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Non sai come ricercare fonti per la tesi o hai difficoltà ad utilizzarle in maniera adeguata?

Niente paura, leggi l’articolo per scoprire come, insieme a Turnitin, possiamo aiutarti!

Ciao e benvenuto/a in un nuovo articolo del blog di Thesis 4u, la startup che mette in collegamento gli studenti con le aziende, grazie alle tesi di laurea.

Una delle domande che più frequentemente ci vengono fatte riguarda proprio l’utilizzo corretto delle fonti per la stesura di elaborati di ricerca accademica come la tesi di laurea o anche le tesi di dottorato. Con Turnitin oggi ti raccontiamo come ricercare fonti per la tua tesi e utilizzarle.

Turnitin ha sviluppato una guida infografica per supportare gli studenti nella ricerca accademica e nel processo di scrittura. Come studente/studentessa puoi utilizzare questi 12 principi guida suggeriti per produrre ricerca di alta qualità e scrittura originale, dalla fase di pre-lettura alla consegna finale.

Infatti, analizzeremo e approfondiremo insieme ciascun principio per permetterti di risolvere i principali dubbi che sicuramente puoi avere quando devi ricercare fonti per la tesi.

Ma che cos’è Turnitin? Scopriamo insieme il software che aiuta gli studenti garantendo l’integrità accademica!

Immagine che contiene Carattere, Elementi grafici, grafica, logo

Descrizione generata automaticamente

Turnitin è un software per il rilevamento del plagio o delle similarità negli elaborati in ambito di ricerca accademica e assicura la piena integrità accademica: infatti, questo software è nato con l’obiettivo di assicurare che gli studenti producano sempre dei lavori originali (e quindi privi di plagio) ed è in grado di individuare anche i più sofisticati e potenziali comportamenti scorretti.

Ovviamente, la promozione e la valorizzazione dell’originalità, producono un effetto positivo: quello di stimolare la creatività degli studenti. Turnitin infatti produce feedback di elevata qualità che integrati con il lavoro, il consiglio e l’esperienza dei docenti e dei relatori aiuta a sviluppare la creatività (e quindi la crescita) degli studenti.

Turnitin non offre i suoi prodotti e le sue licenze direttamente agli studenti, ma si rivolge alle università. Infatti, oltre 15.000 istituti in tutto il mondo utilizzano le sue soluzioni innovative per promuovere l’onestà, la coerenza e la correttezza in tutte le aree disciplinari e i tipi di valutazione. 

Se vuoi verificare che tu non abbia commesso plagio, puoi chiedere alla tua scuola o università se utilizzano Turnitin e se il servizio può esserti fornito in base alla loro licenza.

Come ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente: l’elenco dei 12 principi per la ricerca accademica e la scrittura secondo Turnitin!

  1. Esplorare: esplorare una vasta gamma di ricerche.
  2. Valutare: valutare l’affidabilità delle proprie fonti.
  3. Organizzare: organizzare gli appunti di ricerca.
  4. Scrivere: scrivere un elaborato originale.
  5. Parafrasare: parafrasare le idee degli altri.
  6. Differenziare: differenziare il lavoro di altri dalle proprie intuizioni originali facendo riferimento o parafrasando.
  7. Citare: citare tutte le tue fonti.
  8. Fare: fare riferimento a tutte le citazioni in modo corretto.
  9. Utilizzare: utilizzare il sistema di riferimento pertinente in modo coerente in tutto il compito.
  10. Chiedere: chiedere un feedback al proprio insegnante o docente in merito ad eventuali bozze scritte prima della scadenza.
  11. Controllare: controllare il proprio lavoro incluse le citazioni.
  12. Inviare il lavoro finale tramite Turnitin.

Ora che abbiamo visto insieme i 12 principi per ricercare fonti per la tesi, vediamo insieme alcuni dei punti più importanti ed approfondiamoli!

Non sai come ricercare fonti per la tesi? Turnitin ha creato una guida con i 12 principi per ricercare le fonti per la tua tesi e inserirle correttamente. Scaricala gratuitamente!

