0

Devi scrivere la tua tesi e non sai da dove partire? Sei alla ricerca di uno spunto di tesi originale? Oggi ti presentiamo 4 spunti tesi in Farmacia!

Ciao e benvenuto/a in un nuovo articolo del blog di Thesis 4u, la startup che mette in collegamento studenti e aziende, grazie alle tesi di laurea. 

Frequenti la facoltà di Farmacia o Scienze Farmaceutiche Applicate e dopo aver terminato il numero infinito di esami, eccoti qui a pensare all’ultima sfida prima della tanto desiderata corona d’alloro… la tesi! Ti starai chiedendo…E ora, che argomento di tesi scelgo? 

Niente paura: Thesis 4u è qui per fornirti 4 spunti tesi in Farmacia che potrebbero fare al caso tuo! Sei pronto a scoprirli? Continua a leggere per scoprirli!

Spunti tesi in Farmacia: come faccio a scegliere? 

Se sei indeciso e non sai da dove partire, beh… sappi che non sei un alieno per questo. Anzi! 

La facoltà di Farmacia ha tanti esami per un totale di 300 CFU da acquisire in 5 anni di studio faticoso e tirocinio. Le materie sono differenti, spaziano dal settore chimico (che riconosci nel piano formativo con CHIM/0N), al settore medico (MED/0N), al settore biologico (BIO/0N), ma potrai incappare anche nella Legislazione e nel Marketing Farmaceutico. 

La prima cosa che ti consiglio è individuare la macroarea che più ti piace e poi partire da quella nella scrematura, tenendo conto anche che è molto importante scegliere il relatore che fa al caso tuo. 

In questo articolo, dove ti verranno forniti 4 spunti tesi in Farmacia, cercheremo di coprire diversi argomenti/macroaree, così da poter ispirare quanti più studenti possibili.

Se invece sei ancora bloccato con il tuo argomento di tesi, Thesis 4u Consulting è qui per te! Andiamo avanti insieme prenotando una prima consulenza gratuita tramite il nostro calendly!

Spunti tesi in Farmacia: un po’ di storia su questa scienza e chi è il farmacista.

spunti tesi in farmacia

Prima di partire con i 4 spunti tesi in Farmacia facciamo un breve excursus sulla professione e sulla disciplina della Farmacia.

La farmacia è una scienza che si occupa dello studio dell’azione sull’organismo umano o animale delle sostanze chimiche, ma anche dei metodi per la sintesi, purificazione e formulazione dei farmaci.

Un laureato in farmacia deve essere in grado di comunicare efficacemente con i pazienti, fare consulenza sulla corretta assunzione dei farmaci e sulla gestione degli effetti avversi. I farmacisti lavorano spesso nelle farmacie del territorio o in farmacie ospedaliere, dove gestiscono le prescrizioni e forniscono consigli sulla salute.

Inoltre, il farmacista si occupa anche della ricerca e dello sviluppo di nuovi farmaci o del monitoraggio della loro sicurezza ed efficacia (farmacovigilanza).

Inizialmente quella del farmacista (e con esso la branca della Farmacia) non era una vera e propria professione scientifica: il farmacista era meglio noto come “speziale” e si sovrapponeva a quella del medico. Fu solo grazie all’imperatore Federico II di Svevia che ci fu una netta separazione tra la professione del medico e quella del farmacista:

Il medico non potrà esercitare la farmacia ne far società con un preparatore.

Tuttavia, quella del farmacista speziale era ancora una professione legata all’alchimia, una pratica ancora molto legata alla filosofia e alla magia. Fu solo grazie a Paracelso, a metà del 1500, che quella della farmacia divenne una vera e propria disciplina scientifica. Paracelso, infatti, iniziò a estrarre i principi attivi dalle droghe e introdusse l’uso di sostanze minerali di sintesi, e diede il via alla preparazione razionale di medicine. Questo segnò l’inizio della cosiddetta iatrochimica, ovvero l’applicazione della chimica alla medicina per sviluppare nuovi farmaci sintetici.

Dopo questa introduzione, vedremo insieme alcuni argomenti che potrebbero esserti utili! Sei pronto a conoscere i nuovi spunti tesi in farmacia? Partiamo! 

Spunti tesi in Farmacia: il ruolo dell’intelligenza artificiale nel drug discovery 

spunti tesi in farmacia

Avrai sicuramente sentito parlare di Intelligenza Artificiale: negli ultimi tempi si tratta infatti di un argomento sulla bocca di tutti. Molti però fanno l’errore di limitare il mondo dell’AI alla tanto discussa CHAT GPT: in realtà l’intelligenza artificiale è molto altro e può aiutare a migliorare notevolmente la qualità di vita delle persone. 

