Se il tuo sogno è quello di lavorare nel mondo dell’aerospazio, allora scopri insieme a noi gli stage aerospaziali offerti da agenzie spaziali come l’ESA

Ciao a tutte e tutti e bentornate/i in questo nuovo articolo del Blog di Thesis 4u, la startup innovativa che mette in collegamento gli studenti e le studentesse con le aziende, grazie alle tesi di laurea in azienda.

Nell’articolo di oggi esploriamo le opportunità lavorative nel mondo dell’aerospazio. Ti proporremo alcuni stage aerospaziali, come il YGT in ESA

Non solo, in questo articolo vogliamo farti scoprire che per lavorare in queste realtà non hai per forza bisogno di una laurea in astrofisica o ingegneria aerospaziale, anche se chiaramente queste sono le lauree predilette.

Scopriamo allora qualcosa di più su questi stage aerospaziali!

Prima di iniziare con gli stage aerospaziali però, dai un’occhiata alla guida (spaziale 😎) di Thesis 4u su come redigere una tesi stellare. Le metafore sullo spazio sono finite, promesso; la guida la trovi qui!

Stage aerospaziali: qualche info sulle maggiori agenzie spaziali

L’ESA…

Prima di vedere le opportunità offerte dagli stage aerospaziali in ESA e NASA, vediamo un po’ la loro storia.

L’ESA è la European Space Agency, e nasce nel 1975 per coordinare i progetti riguardanti lo spazio dei 10 paesi che la fondarono (tra cui l’Italia). Oggi i paesi membri sono diventati 22.

Nello stesso anno l’ESA lancia la sua prima missione nello spazio, con la sonda Cos-B che doveva rilevare l’emissione di raggi gamma nell’universo.

L’ESA ha poi diverse strutture fondamentali sparse per il globo. Il suo cosmodromo, ossia lo spazio destinato al lancio di missili e sonde verso lo spazio, è a Kourou, in Guyana Francese.

La base delle missioni è il Centro europeo per la ricerca e la tecnologia spaziale, e si trova a Noordwijk, in Olanda. Il centro Europeo per le operazioni spaziali si trova a Darmstadt in Germania, e si occupa del monitoraggio dei satelliti ESA in orbita.

L’ESA ha anche una struttura fondamentale in Italia, a Frascati, ed è il Centro europeo per l’osservazione della Terra, dove si raccolgono e analizzano i dati provenienti dai satelliti.

Come vediamo sul loro sito, le sfide che l’ESA sta attualmente affrontando sono molteplici: una di quelle che a noi può sembrare più rilevante, è quella relativa al controllo del cambiamento climatico. l’ESA, grazie ai suoi satelliti, vuole fornire basi scientifiche per attuare delle politiche efficienti per prevenire il cambiamento climatico.

Ma l’ESA sta lavorando a molto altro: si impegna nella ricerca per semplificare i voli aerospaziali, così da risparmiare tempo e denaro con nuovi lanciatori più efficienti; oppure sta lavorando nella ricerca e del miglioramento dei nanosatelliti, ossia satelliti dalle dimensioni ridottissime, che pesano a malapena 7 kg, e che possono essere utili ad istituzioni aerospaziali minori, che non dispongono dei fondi di ESA e NASA.

A proposito di ESA, qualche tempo fa abbiamo pubblicato un articolo su come lavorare in questa agenzia, con la testimonianza di Arianna Ricchiuti. Se ti interessa, lo trovi qui

La NASA…

La NASA è invece la controparte americana dell’ESA, ed è attualmente la più grande agenzia aerospaziale del mondo. Il nome sta per National Aeronautics and Space Administration.

Nasce nel 1958 ma nasce in un contesto più particolare rispetto all’ESA. Se l’ESA nasce come progetto di collaborazione, la NASA nacque in seguito al lancio del primo satellite nello spazio da parte dei russi, lo Sputnik.

Gli americani allora, si mossero rapidamente per contrastare la ricerca spaziale russa, e tra i provvedimenti vi fu proprio l’istituzione della NASA, che nacque con la firma del National Aeronautics and Space Act, promulgato da Dwight Eisenhower, al tempo presidente degli States.

L’opera di rilevanza storica condotta dalla NASA fu il celebre lo sbarco sulla Luna del programma Apollo, che portò i primi esseri umani sul satellite terrestre nel 1969, con l’allunaggio di Neil Armstrong.

Numerosissimi sono stati i programmi successivi all’Apollo. Altra importantissima realizzazione fu il contributo alla nascita della Stazione Spaziale Internazionale, creata e lanciata in orbita in collaborazione con le agenzie spaziali più importanti del mondo, tra cui l’ESA.