Come ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente: PRIMO PRINCIPIO – ESPLORARE

Secondo Turnitin il primo principio consiste nell’eseguire ricerche approfondite per sviluppare la base di conoscenze, scoprire nuove idee e rafforzare la propria argomentazione. E’ proprio così: è infatti fondamentale per ricercare fonti per la tesi adeguate, partire dalla base. E’ fondamentale infatti comprendere e padroneggiare gli argomenti base e quindi iniziare a ricercare fonti per la tesi che affrontino e spieghino gli argomenti di base prima di ricercare fonti più approfondite.

Perché questo consiglio?

Perché affrettare il processo di approfondimento senza aver compreso gli argomenti base potrebbe farti perdere molto più tempo, ma soprattutto potrebbe impedirti di avere una visione chiara e più critica di tutto l’argomento. Inoltre, partire dalle fonti base ti permette di orientare la tua attenzione e il tuo focus verso una sfumatura particolare della tua ricerca accademica, rendendo particolarmente originale il tuo lavoro.

Ma come faccio a scegliere quando ho troppe fonti a disposizione? A seconda del tema che andrai a trattare, potrebbero accadere due cose: l’argomento potrebbe essere stato molto trattato oppure potresti dover affrontare un tema che è stato poco approfondito e per cui ci sono poche risorse a disposizione. Entrambe le situazioni possono rivelarsi molto critiche.

Se hai molte fonti a disposizione, potresti sentirti indeciso e sovraccarico di materiale da scaglionare, provocando in te un enorme confusione. Vediamo insieme due consigli:

  1. Il primo consiglio è quello di affidarti a fonti attendibili e affidabili: cataloghi, banche dati, i motori di ricerca (continua a leggere l’articolo per saperne di più!) e gli archivi open access.
  2. Il secondo consiglio è quello di ricorrere a due modalità di ricerca nell’ambito accademico: la ricerca esplorativa e ricerca consapevole.

Ma cosa sono la ricerca esplorativa e la ricerca consapevole e come possono esserci di aiuto nel ricercare fonti per la tesi?

  1. La RICERCA ESPLORATIVA è quel tipo di ricerca nella quale si hanno in mente una o più parole chiave (keywords) sull’argomento, ma non si ha in mente una specifica risorsa né si ha familiarità o padronanza con i campi del catalogo o delle banche dati (come autori, soggetti…)
  2. La RICERCA CONSAPEVOLE è la ricerca nella quale si ha una specifica risorsa in mente (un articolo, una rivista…) e in più si hanno chiare le parole chiave che possono permetterci di ottenere dei buoni risultati. Questo tipo di ricerca solitamente si accompagna proprio ad una maggiore padronanza del tema e quindi ci riconduce all’importanza di studiare ed approfondire in primis le fonti base dell’argomento.

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Altro strumento utile per ricercare fonti per la tesi che forse non conosci e che potrebbe permetterti di sfruttare al massimo alcuni database di ricerca (come Google Scholar) sono gli operatori booleani:

Google Scholar funziona come un motore di ricerca ed è progettato per garantire una esperienza semplice inserendo i termini o le parole chiave di tuo interesse. Tuttavia, puoi restringere la tua ricerca abbinando alle parole degli operatori booleani. Tra questi i più noti sono:

  • Inserisci il segno meno (“-“) prima di un termine per escluderlo dai risultati. Supponiamo tu stia facendo una ricerca in ambito storico: sei alla ricerca di informazioni sulla Storia della Francia, ma vuoi escludere dalla ricerca alcuni periodi storici. Ti è sufficiente ad esempio scrivere “storia della Francia – Rivoluzione francese” per escludere dai risultati articoli di ricerca che trattino del periodo della rivoluzione.
  • Scrivendo OR (in maiuscolo, mi raccomando!) tra i termini di ricerca, Google Scholar mostrerà i risultati che contengono una parola o l’altra. Se se interessato sia alla Storia della Francia ma anche a quella della Germania, ti basta scrivere “Storia della Francia OR Germania”.

Ovviamente esistono moltissimi altri operatori: ad esempio, operatori NEAR, WITHIN ecc. sono utili per restringere ancora il campo dei risultati della ricerca. Essi cambiano a seconda della banca dati. Puoi anche ricorrere alle parentesi per specificare l’ordine di priorità dei termini che inserisci (fonte: UD3.pdf (unibo.it)).