A proposito… Sapevi che Chat GPT potrebbe supportarti nella stesura della tesi? Fai clic sul pulsante per scoprire di più! 

Ma cosa c’entra l’AI con Farmacia? Semplice: se ti dicessi che il processo di scoperta di nuove molecole, e quindi farmaci (il cosidetto drug discovery)  avvenisse anche grazie all’intelligenza artificiale, mi crederesti? 

Ebbene sì… il primo dei 4 spunti tesi in Farmacia è attualissimo e ti spiego il perché: 

Ad aprile 2021, l’azienda biotecnologica tedesca Evotec annunciò uno studio clinico di fase 1 su una nuova molecola candidata per il trattamento del cancro. La molecola è stata creata in collaborazione con Exscientia, un’azienda con sede a Oxford, che applica tecniche di intelligenza artificiale (AI) alla scoperta di farmaci. La scoperta è stata talmente interessante da aver avuto la propria pubblicazione su Nature (che puoi consultare qui).

Infatti, mentre attraverso il processo tradizionale di scoperta ci sarebbero voluti almeno 4-5 anni per trovare il candidato farmaco (in questo caso un antagonista del recettore A2 progettato per aiutare le cellule T a combattere i tumori solidi), la piattaforma di progettazione AI Centaur Chemist ha permesso di ridurre notevolmente i tempi. Il farmaco è stato infatti stato individuato in soli 8 mesi.

Il sistema può esaminare e confrontare computazionalmente varie proprietà di milioni di potenziali piccole molecole, cercando di sintetizzare, testare e ottimizzarne più alla volta in esperimenti di laboratorio prima di selezionare il candidato farmaco definitivo per gli studi clinici.

Se studi Farmacia, CTF o Scienze Farmaceutiche Applicate conoscerai già l’impiego delle QSAR per la progettazione di farmaci! La QSAR (Quantitative Structure-Activity Relationship) si basa sull’applicazione di un metodo computazionale per stabilire una relazione quantitativa tra la struttura chimica di una molecola e la sua attività biologica o le sue proprietà fisico-chimiche.

Grazie a funzioni matematiche e senza dover ricorrere alla sperimentazione clinica, grazie alla QSAR esprimiamo quantitativamente la tendenza di una molecola a oltrepassare la membrana cellulare oppure a legarsi ad un determinato recettore.

In questo contesto, l’AI è riuscita a superare o ad implementare l’uso della QSAR per la scoperta di nuovi farmaci. Inoltre, il deep learning ha permesso di migliorare la progettazione molecolare al computer, ma non solo: vengono migliorate e prevedere anche le rese nelle sintesi chimiche oppure vengono individuati nuovi bersagli molecolari! Insomma, si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo del farmaco e della scienza!

Puoi approfondire questo argomento in questi articoli scientifici:

Tutto chiaro finora? Andiamo avanti con il prossimo dei 4 spunti tesi in Farmacia!

Spunti tesi in Farmacia: quando i farmaci arrivano dal mare

spunti tesi in farmacia

Ti starai chiedendo: ma in che senso i farmaci possono venire dal mare? 🤔

Il secondo dei nostri spunti tesi in Farmacia inizia proprio così: il mondo marino è un’inarrestabile risorsa di composti chimici e per questo ha una enorme potenzialità sul piano del drug discovery

Nel mondo farmaceutico, gran parte dell’interesse ricade su composti estratti o isolati dalla natura: la motivazione sta nel fatto che isolare molecole già pronte e modificarle in minima parte, è ben diverso e richiede molta meno fatica rispetto al dover partire da zero con un composto di sintesi totale. La ricerca sui prodotti naturali (chiamati natural products) è essenziale per la scoperta di farmaci per quasi tutte le patologie, ma con un occhio di riguardo per il trattamento del cancro.

Ma chi produce queste molecole? Si chiamano funghi endofitici marini e altro non sono, appunto, che funghi che popolano la vegetazione e la fauna marina. Si tratta quindi di ospiti di altri organismi, capaci di produrre un’enorme quantità di metaboliti candidabili nella ricerca di nuovi farmaci. 

Gli endofiti sono emersi come una scatola di Pandora di metaboliti secondari terapeutici  con il vantaggio di risolvere il sempre più crescente problema della sostenibilità (basti pensare all’inquinamento derivante dall’impiego di solventi) fornendoci una modalità green di fare drug discovery. Le fonti marine di endofiti hanno attirato l’attenzione nel settore farmaceutico, come dimostrato dall’aumento dei farmaci marini approvati dalla FDA (U.S. Food and Drug Administration). 

