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Anche tu sei appassionato di cybersecurity e vorresti approfondire l’analisi forense di rete?

Leggi la tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan!

Ciao a tutti e a tutte e bentornati ad un nuovo articolo del blog di Thesis 4u!

Qualche mese fa abbiamo deciso di utilizzare la nostra startup per dare visibilità al lavoro dei nostri studenti e delle nostre studentesse e pubblicare le loro tesi di laurea su Thesis 4u!

Per pubblicare la tua tesi di laurea su Thesis 4u non devi far altro che cliccare qui e compilare il nostro form, rispondere alle domande e raccontarci qualcosa sulla tua tesi. Ogni mese raccoglieremo tutte le richieste e selezioneremo l’argomento più interessante. Lo studente fortunato avrà la possibilità di pubblicare la tesi sul nostro sito!

Questo mese abbiamo deciso di dare spazio a una tesi di laurea che tratta un tema tanto importante quanto attuale: la sicurezza informatica. Jonathan Filieri ha capito subito quanto fosse importante la questione e, infatti, si è laureato da poco in Ingegneria Informatica presso l’Università Mercatorum di Roma, con una tesi dal titolo “Sicurezza di rete e analisi forense: il ruolo chiave dell’informatica forense come mezzo di contrasto alla cybercriminalità”

Vuoi sapere qualcosa di più su questo argomento, o ancora meglio, vorresti scrivere una tesi di laurea sulla sicurezza informatica? Allora clicca qui e leggi la tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan per prendere spunto!

Hai letto la tesi sulla sicurezza informatica di Jonathan e vorresti pubblicare anche la tua tesi? Non devi fare altro che compilare il nostro form e raccontaci la tua tesi! Potresti essere selezionato per pubblicare la tua tesi sul nostro sito!

Tesi di laurea sulla sicurezza informatica: conosciamo meglio Jonathan

Jonathan Filieri è un ragazzo di 25 anni che viene dal Salento, più precisamente da Lecce, che dopo aver ottenuto il diploma d’ istituto industriale e informatico si è trasferito a Torino per intraprendere il suo percorso universitario in Ingegneria Informatica, presso l’Università degli Studi di Torino.

Tuttavia, Jonathan non ha mai voluto gravare troppo sui propri genitori a livello economico, ed è stata questa la motivazione che lo ha spinto a interrompere gli studi nel 2018, per poi arruolarsi l’anno seguente all’interno della Marina Militare Italiana.

Jonathan è entrato, così, a far parte della Brigata Marina San Marco, nel quale passerà a servizio permanente a fine anno, dopo ormai 5 anni di servizio continuo.

Grazie al suo percorso lavorativo Jonathan è riuscito a guadagnare la propria indipendenza e a pagarsi da solo gli studi universitari. Il nostro studente, infatti, non ha mai avuto intenzione di abbandonare definitivamente gli studi, e una volta trovata la sua stabilità lavorativa si è iscritto al corso di laurea in Ingegneria Informatica presso l’Università Mercatorum.

L’università telematica gli ha permesso di continuare in parallelo la propria carriera militare, rispettando tutte le esigenze richieste dal proprio Comando, ma senza mai rinunciare alla sua formazione. Questo stile di vita gli ha insegnato lo spirito di sacrificio, dedizione e costanza per portare a termine, non solo l’università, ma qualsiasi obiettivo.

La laurea in Ingegneria Informatica e la tesi di laurea sulla sicurezza informatica hanno permesso a Jonathan di ricevere una proposta di inserimento in un dipartimento della Marina Militare, dedicato proprio all’infrastruttura informatica. Lo studente è stato chiaramente sottoposto a diversi test e valutazioni per verificare che avesse tutti i requisiti e le competenze richieste. In questo modo Jonathan potrebbe sfruttare le conoscenze acquisite in ambito universitario e declinarle all’interno della propria professione.

Lavorare e studiare contemporaneamente non è affatto facile, occorre sviluppare una grande organizzazione e pianificazione della propria routine quotidiana e possedere una profonda costanza nello studio. La sera, quando si torna a casa stanchi dal lavoro, non tutti hanno la forza di volontà di mettersi davanti a un computer a studiare ma investire sulla propria formazione equivale ad investire sul proprio futuro. Per questo è importante compiere piccoli sacrifici da giovani perché prima o poi lo sforzo che si mette nel proprio percorso di istruzione viene ripagato, in un modo o nell’altro.

Infatti, il 7 novembre 2023 Jonathan e un suo collega, Antonio Sardella, hanno ottenuto l’approvazione di un prodotto di loro invenzione e concesso a tutti gli effetti come brevetto dal Ministero delle Imprese e del made in Italy e dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), approvato anche a seguito dei re quisiti soddisfatti secondo le normative europee vigenti per gli Stati membri

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Tesi di laurea sulla sicurezza informatica: com’è nata l’idea

La tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan presenta il complesso mondo della sicurezza di rete. Dopo aver seguito una lezione sull’informatica forense in università, Jonathan si è appassionato a questo ambito, che è, per altro, molto vicino alla sua carriera nelle forze dell’ordine.