Per esempio:

(Syndrome OR disorder) AND lungs

Come ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente: SECONDO PRINCIPIO – VALUTARE L’AFFIDABILITA’ DELLE FONTI

Per ricercare fonti per la tesi di buona qualità, è sicuramente una buona idea consultare, per prima cosa, il tuo relatore per ottenere consigli sulle fonti più adatte alla tua tesi di laurea. Il tuo relatore è un ottimo riferimento e guida preziosa perché ha già esperienza. Inoltre non è raro che ogni relatore abbia una risorsa o una banca dati preferita da cui poter ottenere informazioni rilevanti per il tuo argomento.

Il tuo relatore potrebbe suggerirti libri, articoli scientifici, pubblicazioni accademiche o anche fonti online affidabili.

Consultare libri presso le biblioteche è sempre un’ottima certezza di affidabilità nella ricerca delle fonti.

Sono considerate attendibili le seguenti risorse:

  • testi scritti da autori noti e con un ottimo impatto sulla comunità accademica (vedremo insieme anche cos’è l’H index);
  • siti web appartenenti a istituzioni educative e governative;
  • articoli di Google Scholar, Microsoft Academic, Taylor e Francis Online, Academia, Scopus;
  • database di libri (come quelli appartenenti al sistema opac, cioè il catalogo del Sistema Bibliotecario Nazionale).

Sono considerate risorse non attendibili:

  • informazioni obsolete provenienti da siti con domini non noti;
  • testi scritti da autori privi di credenziali adeguate;
  • siti web commerciali;
  • articoli senza citazioni o fonti di riferimento;
ricercare fonti per la tesi

Poco fa abbiamo anche parlato di H INDEX. Ma che cos’è l’H index e come può aiutarti a ricercare fonti per la tesi adeguate?

L’H index o indice di Hirsch è utilissimo soprattutto se sei alla ricerca di articoli di ricerca: è un ottima bussola nel mondo della ricerca accademica e ti servirà per comprendere meglio l’impatto scientifico e l’attività dell’autore. Si tratta infatti di un indice proposto nel 2005 dal fisico Jorge E. Hirsch e si basa sia sul numero delle pubblicazioni che sul numero delle citazioni ricevute (fonte: H-Index | (unipv.it))

Ma perché questo può essere indicatore di affidabilità? E’ molto semplice: se un autore viene citato per il suo lavoro all’interno di altri lavori di ricerca, questo significa che la comunità scientifica che lo cita ne riconosce la credibilità scientifica. Ovviamente l’H index può essere utile, ma non è l’unico elemento importante da osservare quando si vanno a ricercare fonti per la tesi: esso ha un’utilità soprattutto se combinato con altri elementi di affidabilità tra cui la scelta corretta della risorsa.

Come ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente: TERZO PRINCIPIO – ORGANIZZARE GLI APPUNTI DI RICERCA. 

Come ci spiega Turnitin, prendere appunti è una parte fondamentale del processo di ricerca.

Durante l’attività di ricerca bibliografica e mentre sei impegnato a ricercare fonti per la tesi, potresti arrivare a raccogliere grandissime quantità di materiale. Più il materiale e le fonti aumentano, più potresti rischiare di non essere organizzato: ricorda però che ordine e organizzazione permettono poi di avere un ordine mentale, favorendo il processo di scrittura e ottimizzando i tempi. Turnitin, infatti, ti suggerisce di tenere tutto il materiale di ricerca in modo ordinato e conservare una copia di ciascuna fonte utilizzata.

Potresti, ad esempio, ricorrere all’utilizzo di un cloud online (come Google Drive) e organizzare il tuo lavoro in cartelle, ognuna dedicata per ogni specifico argomento. Potresti anche utilizzare un raccoglitore e organizzare il materiale cartaceo in sezioni: può esserti utile anche riportare per ciascuna fonte cartacea quali sono i punti principali da ricordare (ad esempio utilizzando un post it da attaccare alla prima pagina di ciascuna fonte).

Ricordati sempre che ordine visivo significa ordine mentale! 