In questa review (che puoi consultare qui) vengono descritte moltissime molecole ad azione farmacologica. Ad esempio, per citarne una particolarmente interessante, si è scoperto che la Plinabulina, una dichetopiperazina antitumorale, è stata isolata da un fungo appartenente alla specie delle Aspergillaceae marine, ed ha raggiunto gli studi clinici di fase 3 contro la neutropenia indotta da chemioterapia in pazienti con carcinoma polmonare non piccolo e carcinoma mammario metastatico. 

Ovviamente questo è solo uno dei tantissimi esempi che posso raccontarti, basti guardare questa immagine (che puoi scaricare anche dalla review) per scoprire quante molecole il mondo marino può fornirci. 

Ci sono moltissimi studi a riguardo, per cui se sei interessato a questo argomento di tesi ti lascio qui alcuni articoli molto interessanti: 

Tra gli spunti tesi in Farmacia, questo è particolarmente interessante: permette di fondere insieme il tema della sostenibilità (grazie al mondo della green chemistry) a quello della ricerca di farmaci innovativi contro il cancro.

Tutto chiaro? Pensi che questo spunto possa fare al caso tuo? Altrimenti continua a leggere l’articolo per scoprire il terzo tra gli spunti tesi in Farmacia!

Spunti tesi in Farmacia: gli alimenti funzionali e il loro ruolo nella salute umana

Prima di cominciare a raccontarti qual è il ruolo e il vantaggio di consumare alimenti funzionali per la salute dell’uomo, dobbiamo fare un piccolo passo indietro: capire innanzitutto cosa sono gli alimenti funzionali e perché sono così importanti.

Gli alimenti funzionali possiedono, oltre alle proprietà nutrizionali di base, un qualcosa in più! Hanno infatti la capacità (scientificamente provata!) di influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche. Questi alimenti infatti contribuiscono a preservare o migliorare lo stato di salute e/o a ridurre il rischio di insorgenza delle malattie legate alle abitudini alimentari.

Gli alimenti funzionali non sono integratori. Possiamo distinguere gli alimenti funzionali in:

  • Alimenti funzionali arricchiti: cioè alimenti ulteriormente arricchiti con sostanze già presenti.
  • Alimenti funzionali supplementari: cioè alimenti che non possiedono una determinata proprietà e che la acquisiscono grazie all’aggiunta di ulteriori sostanze (basti pensare alle vitamina D nello yogurt).
spunti tesi in farmacia

Un case study molto interessante può essere quello legato all’aggiunta di microalghe per ottenere dei functional foods. Sappiamo già che l’uomo non è estraneo al consumo alimentare di alghe, infatti già nel sedicesimo secolo la Spirulina veniva raccolta dal lago Texcoco e consumata nei mercati di Tenochtitlán (oggi Città del Messico).

Ad oggi, le microalghe sono impiegate negli alimenti con fini di marketing o per la loro caratteristica di colorare gli alimenti (quindi come coloranti), ma ultimamente sono stati fatti studi relativi alle proprietà nutrizionali di queste (tra cui la spirulina) e sembra che possa essere utilizzata nella prevenzione o nel trattamento di disturbi legati alla sindrome metabolica e dell’ipertensione.

Ma cos’è la spirulina?

La spirulina è un tipo di microalga azzurra-verde, nota scientificamente come Arthrospira platensis. La sua rilevanza scientifica risiede proprio nel fatto che essa è ricca di nutrienti essenziali, tra cui proteine ad alto valore biologico, vitamine (come vitamina B12, betacarotene e vitamina E), minerali (come ferro, calcio, magnesio e potassio) e antiossidanti. È anche una fonte di acidi grassi essenziali, inclusi gli acidi grassi omega-3.

Ad esempio, in questo studio, è stato osservato che le proteine derivate dalla Spirulina si sono rivelate eccellenti fonti di peptidi bioattivi con potenziali applicazioni nell’industria degli alimenti funzionali come ingredienti antipertensivi: sono stati individuati peptidi con attività inibitoria degli enzimi di conversione dell’angiotensina-I (ACE-I) e della renina, molecole entrambe responsabili dell’aumento della pressione arteriosa.

Anche se, sono necessari ulteriori studi scientifici a riguardo, effettivamente già in Giappone questa microalga viene impiegata per la produzione di functional foods tra cui il latte acido Calpis (Calpis Food Industry Co. Ltd., Giappone), che conterrebbe i peptidi antipertensivi.

Ovviamente, questa è solo una delle tante applicazioni della spirulina, e per la formulazione di alimenti funzionali sono state impiegate molte altre sostanze con proprietà positive, per cui. se tra gli spunti tesi in Farmacia questo ti interessa particolarmente, ti lascio qui altri articoli scientifici che puoi consultare:

Ed ora, come ultimo ma non meno importante, ecco un altro dei 4 spunti tesi in Farmacia che potrebbe fare al caso tuo! Sei pronto?

