Studio, lavoro o redazione della tesi? Attraverso le parole del professor Luciano Saso cerchiamo di capire come scegliere il programma Erasmus+ più adatto e cosa fare prima di partire per la tua esperienza all’estero.
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Oggi parliamo di un argomento che genera molto entusiasmo fra gli studenti, ma anche tantissimi dubbie paure: il programma Erasmus+!
Non importa chi sei, se sei uno studente di un corso di laurea triennale, magistrale, dottorato di ricerca o scuola di specializzazione. Non importa quale corso di laurea frequenti o da quale ateneo provieni…se sei uno studente universitario hai sicuramente sentito parlare almeno una volta del programma Erasmus+.
Ma cos’è esattamente il programma Erasmus+?
Il programma Erasmus+ è un programma istituito dall’Unione Europea per promuovere la mobilità internazionale nei campi:
- dell’Istruzione e della Formazione
- della Gioventù
- dello Sport
Collaborazione, Inclusione, Equità, Eccellenza, Creatività, Innovazione… sono tutti valori che il programma Erasmus + intende sviluppare e diffondere tra i giovani, permettendogli d scoprire nuove culture e attingere a conoscenze o risorse che potrebbero non essere disponibili nel paese di provenienza. E soprattutto far conoscere ai nuovi cittadini dell’Unione Europea nuovi stili di vita.
Sembra un sogno, e di fatto lo è. Tuttavia, partecipare al programma Erasmus+ porta con sé numerosi dubbi, innanzitutto personali, ad esempio la classica domanda “ce la farò a vivere da solo lontano da casa? Ma soprattutto burocratici.
Quali documenti devo compilare? Dove li devo inviare? A quale professore mi devo rivolgere? Oggi abbiamo intervistato il professor Luciano Saso, il quale si è occupato per diversi anni del programma Erasmus+ ed è stato Coordinatore Istituzionale Erasmus dell’università “La Sapienza” di Roma, per sapere qualcosa di più su quest’esperienza unica!
Programma Erasmus+: qualcosa di più sul professore intervistato, Luciano Saso
Il professor Luciano Saso insegna attualmente presso la Facoltà di Farmacia e Medicina all’università Sapienza Università di Roma.
È autore di oltre 350 articoli scientifici originali pubblicati su riviste internazionali, principalmente nel campo della modulazione farmacologica dello stress ossidativo.
Nel 2022 è stato inserito tra gli HIGHLY CITED SCIENTISTS da Clarivate ed ha coordinato diversi progetti di ricerca internazionali.
Nella sua carriera accademica è stato Prorettore all’ università Sapienza Roma (2015-2022) e Presidente
Internazionale del World Health Summit ( 2022).
Attualmente ricopre la posizione di
- Presidente della rete UNICA delle Università delle Capitali d’Europa (2015-2023),
- Membro dello Steering Committee di CIVIS
- Membro del Comitato Esecutivo di M8 Alliance
- Membro del Comitato Direttivo di AAHCI (Association of Academic Health Centers International),
- Ambasciatore e Coordinatore dell’Ufficio Europeo dell’AAHCI
Programma Erasmus+: quale percorso scegliere
Il programma Erasmus+ si divide in due tipi di esperienze diverse: Il programma “Erasmus Study” e il programma “Erasmus Traineeships“.
Nel primo caso lo studente potrà svolgere parte del suo percorso universitario all’estero, frequentando, corsi, lezioni e sostenendo esami di un’università partner.
Nel secondo caso, invece, viene offerta la possibilità di svolgere il proprio tirocinio all’estero, presso università partner e aziende affiliate.
Si tratta di due bandi completamente diversi, che vengono trattati separatamente. Per ognuno c’è un numero massimo di posti disponibili e un numero ben definito di fondi e borse di studio relative.
Per cui è importante capire quale percorso si vuole svolgere durante la propria esperienza Erasmus e presentare per tempo la relativa richiesta.
Prestare molta attenzione alle scadenze! Il bando Erasmus+ viene pubblicato generalmente solo una volta all’anno per ogni corso di laurea, per cui controlla la data di scadenza per la presentazione della domanda e non farti scappare quest’opportunità!