E dal 2017 vi è stato un “ritorno alle orgini” col programma Artemis. Questo programma ideato nel 2017 e ancora in fase di realizzazione vuole riportare il genere umano sulla Luna. Tra gli obiettivi di questo nuovo allunaggio, oltre alla ricerca scientifica legata alla Luna stessa, vi è anche quello di preparare gli umani alla vita su altri pianeti, in vista delle prime missioni su Marte.

Al momento, un altro progetto che la NASA sta sviluppando proprio in questo periodo è quello delle vele solari. Ossia delle sorte di vele che si muovono seguendo le radiazioni solari, un po’ come quelle a vento si muovono seguendo la direzione del vento.

…E l’ASI

Scopriamo ora qualcosa sull’Agenzia Spaziale Italiana.

L’ASI viene fondata dal governo italiano nel 1988. Rispetto all’ESA o ad altre agenzie come la NASA, l’ASI potrebbe sembrare arrivata molto tardi, ma in realtà noi italiani eravamo già molto affermati nel settore dell’aerospazio.

Già nel 1959 era nato il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che già nel 1964 lanciò un satellite in orbita, il San Marco 1 (e non è una cosa da poco: siamo stati il terzo paese al mondo ad avere un satellite in orbita dopo USA e URSS). Da lì in poi, il CNR si dotò di varie basi di lancio e nacque il Centro Spaziale Luigi Broglio, a Malindi, in Kenya, da cui il CNR fece decollare altri satelliti negli anni successivi.

La sede centrale è a Roma, ma come abbiamo visto per l’ESA, queste agenzie hanno diversi centri operativi sparsi per il mondo. L’ASI non è dislocata tanto quanto l’ESA, ma anche l’agenzia italiana conta un centro spaziale all’estero, appunto quello in Kenya, presso la città di Malindi. Le altre sedi sono tutte ubicate su suolo italiano.

L’ASI è diventata una delle realtà centrali in campo aerospaziale, grazie alle collaborazione con la NASA, e soprattutto con l’ESA, della quale l’ASI è una delle maggiori contribuenti allo sviluppo e alla ricerca, sia sul piano economico (siamo infatti il terzo maggior contribuente dopo Germania e Francia) sia sul piano tecnologico.

Uno dei campi dove l’ASI è più avanzata è quello dell’osservazione della Terra. Tra i numerosi satelliti, spicca il PRISMA, un satellite particolarmente all’avanguardia in quanto è il primo satellite iperspettrale europeo. Lanciato nel 2019, PRISMA può identificare le proprietà chimico-fisiche degli oggetti e dei materiali sulla terra. Se l’argomento ti interessa particolarmente, trovi maggiori info qui.

Altro progetto a cui l’Italia ha partecipato particolarmente è quello della Stazione Spaziale Internazionale. In Italia è stato costruito il 40% della parte abitabile. Inoltre, in Italia si sta costruendo l’I-Hab, ossia la parte abitabile per il programma Artemis, il programma della NASA sopracitato.

Come avrai capito, in ambito aerospaziale l’ASI è una delle agenzie spaziali che più si sono distinte nel campo della ricerca e dello sviluppo (e abbiamo citato solo alcune delle imprese maggiori, puoi trovarne ancora sul sito ufficiale dell’ASI).

Stage aerospaziali

Ma passiamo ora ai veri e propri stage aerospaziali.

Stage aerospaziali: Young Graduate Trainees in ESA

Ma veniamo ora al sodo, e scopriamo alcuni stage aerospaziali.

Uno che sicuramente non possiamo non consigliarvi è il programma Young Graduate Trainees, il tirocinio per giovani neolaureati in ESA.

Ogni anno, da qualche anno a questa parte, ESA mette a disposizione all’incirca 100 posti per tirocinanti provenienti da tutti gli stati membri dell’ESA (che ricordiamo, sono 22, e tra questi c’è l’Italia).

I posti disponibili non sono tutti uguali, e sono legati a corsi di laurea anche molto diversi tra loro, partendo chiaramente dalle discipline scientifiche, e specialmente quelle più legate allo spazio.

Ma il sito stesso dell’ESA chiarisce che cercano anche tirocinanti specializzati nel settore economico o delle scienze sociali. Insomma, questi stage non sono per una piccolissima élite di universitari.

Il tirocinio, a detta di ESA, avviene dunque in un contesto multiculturale, nel quale si possono conoscere giovani da diverse parti d’Europa, per ispirare missioni aerospaziali.