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Come ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente: QUARTO, QUINTO E SESTO PRINCIPIO – SCRIVERE UN ELABORATO ORIGINALE E PARAFRASARE PER DIFFERENZIARE IL PROPRIO LAVORO DA QUELLO DEGLI ALTRI

Secondo Turnitin la migliore difesa contro il plagio è la scrittura originale. A meno che non si citi direttamente dal lavoro di qualcun altro, è necessario esprimere tutte le idee con parole proprie.

Sicuramente una strategia utile all’espressione originale di idee è l’utilizzo di una corretta parafrasi a cui va abbinato una corretta citazione delle fonti.

Come si impara a citare correttamente? Come puoi ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente? Ti aiutiamo noi!

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Distinguere le fonti primarie da quelle secondarie:

La prima cosa fondamentale da avere a mente, proprio come ci insegna Turnitin, è il saper distinguere una fonte primaria da una secondaria: questa distinzione è fondamentale dal momento che fonti primarie e fonti secondarie vengono citate in maniera diversa!

Ti interessa l’articolo di Turnitin? Puoi leggere l’articolo integrale qui!

Le fonti primarie sono una registrazione/testimonianza di prima mano degli eventi generate proprio durante il periodo storico o l’evento di interesse. Sono testimonianze dirette di persone coinvolte nell’evento o che hanno vissuto in prima persona il periodo e che quindi hanno potuto fornire risorse con un legame diretto all’evento. Puoi riconoscere le fonti primarie facilmente in quanto rientrano in queste:

  • Testi di leggi e altri documenti originali.
  • Rapporti di giornale, di giornalisti che hanno assistito a un evento o che citano persone che l’hanno visto.
  • Discorsi, diari, lettere e interviste: cosa hanno detto o scritto le persone coinvolte.
  • Set di dati, dati di sondaggi, come censimenti o statistiche economiche.

Le fonti secondarie sono generate in seguito e a partire dalle fonti primarie: spesso citano o utilizzano in altro modo le fonti primarie affrontando lo stesso argomento, ma aggiungendo interpretazione e analisi e per questo possono essere più sensibili all’interpretazione personale di chi le analizza. Le fonti secondarie possono includere:

  • La maggior parte dei libri su qualsiasi argomento.
  • Analisi o interpretazione dei dati.
  • Articoli accademici o di altro tipo su un argomento, soprattutto da parte di persone non direttamente coinvolte.
  • Documentari (anche se spesso includono foto o porzioni di video che possono essere considerate fonti primarie).

Ma come si possono citare correttamente le fonti primarie e secondarie?

Se hai terminato di ricercare fonti per la tesi e non ti resta che citare correttamente le fonti, Turnitin ti consiglia di utilizzare come stile di citazione per le fonti primarie lo stile MLA.

Vediamo insieme come citare con lo stile MLA una fonte primaria:

  1. Nome dell’autore, editore, narratore o traduttore dell’opera.
  2. Titolo dell’opera (in corsivo se l’opera è indipendente; tra parentesi tonde e tra virgolette se l’opera è parte di un’opera più ampia)
  3. Titolo del sito web complessivo (in corsivo), se distinto dal punto 2
  4. Altri Collaboratori
  5. Versione o edizione utilizzata
  6. Numero
  7. Editore o sponsor del sito; omettere se non disponibile.
  8. Data di pubblicazione; omettere se non disponibile.
  9. DOI o URL (l'”http://” è omesso)
  10. Data di accesso (consigliata per le risorse online).

Facciamo un esempio riportato da Turnitin:

Cognome e nome. “Sezione del sito Web”. Titolo del sito Web, altri contributori, versione, numero, nome dell’editore o dello sponsor, data di pubblicazione, DOI o URL. Giorno, Mese, Anno di accesso. URL.

Libreria del Congresso. Governo degli Stati Uniti, 10 febbraio 2012, www.loc.gov/. Accesso 16 febbraio 2017.

Vediamo ora come citare una fonte secondaria con lo stile APA:

Si consiglia sempre di citare la fonte primaria anziché la secondaria: puoi citare la fonte secondaria se l’opera originale non è reperibile. In questo caso quando si cita una fonte secondaria bisogna sempre usare prudenza.
Per citare correttamente bisogna identificare la fonte primaria (anche se non reperibile) e inserire in “come citata in” la fonte secondaria.
Se si conosce l’anno di pubblicazione della fonte primaria, includerlo anche nella citazione del testo.