Si tratta di un argomento estremamente attuale, ma ancora molto poco conosciuto. Le persone non si rendono ancora conto dell’enorme quantità di dati che viene scambiata in rete ogni giorno, una transazione di informazioni che viaggia velocemente con un semplice click.

Grazie all’informatica forense possiamo definire una serie di misure di sicurezza per “cinturare” uno spazio informatico. Ma come si affronta un eventuale incidente informatico? Come si possono ottenere delle prove digitali evidenti che permettono alle autorità di scoprire chi ha violato una determinata rete, come si è svolto questo attacco e quali informazioni sono state compromesse.

La tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan non si limita a dare delle indicazioni di tipo tecnico-informatico, ma abbraccia anche l’aerea giuridica del tema. L’informatica forense viene chiamata in causa frequentemente quando bisogna fare delle perizie e bisogna sottoporre alcuni dispositivi o alcune reti informatiche sotto accertamento giudiziario.

In questi casi è estremamente importante verificare quali sono state le cause che hanno compromesso il sistema, da dove è partita la minaccia, chi è l’autore della minaccia… e tutte queste prove che vengono raccolte dalle autorità predisposte devono essere conservate in modo sicuro, senza comprometterne l’integrità durante tutto il percorso di perizia.

E’ un campo estremamente delicato, basta una procedura eseguita in modo sbagliato per mandare a monte l’indagine. Ed è priorio per qesto che l’argomento trattato nella tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan vale la pena di esser analizzato e, anzi, dovrebbe essere approfondito maggiormente.

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Tesi di laurea sulla sicurezza informatica: com’è strutturata la tesi

La tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan è divisa in 3 capitoli. Per renderla comprensibile e adatta a tutti Jonathan parte dalle fondamenta della sicurezza informatica. Tuttavia, si tratta di un argomento molto ampio che meriterebbe un approfondimento che va oltre il lavoro richiesto da una tesi di laurea triennale, ma nonostante ciò, Jonathan ha parlato dell’argomento in modo chiaro ed esaustivo.

Il primo capitolo si basa sui fondamenti di sicurezza di rete, e quindi concetti di sicurezza informatica di base e un excursus che tratta nello specifico le varie minacce che possono attaccare la rete e i vari metodi di protezione delle stesse.

Nel capitolo successivo si parla proprio di informatica forense, qual è il ruolo di questa disciplina e come viene utilizzata per contrastare la cyber-criminalità, anche da un punto di vista pratico.

Infatti, nel secondo capitolo della sua tesi di laurea sulla sicurezza informatica, Jonathan ha trattato il tema dell‘analisi delle evidenze digitali parlando, in particolare, della copia forense, ovvero un supporto fisico di dati molto prezioso quando si svolgono questo tipo di indagini, realizzato attraverso il sistema dei write blockers.

Nell’ambito della sicurezza informatica e dell’analisi forense è importantissimo andare ad analizzare perfettamente le prove digitali che si hanno a disposizione, perché i professionisti del settore si trovano spesso a dover analizzare questo tipo di prove direttamente sulla “scena criminis”, anche se il luogo del delitto è uno spazio virtuale.

Capiamo bene che si tratta di una situazione complicata, perché chi se ne occupa deve svolgere il proprio lavoro in maniera impeccabile, per non contaminare le prove. La perfezione non sarà mai possibile: secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg, il fatto stesso che l’autorità giudiziaria si rechi sulla scena del crimine per cercare delle prove è già di per sé una contaminazione della stessa, anche se è indispensabile per conoscere la verità sul crimine commesso.

E per questo, ulteriori contaminazioni ed errori non sono ammessi! Per questo ognuno deve aver presente quali sono le corrette procedure per mantenere integra la catena di custodia di queste prove.

La catena di custodia è una sequenza di operazioni che devono essere effettuato quando si va a reperire delle prove digitali. Queste operazioni possono essere riassunte in 4 fasi:

  1. Pianificazione: in cui si vanno a definire gli obiettivi della perizia, le risorse necessarie e la strategia di indagine da applicare;
  2. Identificazione: degli elementi probatori, per ricostruire una serie di eventi legati a una causa di un potenziale atto illecito o attacco informatico. Questo perché tutte le prove devono essere presentate davanti a un giudice e ogni prova è indispensabile ai fini del processo. Ma cosa succede se manca una prova, o se la stessa non può essere utilizzata perché non ammissibile? Chiaramente il caso viene compromesso;
  3. Acquisizione: raccolta delle prove digitali sul campo, preservandone l’integrità;
  4. Analisi: una volta raccolte le prove digitali occorre esaminare tutti gli elementi fondamentali e necessarie per formulare un giudizio
  5. Presentazione: si tratta delle procedure legate alla creazione di un reportage quanto più completo ed esaustivo così che possa essere presentato in giudizio;
  6. Archiviazione: ultima fase, che permette di conservare in modo sicuro e permanente tutte le prove ottenute dalle indagini.