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Programma Erasmus+: in quali paesi posso viaggiare?
Per cui, non puoi prendere un mappamondo, puntare il dito e scegliere di partire in un qualunque paese del mondo: all’interno del bando della tua facoltà avrai una lista di sedi predefinite, con la quale la tua università ha già preso accordi.
Ma non preoccuparti: le università stipulano accordi con moltissime università di tutt’Europa (e non solo) per cui quando andrai a valutare dove svolgere la tua esperienza all’estero avrai davvero l’imbarazzo della scelta.
Gli Stati membri dell’UE partecipano pienamente a tutte le azioni del programma Erasmus+. Conformemente all’articolo 19 del regolamento del programma Erasmus+, sono associati i paesi terzi seguenti:
- i membri dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono membri dello Spazio economico europeo (SEE): Norvegia, Islanda, Liechtenstein;
- i paesi in via di adesione, i paesi candidati e i potenziali candidati: Repubblica di Macedonia del Nord, Repubblica di Turchia e Repubblica di Serbia;
- persone giuridiche di paesi terzi non associati al programma, che includono i paesi dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Asia, ma anche USA, America Latina e Africa Subsahariana.
Programma Erasmus+: Erasmus Study
Il programma Erasmus+ Study ti permette di frequentare il tuo stesso corso di laurea (o comunque molto simile) presso un’università all’estero, con la quale la tua università ha stretto un accordo Erasmus.
Questo progetto vuole dare un bagaglio di conoscenze e competenze specifiche allo studente, andando a costituire un valore aggiunto alla sua carriera.
Inoltre si punta a migliorare la capacità di comunicazione degli studenti, la loro abilità linguistica e permettere loro di conoscere nuove culture, abitudini e stili di vita.
Inoltre potrai apprendere una serie di soft skills che ti saranno molto utili, non solo in ambito lavorativo o scolastico, ma anche nella vita quotidiana!
Ma non si tratta di una vacanza all’estero: bisogna anche dare gli esami.
Per forza? Sì, occorre frequentare le lezioni e sostenere un numero minimo di esami, determinata dalla propria università di provenienza e dal programma Erasmus+.
Ma affinché questi esami vengano riconosciuti all’interno della tua carriera universitaria occorre cambiare il proprio piano di studi sottoscrivendo il cosiddetto “Learning Agreement”
Che cos’è il Learning Agreement?
E’ un elenco di corsi che puoi frequentare durante la tua esperienza Erasmus e che andranno a sostituire alcuni esami presenti nel tuo piano di studio.
Ovviamente le sostituzioni devono essere coerenti fra di loro:
- il numero di CFU deve essere equivalente: non puoi sostituire un esame annuale pesantissimo che avresti dovuto svolgere in Italia con un piccolo esame in Erasmus. Il peso degli esami, il carico di studio e le ore di lezione devono essere equivalenti. Attenzione: non tutte le università europee ponderano il peso degli esami attraverso i Crediti Formativi, o comunque il loro metro di valutazione può essere differente. Cerca informazioni a riguardo per non compilare il Learning Agreement in modo errato.
- la materia deve essere simile: non puoi sostituire quell’esame di Matematica che odi tanto con una materia più semplice: devi scegliere una materia equivalente, o quantomeno dello stesso ambito. Inoltre, non puoi nemmeno cambiare quell’esame impossibile di Economia Avanzata, ad esempio, che nessuno passa mai al primo colpo, con un esame all’estero in cui spiegano i fondamenti dell’economia. Devi seguire le progressioni indicate dal tuo piano di studi.
- Attenzione alle materie fondamentali del tuo corso di laurea: teoricamente tutti gli esami possono essere sostituiti e dati all’estero. Ci sono, però, alcuni esami che sono considerati i “pilastri” del tuo corso di laurea. Per questi esami si chiede un’accortezza in più nel valutare quale sia il corso equivalente che si vuole svolgere all’estero. Ad esempio se studi Giurisprudenza non potrai di certo scappare dall’esame di “Procedura Civile”, perciò dovrai trovarne uno uguale (o comunque molto simile) o il Learning Agreement non potrà essere approvato.