Anche qui, riportiamo un esempio molto efficace proposto da Turnitin:

(Rabbitt, 1982, come citato in Lyon et al., 2014)

Ricercare fonti per la tesi e usarle correttamente: non solo citare, ma imparare anche a parafrasare!

Uno degli errori che potresti commettere quando stai scrivendo la tua tesi è l’eccessivo utilizzo delle citazioni e di farne quindi un abuso. Puoi risolvere questo problema riformulando i concetti che hai letto e spiegarli con parole tue: questo altro non è che la parafrasi!

Ma cos’è la parafrasi e perché è fondamentale quando dopo aver terminato di ricercare fonti per la tesi, devi utilizzarle correttamente?

Per molti studenti la parafrasi altro non è che il tentativo di cambiare le parole di un testo già esistente per cercare di renderlo quanto più differente possibile. In realtà non è così, perché una scorretta parafrasi può condurti comunque al rischio di commettere plagio.

Una corretta parafrasi, secondo Turnitin, prevede infatti che tu spieghi a parole tue ciò che hai appreso dal testo originale. Il consiglio che ti diamo per evitare di fare una semplice riformulazione di un testo è quello di leggere le informazioni contenute nella fonte, metterla via e poi scrivere a parole tue tutto ciò che ricordi dalla lettura.

Questo ti permetterà di essere originale senza rischio di plagio: infatti, tutte queste accortezze garantiscono che il tuo elaborato sia differenziato e quindi originale rispetto a quello degli altri! Come ci spiega Turnitin, infatti, rielaborare i concetti ed esporli a parole nostre è qualcosa di fondamentale.

Allo stesso modo, però, è fondamentale anche porre attenzione a come spieghiamo i concetti! 

Ricorda: parafrasare non significa modificare semplicemente il testo; come abbiamo già spiegato, dovrai esprimere il concetto a parole tue!

ricercare fonti per la tesi

Puoi leggere l’articolo completo di Turnitin cliccando sul pulsante: 

Come ricercare fonti per la tesi ed utilizzarle correttamente: SETTIMO PRINCIPIO – PERCHÉ È IMPORTANTE CITARE TUTTE LE FONTI

Secondo Turnitin, è fondamentale citare tutte le parole o idee prese in prestito, comprese quelle che provengono da uno degli elaborati precedenti!

Forse ti starai chiedendo: ma perché è così importante citare? Oltre a garantire che tu non commetta plagio, le fonti sono ottimo aiuto per te: queste permettono di dare più valore e credibilità alla tua tesi in quanto si riferiscono a studi e ricerche svolte da professionisti. Inoltre, citare le fonti permette a chi è interessato di approfondire l’argomento in caso siano stati particolarmente colpiti e interessati dalla tua ricerca.

Non sai come citare correttamente le fonti? Continua a leggere l’articolo per scoprirlo!

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Come ricercare fonti per la tesi ed usarle correttamente: OTTAVO PRINCIPIO – CITARE CORRETTAMENTE

Secondo Turnitin, bisogna assicurarsi di citare correttamente tutte le fonti. A seconda del sistema di riferimento adottato (MLA, APA e così via), otterrai un elenco di fonti che viene solitamente chiamato “bibliografia”. Mentre sicuramente conoscerai le regole di riferimento per i libri e articoli, forse potresti fare più difficoltà a citare fonti meno convenzionali come immagini e contenuti Social.

Cominciamo a vedere come si fa la citazione di fonti non convenzionali!

Come fare per citare correttamente fonti provenienti dai social media (Twitter, Tik Tok…)?

Quando si vuole utilizzare una fonte proveniente da social media, bisogna fare attenzione all’utilità di citare tale fonte e al perché inserirla. I relatori dovrebbero ricordare agli studenti di verificare l’utilità di una particolare risorsa (a maggior ragione se proveniente dai social media) e di accertarne la validità e l’affidabilità della stessa.

ricercare fonti per la tesi

Come citare fonti provenienti da Tik Tok ad esempio?