La catena di custodia è una delle pratiche più importanti e interessanti legate alla tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan, ma non è l’unica! Se sei curioso di leggere la tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan clicca qui!

Tesi di laurea sulla sicurezza informatica: difficoltà incontrate

Scrivere una tesi di questo tipo non è stato affatto facile: mentre scriveva la sua tesi di laurea sulla sicurezza informatica, Jonathan si è posto subito una domanda “da dove devo iniziare?“. Quello che ha deciso di trattare è un argomento talmente ampio e complicato da raccontare, che Jonathan ha dovuto subito pensare a un indice per schiarirsi le idee e capire quali punti valeva la pena approfondire e, soprattutto, da dove iniziare con la sua argomentazione.

Infatti, il nostro studente consiglia a tutti coloro che stanno preparando una tesi di laurea, ma non hanno un punto di partenza specifico in mente, di iniziare dalle fondamenta. Quale miglior modo di iniziare una tesi di laurea sulla sicurezza informatica se non con una spiegazione delle basi di questa materia? Attraverso le fondamenta della sicurezza informatica Jonathan ha introdotto l’informatica forense e l’analisi forense delle prove digitali.

Le fonti sono state un altro grande ostacolo: i documenti che riguardano questa materia sono davvero tanti, ci sono casi noti a tutti quanti e alcuni segregati, alla quale non si può avere accesso. Quindi la selezione delle fonti per stilare la bibliografia e scrivere la tesi potrebbe rappresentare un aspetto problematico se si decide di approfondire il tema.

Ma Jonathan ha voluto semplificare la vita ai futuri studenti che vorrebbero scrivere una tesi sulla sicurezza informatica e sull’informatica forense scrivendo una lista di testi e siti che lui stesso ha utilizzato all’interno dell’elaborato e non possono mancare in una tesi di questo tipo.

Potrai trovare la sua bibliografia e l’intera tesi di laurea sulla sicurezza informatica cliccando qui!

Tesi di laurea sulla sicurezza informatica: rapporto con il relatore

La scelta del relatore per la tesi sulla sicurezza informatica di Jonathan non è stata molto difficile: egli ha scelto di contattare lo stesso professore che aveva tenuto il corso di “Architettura e Reti di Calcolatori” presso la sua università e aveva preparato una lezione sulla sicurezza informatica e sull’informatica forense.

Jonathan ricorda che il suo relatore è sempre stato puntuale e cordiale con lui. Ovviamente, ha dovuto avvisare il suo studente della complessità dell’argomento, ma senza mai scoraggiarlo, anzi spronandolo a continuare il lavoro.

Infatti Jonathan non si è mai abbattuto e ha continuato a documentarsi, cercando informazioni soprattutto sul sito dell’IISFA, Istituto Italiano di Digital Forensics, contattando addirittura professionisti che lavorano nell’ambito dell’informatica forense presso il tribunale di Lecce per avere consiglio circa gli argomenti da trattare e le fonti da utilizzare.

Tesi di laurea sulla sicurezza informatica: consigli ai futuri laureandi

Dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla sicurezza informatica, Jonathan vorrebbe consigliare a tutti i nuovi laureandi che stanno iniziando ad approcciarsi alla tesi di laurea, di seguire la propria passione e vocazione.

Una volta finite tutte le lezioni e tutti gli esami, ci deve essere una lezione, un corso o un professore che ha lasciato qualcosa nella testa e nel cuore dello studente. Ecco, raccogliete questo argomento e costruisci su di esso la tua tesi di laurea!

E’ importante scegliere un argomento che sia stato di impatto o che abbia un particolare significato per te, perché può dire molto riguardo al tuo futuro. Infatti, sarebbe bene scegliere un argomento conforme alla tua futura professione e che sia in grado di mostrarti qualche indicazione su “cosa vuoi fare da grande”.

Anche se, secondo Jonathan, questa domanda è ormai obsoleta. Il mondo è in continuo cambiamento e tutti i nuovi lavoratori hanno bisogno di una mente aperta e una formazione continua per fronteggiare le sfide che il mondo del lavoro gli riserva. Ma questa necessità è anche, e soprattutto, un punto di forza: più se amplia la propria formazione, più possibilità si avrà in futuro a livello lavorativo!

Sei curioso del lavoro di ricerca del nostro studente? Clicca qui e leggi la tesi di laurea sulla sicurezza informatica di Jonathan!

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