Non è necessario, anzi è quasi impossibile, sostituire il proprio piano di studi con esami perfettamente identici. Quando si va a compilare il Learning Agreement si cerca un corso che possa essere quanto più simile al corso italiano che si intende sostituire, ma non sarà mai uguale in tutto e per tutto.
I corsi che possono essere seguiti nell’università partner avranno sicuramente nomi diversi, sfumature di significato differenti o un focus su un particolare argomento diverso rispetto all’impostazione che viene data in Italia della stessa materia.
Ma in fondo è proprio questo lo scopo del programma Erasmus+, cercare all’estero quel “qualcosa in più” che non si potrebbe avere completando la propria formazione scolastica interamente in Italia.
Chi approva il Learning Agreement?
Il Learning Agreement viene approvato dal Referente Erasmus per quella facoltà, un professore della tua facoltà di appartenenza che promuove l’accordo Erasmus tra le due facoltà e si fa carico del progetto.
Firmando il Learning Agreement il Referente Erasmus approva il cambiamento nel piano di studi, per cui gli esami che sosterrai all’estero saranno valutati all’interno della tua carriera in Italia.
Programma Erasmus+: cosa succede se devo cambiare il Learning Agreement all’estero?
Succede più spesso di quanto si crede, che gli studenti siano obbligati a cambiare il proprio Learning Agreement in corso d’opera.
Ad esempio uno studente che svolge un periodo di mobilità all’esterno in Germania compila il Learning Agreement con un esame super interessante e che non vede l’ora di preparare. Una volta arrivato nella sede di riferimento si accorge però che il corso non si svolge in inglese, come pensava, ma in tedesco. Non avendo solide basi della lingua tedesca non potrà capire nulla di quanto viene spiegato a lezione.
Che cosa fare in questi casi? Niente panico: esiste il Change Form!
Lo studente in difficoltà deve contattare prontamente il referente Erasmus dell’università di partenza e chiedere di sostituire quell’esame che aveva inserito nel Learning Agreement con un altro, che possa essere in grado di sostenere senza difficoltà legate alla lingua o alle propedeuticità del corso.
E’ bene sottolineare il fatto che il Change Form è un aiuto che viene dato agli studenti che partecipano al programma Erasmus+ e che si trovano in difficoltà, ma non deve essere la norma!
Si invitano gli studenti a programmare per tempo la mobilità e controllare bene il programma dei corsi che si desidera svolgere all’estero e chiedere informazioni aggiuntive in caso di dubbio.
L’Ufficio Erasmus della tua università dovrebbe avere i dati degli studenti che sono partiti per la tua stessa sede all’estero: puoi provare a chiedere a loro quali esami sono stati riconosciuti o magari metterti in contatto con gli studenti degli anni precedenti per avere più informazioni possibili e minimizzare i problemi.
Programma Erasmus+: attenzione alla lingua
Approfittiamo dell’esempio riportato sopra per evidenziare un aspetto importante del programma Erasmus+ e che spesso viene sottovalutato: la lingua.
“Va bhe ma la lingua la imparo sul posto”. Eh, dipende…
Uno degli scopi e dei vantaggi del programma Erasmus+ è proprio quello di migliorare le proprie conoscenze linguistiche e capacità di interazione in una lingua straniera.
Tuttavia è richiesto un livello minimo di conoscenza della lingua inglese, che varia da università a università, ma che è indispensabile per poter seguire i corsi.
E’ anche molto importante controllare la lingua nella quale vengono erogati i corsi: se non conosco una parola di finlandese come posso pretendere di seguire un corso nel quale il professore parla solo finlandese?
C’è poi la possibilità di svolgere corsi e imparare la lingua locale, ma questi corsi di lingua sono pensati per permettere agli studenti di “sopravvivere” e comunicare con i propri colleghi nella vita quotidiana senza dover necessariamente ricorrere ogni volta all’inglese. Ma è altamente improbabile che in 4, 5 o 6 mesi si possa arrivare a un livello linguistico che possa permetterti di svolgere un esame tecnico e specifico in una lingua che non conoscevi minimamente.