Turnitin ci spiega che quando si cita un contenuto proveniente da Tik Tok bisogna prestare molta attenzione dal momento che al contenuto di testo è sempre abbinato un video (Social media and citations: How to cite TikTok, Twitter, and beyond | Turnitin). Poiché nella tesi viene citato il contenuto di testo, bisogna far in modo che questo sia sufficientemente chiaro nella citazione da far trasparire e comunicare realmente quello che avviene nel video!

Facciamo un esempio esplicativo proposto da Turnitin tramite stile di citazione MLA:

Il lavoro da citare è il seguente:

Dicerbo, Kristen [@khanacademy]. “Se passi ore a studiare ma ancora non riesci a ricordare ciò che hai imparato, questi suggerimenti del nostro Chief Learning Scientist sono per te!” TikTok, 2022, (https://www.tiktok.com/@khanacademy/video/7136228795631177006)

A partite dal testo della risorsa si procede alla citazione:

Secondo un video con Kristen Dicerbo, PHD e Chief Learning Officer presso Khan Academy, la chiave per ricordare ciò che studi è collegarlo a qualcosa che già conosci (TikTok, @khanacademy).

Qualora volessimo invece citare fonti provenienti da Twitter con MLA? Lo vediamo insieme con un altro esempio proposto da Turnitin!

Imparare a citare Twitter può essere molto utile in quanto è un social network che viene largamente utilizzato anche dalle Istituzioni, dalle organizzazioni e da personaggi pubblici e con incarichi politici o governativi per rilasciare comunicati ufficiali sui loro profili.

Partiamo dal contenuto da citare: @NatGeo. 2023, 10 febbraio. “Meduse fantasma estremamente rare catturate dalla telecamera”. Twitter. (https://twitter.com/NatGeo/status/1624128822747492352).


Ed ecco la citazione nel testo: secondo un tweet del National Geographic (@NatGeo), una medusa fantasma lunga 30 piedi è stata avvistata vicino all’Antartide.

Come fare invece per citare le immagini? Scrivere la didascalia!

Una didascalia contiene una descrizione riassuntiva dell’immagine con la relativa fonte e titolo. Se poi fai già riferimento nel testo scritto della tesi all’immagine con una frase del tipo “Come illustrato nella Figura 5…”, puoi inserire in didascalia esclusivamente fonte, titolo e la numerazione progressiva delle immagini all’interno della tesi.

Nel pratico per inserire una didascalia, è possibile fare clic con il tasto destro del mouse sull’immagine e selezionare l’opzione “Inserisci didascalia”.

Nel campo “Didascalia” è possibile inserire il testo esplicativo della didascalia. Sotto a questo campo, vi è una lista a tendina chiamata “Etichette” che offre la possibilità di scegliere tra diverse opzioni come “Equazione”, “Figura” o “Tabella”. Puoi anche decidere se posizionare la didascalia sopra o sotto l’immagine di riferimento.

Come ricercare fonti per la tesi ed usarle correttamente: NONO PRINCIPIO – UTILIZZARE IL SISTEMA DI RIFERIMENTO PERTINENTE

Ogni elaborato accademico deve rispettare delle linee guida per quanto riguarda la formattazione del documento. Non dovrai infatti solamente limitarti a scrivere un elaborato ma dovrai porre attenzione al sistema di riferimento proposto dalla tua università.  

Fanno parte della formattazione: 

  • Layout di pagina (formato del foglio e margini)
  • Formato carattere (tra cui font e dimensione dei caratteri) 
  • Formato del paragrafo (interlinea, spaziature, rientri etc.)

La formattazione ha come obiettivo quello di rendere il testo graficamente gradevole e far sì che tutti possano leggerlo con semplicità.  

Ogni Università possiede il proprio stile di riferimento per la presentazione della tesi e richiede una formattazione del testo ben precisa. Perciò, prima di cominciare a scrivere ti suggeriamo di consultare sempre il sito della tua università!

