Questa settimana affronteremo il tema del public speaking
Cos’è il public speaking e come si diventa efficaci con le parole:
Probabilmente, il solo pensiero di metterti davanti ad un microfono e trovarti di fronte una platea di persone, ti genera dentro ansia. Voglio tranquillizzarti: è assolutamente normale! Si stima che circa il 70% della popolazione mondiale abbia paura di parlare in pubblico, talmente tanta da superare addirittura quella di morire.
Non c’è niente di sbagliato in questo. Anzi, spesso ciò che ci genera paura o ansia, è in realtà ciò che ci interessa di più. Uno dei più esperti in merito di “public speaking”, Luca Mazzucchelli, ripete frequentemente che “se non ti stressa, non ti interessa”.
Per quanto questo possa generarti scetticismo, il messaggio che voglio mandarti è che per riuscire bene e comunicare efficacemente davanti ad una videocamera o ad un pubblico di persone, piccolo o grande che sia, serve allenamento: il public speaking infatti, non è altro che una skill e come tutte le skills, essa può essere allenata e appresa, persino partendo da zero.
Non devi essere necessariamente un innato carismatico o estroverso: anche i più timidi o i più introversi possono trasformare la propria paura in una vibrazione che colpisce l’animo delle persone che ti stanno ascoltando, talvolta è addirittura controproducente essere troppo calmi. Le persone hanno bisogno di percepire le tue emozioni, tanto che portare la propria idea e spiegarla “col pilota automatico” può generare noia nel pubblico.
1. Quale approccio avere prima di un public speaking e come prepararsi:
La preparazione è importantissima. Non è pensabile di presentarsi ad un evento in cui si dovrà parlare senza aver prima provato. Puntare sull’improvvisazione può generare due problemi: non riuscire a trasmettere il messaggio in modo efficace, dilungarsi e non arrivare mai al punto (semplicemente perché non si è sicuri di sé) e annoiare il pubblico. Inoltre, rispondere alle domande in modo semplice e veloce potrebbe rivelarsi complicato, col rischio di non risultare convinti di ciò che si vuole esprimere.
Per far sì che non ti manchino le parole, o che ti perda nel tentativo di spiegare quello che per te è il concetto chiave, ecco i suggerimenti di Thesis 4u per acquisire sicurezza nell’esposizione:
- avere un’idea: lo speaker non è colui che intrattiene il pubblico con una chiacchierata, né colui che racconta semplicemente una storia. Uno speaker davvero professionale è colui che ha ben chiara una idea nella propria mente e fa sì che essa possa trovare uno spazio nella mente altrui.
- comunicare efficacemente la propria idea: se un’idea viene ben comunicata, essa è in grado di modificare le opinioni o i pregiudizi del pubblico. E’ consigliabile quindi buttare giù una bozza di ciò che si andrà ad esporre, facendo particolare attenzione alle parole chiave e avendo premura di inserirle più volte nel discorso.
- partire da dove sono gli altri: ricordati che quando scrivi un discorso è necessario tenere ben a mente il tipo di livello di conoscenza e efferatezza del tuo pubblico in merito all’argomento. Se il pubblico non ha conoscenze di ciò che affronterai nel public speaking, devi assicurarti di usare un linguaggio che sia comprensibile a tutti, limitando all’essenzialità i tecnicismi.
- le metafore hanno un enorme potere visivo nella mente: se c’è una cosa che può rendere una idea davvero vivida e quindi facilmente ricordabile alla fine di un evento, è proprio l’uso della metafora. Cerca di fare esempi o paragonare il soggetto della discussione a qualcosa cui siamo tutti abituati.
- eufemismi per creare un dialogo positivo: le parole, nel public speaking, hanno un potere, e se sai usarle, sarai in grado di creare una atmosfera più propositiva all’ascolto nel pubblico. Ad esempio, se devi parlare di qualcosa di “economico”, una parola sicuramente più accattivante è “sostenibile”, oppure, anziché parlare di “problema” utilizza la parola “sfida”.
- ricordati che di fronte a te ci sono persone con cui interagire: uno dei rischi più temuti dallo speaker è di trovarsi a parlare da solo, un po’ come quando sei a lezione, e il professore spiega per ore in didattica frontale, senza preoccuparsi dell’attenzione dei propri studenti. Una delle cose più immediate da fare per catturare l’attenzione del pubblico è quello di coinvolgerlo con le “provocative questions” o “domande provocatorie” che creino, nella persona che sta ascoltando, la necessità di colmare quel vuoto conoscitivo.
- ripetere in privacy o di fronte una piccola platea: prima di metterti di fronte ad una grande platea di persone, è utilissimo ripetere. Puoi cominciare ripetendo davanti lo specchio, o anche meglio, videoregistrandoti. Se è vero che ognuno sia il peggior critico di se stesso, riguardare la videoregistrazione può permetterti di fare del criticismo costruttivo su di sé: questo ti permette di correggere movimenti, modo di esporti e di diventare più sicuro di te. Puoi anche chiedere ai tuoi parenti o ai tuoi amici di poter simulare con loro il public speaking, ma in un contesto più rassicurante. Insomma, la parola d’ordine è esporti con gradualità.