Questo stage, non solo è un’occasione enorme per entrare a lavorare in ESA, ma presenta anche delle condizioni economiche molto vantaggiose: ad esempio, le spese del viaggio sono coperte dall’ESA; l’ESA offre poi un’indennità di prima sistemazione, e anche lo stipendio è piuttosto alto, partendo da circa 2650 euro fino a 3400 circa, in base sia al ruolo sia allo Stato in cui si effettua il tirocinio.

Insomma, il programma YGT è sicuramente uno degli stage aerospaziali più interessanti che puoi trovare in giro. Se hai i requisiti giusti, pensaci per febbraio dell’anno prossimo!

stage aerospaziali: Young Graduate Trainees in ESA

Vediamo altri stage aerospaziali!

Stage aerospaziali: gli stage in EUSPA

La European Union Agency for the Space Programme, che si concentra più sugli aspetti legati alla copertura satellitare, e a differenza dell’ESA, è agenzia ufficiale dell’UE.

Questa offre numerosi stage, legati anche al mondo dell’aerospazio. Uno degli stage aerospaziali che ci sembra particolarmente interessante è quello legato alla Space Policy e alla Sostenibilità, della durata di 6 mesi, a Madrid.

Tra le mansioni riportate sul sito ufficiale, quella di monitorare l’andamento e lo sviluppo della space policy in ambito europeo. Se ti interessa, affrettati, le candidature scadono il 31 maggio 2024! Trovi maggiori informazioni qui!

A questo link potete trovare i numerosi altri stage aerospaziali proposti dall’EUSPA

Stage aerospaziali: che laurea serve?

Ma per fare questi stage aerospaziali, che laurea serve?

Le prime facoltà che vengono in mente quando si parla di stage aerospaziali sono quelle di Astrofisica, o di Ingegneria Aerospaziale. Beh, non a torto, in quanto sono sicuramente i corsi di laurea che permettono maggiormente l’ingresso nel mondo dell’aerospazio.

Ci sono però altre lauree utili per entrare in questo mondo. Pensiamo prima di tutto ad altre lauree di stampo scientifico, come possono essere quella di Ingegneria Informatica, o lauree legate alle telecomunicazioni.

Questo settore è fondamentale nell’ambito dei viaggi aerospaziali, in quanto una delle sfide legate all’aerospazio è proprio quella di creare dei sistemi di telecomunicazione sempre più efficienti, e che ci facciano comunicare a sempre più lunghe distanze, nel minor tempo possibile.

Poi, una laurea sicuramente molto utile nelle grandi aziende aerospaziali come ESA e NASA, è quella in Geologia. La conoscenza delle scienze della terra, torna sicuramente utile nell’ambito dell’esaminazione di altri pianeti.

Infatti, molte missioni spaziali vertono proprio sul recupero di campioni di materiale di altri pianeti, oppure sulla verifica delle loro condizioni geologiche o geofisiche.

Sempre legato all’aspetto dei materiali, sono molto ricercati in ambito aerospaziale i chimici, che si occupano dell’analisi delle proprietà chimiche di materiali presenti su altri pianeti, satelliti, e sui corpi celesti in generale.

Ancora, una laurea scientifica che può tornare molto utile è quella di Biologia. I biologi sono ricercati da queste aziende in quanto possono studiare la possibilità di esistenza di altre forme di vita su altri pianeti.

Prendiamo il già citato programma Artemis, che sta studiando le condizioni di vita su Marte, si servirà sicuramente delle conoscenza di biologi e biologhe. Inoltre, gli stessi siti di ESA e NASA presentano pagine di progetti legati alla biologia. A questo link trovate lo Space Biology Program della NASA.

Ma non solo le lauree scientifiche possono portarti a lavorare in questo mondo. Agenzie come ESA e NASA hanno anche bisogno di esperti in legge, per questioni legate, ad esempio, alla space policy. Pensiamo dunque a una laurea in giurisprudenza.

E ancora, queste aziende hanno, come tutte le altre, bisogno di agenti di comunicazione, figure che gestiscono i loro siti web, le loro pagine social. Quindi pensiamo a lauree legate alla comunicazione.

Ovviamente queste figure saranno probabilmente più difficili da accedere, in quanto la concorrenza è sicuramente più alta, ma tentar non nuoce!

Insomma, gli stage aerospaziali possono essere davvero per tutti!

In questo articolo ti abbiamo dunque svelato qualche opportunità per effettuare degli stage aerospaziali in ESA e all’EUSPA, oltre ad aver ripercorso la storia di grande agenzie spaziali come ESA, NASA ed ASI.

Questi erano gli stage aerospaziali in ESA e in EUSPA, ti sono sembrati interessanti? Diccelo sui nostri canali social, oppure torna al blog!