Spunti tesi in Farmacia: il potenziale terapeutico del cannabidiolo (CBD) e altri cannabinoidi

spunti tesi in farmacia

Il prossimo e ultimo dei 4 spunti tesi in Farmacia servirà a farti una panoramica delle potenzialità terapeutiche del CBD da cui poi potrai eventualmente partire per ampliare l’argomento nel tuo elaborato finale. Il termine CBD altro non è che l’abbreviazione di cannabidiolo, un composto chimico presente nella pianta di Cannabis sativa.

È uno dei numerosi cannabinoidi trovati nella pianta, insieme al THC (tetraidrocannabinolo). Tuttavia, è bene precisare che c’è una enorme differenza tra THC e CBD: il cannabidiolo non ha effetti psicoattivi significativi, il che significa che non provoca alterazioni mentali o euforia tipiche dell’uso della cannabis tal quale, e non è quindi considerabile in alcun caso uno stupefacente.

Il CBD è oggetto di grande interesse per i suoi potenziali benefici per la salute: questi benefici sono ancora in fase di studio. È stato studiato per il suo possibile ruolo nel trattamento di una vasta gamma di condizioni, tra cui malattie mentali, dolore cronico e infiammazione, l’epilessia e le malattie dermatologiche. 

L’ultimo dei 4 spunti tesi in Farmacia si concentrerà su una delle tante possibili applicazioni: quella in campo dermatologico. 

Da uno studio (che puoi consultare qui) emerge che (con i limiti di dover necessariamente approfondire e confermarne i benefici), il CBD e altri cannabinoidi potrebbero effettivamente avere una applicazione per il trattamento di malattie della pelle: il razionale dietro questo studio sta proprio nel fatto che la biologia cutanea sia modulata dal sistema endocannabinoide umano (ECS).

I recettori del sistema ECS sono stati identificati nella pelle e, infatti, l’abuso sistemico di cannabinoidi sintetici condurrebbe alla comparsa di disturbi dermatologici, indicando gli effetti del sistema ECS sulla biologia cutanea. 

Inoltre, un’altra review mette in evidenza come alcuni studi hanno dimostrato che l’applicazione diretta di un agonista specifico del recettore dei cannabinoidi-1 (CB1R) favorisce in modo significativo la guarigione della funzione di barriera dell’epidermide in situazioni di danni improvvisi alla pelle. Le proprietà anti-infiammatorie sono state verificate sia nella fase acuta che cronica di alcune patologie tra cui la dermatite atopica, la dermatite da contatto e la psoriasi.

Inoltre, sembra che diversi cannabinoidi abbiano una funzione lenitiva sul prurito: nella ricerca viene anche descritto come l’impiego di un emolliente contenente endocannabinoidi applicato localmente porti ad una riduzione media del prurito soggettivo: è stato visto che trattando 21 pazienti affetti da prurito uremico per 3 settimane con una crema contenente endocannabinoidi due volte al giorno si è avuta l’eliminazione totale del prurito in oltre il 38% dei soggetti, mentre un ulteriore 52% ha riportato una significativa riduzione del prurito.

Questa è una delle molteplici applicazioni in fase di studio del CBD e dei cannabinoidi in generale sul trattamento di alcune patologie dell’uomo, per cui se sei interessato a questo argomento ti consiglio alcuni articoli interessanti:

Tutto chiaro fino ad ora? Cosa ne pensi di questi spunti tesi in Farmacia?

L’articolo volge al termine ma noi speriamo di averti aiutato a trovare il tuo argomento di tesi, oltre ad averti fatto conoscere meglio quanto può essere vasto il campo di ricerca che uno studente di Farmacia, CTF o Scienze Farmaceutiche Applicate può andare ad approfondire. Sono numerosi i temi che puoi andare a trattare nella tua tesi, per cui è comprensibile che tu possa essere confuso su cosa sia meglio scegliere. Noi ti suggeriamo sempre di seguire le tue inclinazioni!

Ti hanno aiutato questi spunti tesi in Farmacia?

Se invece sei ancora bloccato con il tuo argomento di tesi, Thesis 4u Consulting è qui per te! Andiamo avanti insieme prenotando una prima consulenza gratuita tramite il nostro calendly!

E tu sei uno studente di Farmacia? Conoscevi questi spunti tesi in Farmacia? Ti piacerebbe raccontarci quale tema hai affrontato nella tua tesi? Faccelo sapere sui nostri social!

spunto tesi in neuromarketing

About the author: Laura, Blog Ambassador di Thesis 4u.

spunti tesi in farmacia