💡 Sapevi che esistono dei metodi che ti aiutano ad organizzare e buttare giù il tuo discorso? Sto parlando del metodo delle 3P e delle 3D. Chris Anderson, fondatore di TED, definisce i primi minuti di public speaking una “attention war” (letteralmente guerra d’attenzione) poiché è proprio nei primi momenti di dialogo che si decide il livello di attenzione del pubblico. Dovrai quindi essere in grado di catturarla.
Public Speaking: Metodo delle 3P:
Argomento:
- Evidenzia l’interesse dell’argomento: attualità, rilevanza, importanza
- Definisci, inquadra e delimita l’argomento e descrivi lo scopo della presentazione
Pubblico:
- Concentrati sul pubblico ed evidenzia l’interesse nei suoi confronti;
- Mostra in che modo l’argomento può interessare loro, così da catturare la loro attenzione. Spiega perché possono trovarlo utile e come può aiutarli nel loro lavoro;
- Perché dovrebbero essere aperti alla tua proposta;
Tu (relatore);
- Evidenziate la legittimità del relatore: spiega la tua posizione anche se tutti sanno chi sei. Spiega perché parlate di questo argomento (lo conoscete, lo avete provato, lo avete scoperto…)
- Evidenzia il valore del tuo coinvolgimento, la padronanza dell’argomento e la passione che ci metti.
Public Speaking: Metodo delle 3D:
Di ciò che stai per dire:
- Annuncia l’argomento del public speaking;
- Definisci l’obiettivo;
- Stabilisci il piano;
Dillo:
- Sviluppa l’argomento;
- Concludi riassumendo gli elementi chiave di quanto avete detto, tornando all’obiettivo iniziale;
- “Cosa dovete ricordare”;
2. il momento di comunicare al tuo pubblico:
Che tu sia di fronte una piccola o grande folla di persone, è innegabile che i primi minuti del tuo public speaking, ti sentirai agitato o non perfettamente a tuo agio. La cosa più sbagliata da fare è pensare che ci sia qualcosa di strano in questo, o che tu sia sbagliato.
- Essere presentabili: sembra scontato, ma ogni evento od occasione in cui è richiesto un vostro intervento richiede una preparazione anche sul piano estetico. Vestitevi adeguatamente! Questo vi darà un vantaggio in più e vi renderà immediatamente più professionali.
- Abbandonate gli appunti: per quanto sia confortante psicologicamente l’idea di avere davanti a voi il discorso cartaceo, sicuramente un discorso può far perdere di interazione con gli altri se si continua a guardare in basso sui fogli. Il consiglio è di individuare dei volti amichevoli fra la folla e concentrarsi su di essi (non su un unico volpo, ma passate da uno all’altro con estrema calma): il contatto visivo per alcuni secondi è importantissimo per la buona riuscita di un public speaking.
- Non c’è un modo assoluto di porti…ma evita determinate posture: puoi scegliere di camminare oppure di essere seduto. Generalmente, camminare potrebbe permetterti due cose: ti consente di scaricare la tensione e risultare più naturale, e contemporaneamente attira l’attenzione sui tuoi passi e movimenti, permettendoti di recuperare qualche momento prima di introdurre la prossima frase. Ricordati di evitare di mettere le mani in tasca: le tasche frequentemente rappresentano imbarazzo o chiusura, e anche se questo modo di porsi è generalmente sconsigliato nei public speaking, si potrebbe ricorrere alle mani in tasca se si vuole rendere l’evento più informale e7o confidenziale (Obama viene ricordato proprio per questo!). Allo stesso modo, bisogna fare attenzione alle mani dietro la schiena poiché stiamo nascondendo una parte del nostro corpo agli occhi del nostro pubblico. Non voltare mai le spalle all’uditorio.
- Se senti che il nervosismo prende piede: immaginati come in un film in cui sta andando tutto male; scommetto che non augureresti mai una brutta fine, ma spereresti nel lieto fine, faresti il tifo per il protagonista. Ebbene, per quanto ci si possa trovare davanti ad un pubblico scettico, nessuno vorrebbe mai che tu ti bloccassi. Ognuno spera e vuole che tu riesca nel tuo intento di comunicare l’idea che hai in mente. A volte riflettiamo sulle altre persone qualcosa che invece appartiene esclusivamente a noi: l’ipercriticismo e la paura di essere derisi/criticati.
- Lascia spazio alle domande: “I grandi venditori hanno l’abilità di trasformare le domande più ostili in opportunità di vendita”. Che cosa vogliamo dire con questo? Esistono tecniche precise per gestire le domande e questo è sicuramente molto importante poiché esse rappresentano una delle maggiori preoccupazioni d’ogni speaker, in quanto fonte di incertezza. Qui ti lascio un ottimo spunto da cui partire.
- E.. RESPIRA! La respirazione è sicuramente un elemento importante, ma l’ultimo degli obiettivi da raggiungere per prepararsi al public speaking. Se vuoi sapere quale sia l’opportuno modo per respirare quando si parla in pubblico, ti consiglio questo video.
Infine, una cosa importante che vorrei che tu tenessi sempre a mente è di concederti anche di sbagliare: le prime volte non sono facili per nessuno, ricordati sempre che il public speaking è una skill che rientra nel campo della crescita personale e come tale è un percorso lungo. Non buttarti giù!
E a te cosa spaventa di più del parlare di fronte ad un pubblico? Raccontacelo sui social!
About the Author: Laura, Blog Ambassador
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