenomeno dell’Open Banking, favorito anche dalla nuova direttiva europea che regola i servizi di pagamento (P2SD).

Per gli studenti come te, in particolare aziende come Amazon sono così generose da offrire sconti o addirittura servizi gratuiti, come Prime Student: nasce da una collaborazione tra Amazon e Windows, che essendo entrambi pionieri, vogliono offrire un’esperienza digitale a più giovani possibili.

Innovazione Digitale in Italia

Per avere un’idea più completa di cosa sia successo a livello d’Innovazione Digitale nel 2020, è possibile dare un’occhiata alle infografiche presentate dai diversi Osservatori, che trattano settori e paesi vicini e lontani da noi, approfondendo e analizzando grazie a ricerche specifiche.

Come per gli altri paesi, anche per il nostro, un po’ più pigro, è e sta ancora arrivando un’impennata nell’ambito digitale, principalmente da quattro anni questa parte.

I settori in cui abbiamo avuto (e stiamo avendo) accelerazioni da 0 a 100 in tempi record rispetto alle medie internazionali sono quelli delle auto intelligenti o Smart Cars (in particolare a Milano, Torino, e le città più industriali), quelli dei cosiddetti “contatori intelligenti” (contatori del gas in grado di essere all’avanguardia e sostenibili allo stesso tempo, anche se ormai questi due concetti fortunatamente non suonano più come un ossimoro).

I settori Fintech e Insurtech (pagamenti e assicurazioni smart) In forte sviluppo pure l’Internet of Things sulla spinta dei contatori intelligenti (Smart Metering) per il gas e delle auto intelligenti (Smart Car). La stima di valore di mercato anche solo della parte auto e gas intelligenti è di oltre 6 miliardi e mezzo in crescita, fidati, sono un sacco di soldi.

In più nel nostro paese molte università stanno introducendo veri e propri corsi riguardanti la nostra amica Innovazione Digitale, come ad esempio “Innovazione Digitale e Comunicazione” introdotto dall’università di Foggia o “Economia e Lavoro dell’Innovazione Digitale” all’università Ca’ Foscari di Venezia: sta diventando proprio famosa!

Potresti trovare intrigante e stimolante l’idea di scegliere uno di questi corsi come tuo primo o dopo aver finito il tuo percorso corrente, sia per interesse personale che per il fatto che da qui a poco diventeranno nozioni e competenze super richieste!

Innovazione Digitale in Europa e i suoi Trend futuri

A inizio ottobre 2020, anche i famosi poteri forti (cioè la Commissione Europea) si sono trovati nella posizione di dover stabilire dei parametri generali e specifici che definiscano la direzione che il Digitale deve percorrere al fronte del 2030, alcuni potrebbero essere a tuo favore.

“Il nostro è un obiettivo ambizioso: la sovranità digitale. Ciò significa un vero mercato unico digitale, in cui definiamo le nostre norme, facciamo scelte tecnologiche autonome e sviluppiamo le nostre soluzioni digitali.”

Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, 2 ottobre 2020

La proposta discussa dai leader dell’Unione Europea verteva su diversi temi, fra cui:

  • Dati e intelligenza artificiale: quella che un giorno ci governerà secondo il parere di molti film.
  • Garantire la sicurezza degli utenti online: esatto, finalmente quando cliccherai su “accetta tutto” nella sezione privacy di un nuovo sito, dovresti avere una certezza in più che qualcuno non abbia appena ricevuto la tua casa in regalo!
  • Consentire alle imprese digitali innovative di svilupparsi: come sottolinea anche Will (testata giornalistica di nuova generazione, racconta di attualità su Instagram) sia a livello burocratico che economico, l’Italia è il paese più complicato nel quale far nascere una Startup, figuriamoci digitale, ma le cose sembra stiano per cambiare.
  • Garantire che gli utenti digitali abbiano accesso a prodotti sicuri e proteggere i diritti fondamentali degli utenti.
  • Proporre soluzioni per aumentare gli investimenti pubblici e privati europei e nazionali nella ricerca e innovazione nel settore dell’intelligenza artificiale e nella diffusione di quest’ultima: se stai studiando in questo settore, consideri l’idea di farlo in futuro, o credi di avere un’idea da un milione di dollari nel cassetto non temere, è molto probabile che nell’immediato troverai dei finanziamenti!
  • Il calcolo ad alte prestazioni (HPC), permette di conseguire notevoli progressi scientifici, grazie al “supercalcolo” di migliaia di dati al secondo: matematici, guardatevi le spalle!
  • Connettività:

Esigenza messa in evidenza grazie anche alla pandemia, e interessa chi sta sperimentando la didattica a distanza,

  • copertura 5G ininterrotta per tutte le aree urbane e tutti i principali assi di trasporto terrestre.
  • accesso a una connettività che offra almeno 100 Mbps a tutte le famiglie europee.
  • Sanità elettronica.
  • Competenze e istruzione digitali: si parla sia di corsi di formazione per tutti i professori che parlano troppo vicini al microfono, sia di una sistematica integrazione della didattica digitale, insieme a strumenti innovativi da mettere a disposizione per gli studenti che ne hanno bisogno.

Ma soluzioni a breve termine? Ci sono!