Come ricercare fonti per la tesi ed usarle correttamente: DECIMO PRINCIPIO – CHIEDERE UN FEEDBACK AL RELATORE PRIMA DELLE SCADENZE

Sicuramente durante la stesura della tesi di laurea avrai modo di interfacciarti più volte con il relatore di tesi: chiedere feedback al relatore e mantenere un dialogo continuativo durante il percorso sono due delle migliori cose che tu possa fare per ottenere un elaborato di tesi. Lui infatti ha l’esperienza sufficiente per consigliarti e permetterti di crescere come studente e migliorare come scrittore/scrittrice.

Può accadere che tu riceva un feedback negativo o che sia necessario apportare delle correzioni al tuo elaborato! Nessuna paura: questo non significa che la tua tesi sia tutta da correggere, ma anzi! Ascolta con attenzione le parole del tuo relatore e segnati tutti i punti critici su cui vorrebbe tu lavorassi.

Quando avrai terminato il tuo lavoro sarai fiero di te stesso/a!

Come ricercare fonti per la tesi ed usarle correttamente: UNDICESIMO PRINCIPIO – CONTROLLARE IL PROPRIO LAVORO

Se hai terminato di scrivere la tua tesi, allora sei quasi ad un passo dalla laurea! Prima però di caricarla o inviarla in via definitiva alla tua università, ti suggeriamo sempre di controllare di aver riportato tutto correttamente. 

Turnitin suggerisce di fare attenzione soprattutto alle citazioni! Includi infatti, nel tempo necessario per scrivere la tesi, anche quello utile al controllo di ogni citazione. Dedica infatti adeguato tempo alla revisione e alla rilettura della tua tesi.

Verifica quindi in ogni citazione:

  • Numeri di pagina
  • Date di pubblicazione 
  • Collegamenti web
  • Nomi dell’autore

Come ricercare fonti per la tesi ed usarle correttamente: DODICESIMO PRINCIPIO – INVIA IL TUO LAVORO FINALE TRAMITE TURNITIN!

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Dopo aver riletto e controllato manualmente ciò che hai scritto ed aver verificato di aver citato correttamente, Turnitin controlla il lavoro a fronte di altre fonti nel database Turnitin ed utilizza queste informazioni per generare un originality report.

Turnitin è uno strumento semplice e veloce che consente alle università e ai docenti di controllare la percentuale di similitudine del proprio lavoro. Turnitin analizza rapidamente il testo caricato confrontandolo con miliardi di fonti nel suo database in costante aggiornamento e ottenendo un’elevata precisione. Quando Turnitin trova una corrispondenza segnala la porzione di testo o il contenuto nel quale c’è la similitudine e segnala i relativi documenti nella quale è stata individuata la corrispondenza.

Ovviamente il punteggio di similitudine indica la percentuale di parole simili: questa percentuale verrà discussa con il tuo relatore per capire insieme come ottimizzare la stesura dell’elaborato e se ci sono delle criticità nella tua tesi che meritano la tua attenzione.

Come abbiamo già detto in precedenza, gli utenti che possono usare Turnitin non sono gli studenti, ma le università. Infatti, oltre 15.000 istituti in tutto il mondo utilizzano le sue soluzioni innovative per promuovere l’onestà, la coerenza e la correttezza in tutte le aree disciplinari e i tipi di valutazione. 

Hai bisogno di verificare che tu non abbia commesso plagio? Chiedi alla tua università se utilizzano Turnitin e se puoi usufruire di questo servizio in base alla loro licenza.

Siamo arrivati alla fine di questo articolo in cui abbiamo affrontato alcuni dei punti fondamentali nella guida di Turnitin per aiutarti a ricercare fonti per la tesi e imparare ad utilizzarle correttamente durante la stesura del tuo elaborato. Ti abbiamo mostrato come funziona Turnitin e come puoi scrivere un elaborato di tesi senza commettere plagio.

Non sai come ricercare fonti per la tesi? Turnitin ha creato una guida con i 12 principi per ricercare le fonti per la tua tesi e inserirle correttamente. Scaricala gratuitamente!

Hai ancora qualche dubbio? Non ti è ancora chiaro come ricercare fonti per la tesi e usarle in maniera corretta? Scrivici attraverso i nostri canali social e saremo felici di rispondere a tutte le vostre domande!

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Cosa hai imparato?