Proprio per questo è fortemente consigliata la conoscenza delle strutture di base della lingua ufficiale utilizzata nello Stato in cui si svolgerà il periodo di mobilità.
Programma Erasmus+: Erasmus Traineeship
Il programma Erasmus+ Traineeship offre agli studenti la possibilità di svolgere un tirocinio all’estero. Può essere un’esperienza di lavoro o di ricerca presso una delle università con la quale è stato sottoscritto un accordo o una qualsiasi organizzazione europea (pubbliche e privati), che venga comunque riconosciuta dal progetto Erasmus.
Quest’esperienza ti aiuterà ad arricchire il tuo bagaglio di conoscenze e competenze, abilità e soft skills di cui ogni datore di lavoro ha bisogno!
Ci sarà anche la possibilità di migliorare il tuo livello di inglese e di imparare la lingua del luogo in cui si lavora, con i relativi usi e costumi per aumentare la tua conoscenza interculturale e testare la tua capacità di adattamento.
L’Erasmus Traineeship non deve essere svolto necessariamente durante il tuo percorso di studi: è infatti possibile concludere questo percorso 12 mesi dopo la laurea.
Come scegliere, quindi, la propria esperienza Erasmus? Bisogna pensare, innanzitutto, a quali opportunità mi offre quest’esperienza, a cui non posso attingere qui in Italia: può trattarsi ad esempio di un corso all’estero che mi interessa moltissimo, un professore che ha scritto molti libri che adoro e che insegna in un’università partnership o un’esperienza lavorativa interessante in un’azienda all’estero.
Il programma Erasmus+ cerca di valorizzare ogni Paese europeo, cerca l’opportunità che si addice meglio alla tua personalità, ai tuoi interessi e al tuo futuro.
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Programma Erasmus+: quando partire per l’Erasmus?
Si può fare domanda per uno dei programmi Erasmus+ per un massimo di 12 mesi per ogni ciclo di studio (12 mesi per una Triennale, 12 mesi per la Magistrale, 12 mesi per il Dottorato… e così via).
Questi 12 mesi possono essere anche divisi tra i due programmi: si possono svolgere 6 mesi di Erasmus Study e 6 mesi di Erasmus Traineeship.
Non esiste un anno preciso in cui è consigliabile partecipare al programma Erasmus+, si può partire quando si vuole! Per ragioni legate all’iscrizione al bando è quasi impossibile partire al primo anno di triennale, ma per il resto è sempre possibile fare richiesta.
Programma Erasmus+: scrivere la tesi in Erasmus
E’ possibile preparare il proprio elaborato finale all’estero? Assolutamente sì.
Un progetto di tesi deve essere programmato per tempo. Innanzitutto occorre contattare un professore che sia disponibile a seguire il laureando per una tesi all’estero.
Dopodiché occorre cercare un’opportunità interessante, vedere se si possiedono i requisiti richiesti e proporre l’esperienza al proprio relatore e, soprattutto, trovare un relatore di tesi all’estero, che sia disponibile a seguirti in questo percorso.
Si può fare domanda per diverse organizzazioni che possono ospitare lo studente per un progetto di tesi, sia pubbliche sia private. L’importante è che queste siano affiliate all’università di riferimento.
E’ possibile poi che il relatore ti chieda si svolgere alcune attività integrative una volta tornato in Italia. Questa è una buona domanda che può essere fatta prima di partire.
Un’altra cosa che si dovrebbe controllare con attenzione prima di partire è il numero di crediti formativi che sono destinati all’elaborato finale nella propria università di partenza.
I crediti formativi universitari (CFU) non servono unicamente a determinare il peso che quell’esame avrà all’interno della propria media, in caso la propria università adotti un sistema di valutazione in base alla media ponderata. I CFU rappresentano il numero di ore di lavoro che lo studente dovrebbe impiegare per preparare quell’esame.
Per cui è inutile partire per un progetto di tesi di 24 mesi se l’elaborato finale vale solo 6 CFU.
Quindi prima di fare domanda per un progetto di tesi all’estero controlla il numero di crediti che la tua università attribuisce alla prova finale!
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