Ad esempio, sul sito di Solidarietà Digitale ci sono già decine di servizi gratuiti e bandi agevolativi che puntano a migliorare l’esperienza di studenti e professori nel mondo universitario e non solo: corsi di lingua online gratuiti, video-lezioni sulla mobilità sostenibile, consulenza informatica, e molto altro, dai un’occhiata!

Bandi e agevolazioni per studenti universitari nell’era dell’Innovazione Digitale

Soprattutto durante la pandemia abbiamo visto crearsi, con uno spirito d’iniziativa incredibile, molti bandi da parte di diverse università italiane con lo scopo di rendere accessibili agli studenti più bisognosi strumenti quali tablet e laptop, così da permettere al maggior numero possibile di seguire lezioni e laboratori, senza essere rallentati né ostacolati dagli eventi.

Alcune delle università in questione sono state l’Università degli Studi di Bergamo, che il 4 novembre 2020 pubblicava un bando che comprendeva un fondo totale di ben 250.000 euro, da dividersi in circa 125 euro a testa fra gli iscritti al bando, utilizzabili per l’acquisto di strumenti quali smartphone, PC, ma anche per sostenere i costi di abbonamento a internet e rete fissa.

Un altro esempio è l’Università di Pisa, che ha pubblicato un bando a settembre del 2020 per fornire due diverse marche di Laptop ad uso temporaneo per diversi studenti, oppure quello dell’Università di Pavia, che addirittura offriva, fra le altre cose, Sim dati con Internet e minuti!

“Ma ci sono nuovi bandi e agevolazioni per noi piccoli studenti indifesi?” Ma certo, siamo qui per questo!

Uno dei bandi in attesa di essere sfruttati è quello pubblicato dall’Università degli Studi Roma Tre, che mette a disposizione 100 laptop per studenti regolarmente iscritti all’anno accademico 2021/2022, e che soddisfano i requisiti richiesti: se fai parte di queste categorie, non perdere tempo e iscriviti al bando!

Tutte le università statali italiane, invece, grazie ad un accordo con Microsoft, offrono a TUTTI gli studenti iscritti di usufruire del pacchetto Office365 gratuitamente, fantastico!

Ci sono anche agevolazioni più generali, volte a chiunque sia uno studente “bisognoso”, come quella istituita dal passato governo, che mette a disposizione 500 euro da utilizzare per rete fissa e laptop/tablet (200 euro per rete fissa e 300 per laptop/tablet), o addirittura alcune alle quali qualunque diciottenne (studente e non) ha automaticamente diritto di accedere: ad esempio la 18app, ovvero 500 euro da spendere in cultura e buoni, digitali e non!

Come puoi vedere, le iniziative e gli aiuti non mancano, e continueranno ad arrivare, quindi quello che consigliamo noi è di rimanere informati riguardo a quelle più recenti, e di non esitare a richiederle, ne hai tutto il diritto!

Come affrontare l’epoca dell’Innovazione Digitale?

Tutta questa Innovazione Digitale (e non) può destabilizzare, vero?

Beh, c’è chi l’ha vista nascere e l’ha in parte aiutata a crescere, che ci suggerisce alcuni punti da tenere a mente, che possono servire in qualsiasi ambito.

Ne parla Alessandro Rimassa, scrittore, imprenditore, autore, investitore ed esponente di education e futuro del lavoro, che in una Ted Talk svoltasi a Padova ci regala qualche segreto su come vivere e sfruttare al meglio la situazione contemporanea.

Alessandro Rimassa in una TedTalk a Padova

I punti fondamentali che sottolinea sono

  • Be timely: “Sii al posto giusto al momento giusto: a volte essere troppo avanti non porta niente”
  • Be useful: “Cerca di capire i bisogni delle persone e fai qualcosa che serva”
  • Be a pioneer: “Cerca di essere determinato, per raggiungere i tuoi obiettivi, senza ascoltare sempre gli altri”
  • Be everywhere: “E’ una regola fondamentale del digitale, sii dove sono le persone
  • Be open: “Sii pronto ad ascoltare, imparare, e guardare cosa succede nel mondo, e fai queste cose velocemente”

Ma quindi, di questa Miss Innovazione Digitale, ci dobbiamo fidare?

Come in ogni campo, farsi una propria idea a riguardo è fondamentale anche per eventualmente contribuire e progredire verso quella che crediamo essere la direzione migliore.

Ognuno è in grado di cambiare il mondo per il meglio: pensa solo ai visionari che hanno cominciato ad alimentare l’innovazione digitale quando ancora veniva considerata fantascienza, tanto da regalare al mondo tecnologie e servizi tali da migliorare drasticamente la vita di tutti i giorni ed il comfort nel viverla, non è meraviglioso?

Tutto questo è merito del tocco umano, che dà vita a ciò che crede realizzabile, nel bene di sé stesso e degli altri.

In ogni ambiente, che sia il tuo contesto universitario, lavorativo, o sociale, avere delle idee solide che supportano i tuoi talenti ti darà l’opportunità di apportare migliorie: se credi che ci sia una direzione migliore che l’innovazione dovrebbe seguire rispetto a quella digitale, o se credi di essere uno di quei contemporanei visionari, non esitare a provare, confermarti e contraddirti, e a studiare e lavorare verso ciò in cui credi…ti metterai in gioco?

Quanto credi di conoscere dell’Innovazione Digitale? Hai qualche idea che pensi potrebbe migliorare l’ambiente che ti circonda? Diccelo sui nostri social!

About the author: Dennis, Blog Ambassador.

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