Hai quasi finito gli esami e devi iniziare a pensare alla tesi di laurea? Leggi i consigli della professoressa Mapelli per sapere quando chiedere la tesi al relatore!
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Qualsiasi studente universitario arriva alla fine del suo percorso con un grosso bagaglio di conoscenze, competenze e CFU acquisiti. Ma c’è ancora un ostacolo da superare: la tesi di laurea!
Avrai sicuramente già sentito parlare di tesi di laurea, ma cos’è esattamente? E da dove devi iniziare per scrivere una tesi di laurea?
Se non sai come rispondere non ti preoccupare, fai parte del 99,9% degli studenti che si approcciano per la prima volta a un progetto di tesi.
Come si sceglie l’argomento giusto? Come si cerca un relatore della tesi? Quando chiedere la tesi al relatore? Quanto tempo mi serve per scriverla? Sono domande che la nostra community di studenti ci pone ogni giorno.
Per rispondere a questi quesiti non ci siamo basati solo sulle nostre conoscenze e alla nostra esperienza ma abbiamo cercato di attingere direttamente alla fonte della conoscenza: il relatore della tesi!
Infatti, abbiamo chiesto alla professoressa Giovanna Mapelli, docente di lingua e letteratura spagnola presso l’Università degli studi di Milano, di rispondere ad alcune domande e darci qualche consiglio per l’elaborato finale.
Vuoi sapere quando chiedere la tesi al relatore? Leggi il nostro articolo!
Quando chiedere la tesi la relatore: qualcosa in più sulla professoressa Mapelli
Prima di capire quando chiedere la tesi al relatore, conosciamo meglio la professoressa Giovanna Mapelli!
Prima di diventare una docente universitaria, la professoressa ha frequentato il liceo scientifico e dopo la maturità ha deciso di iscriversi alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Bergamo, quando ancora gli iscritti erano davvero pochi.
Ed è proprio qui che la professoressa Mapelli si innamora della lingua spagnola, una forma di comunicazione che all’epoca sembrava quasi esotica e non molto conosciuta, tant’è vero che il corso di lingua spagnola contava molti iscritti.
Dopo la laurea ha proseguito con i suoi studi intraprendendo un dottorato in Linguistica presso l’Università di Pisa, per poi iniziare le prime collaborazioni con diversi atenei italiani. La prima università in cui la professoressa Mapelli ha lavorato è stata proprio Bergamo, la stessa che qualche anno prima le aveva acceso la passione per questa lingua.
Dopodiché, è diventata ricercatrice e, in seguito, professore associato all’Università degli Studi di Milano e attualmente insegna lingua spagnola per il corso di laurea triennale di Mediazione Linguistica e Culturale e magistrale di Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale.
Ma la professoressa Mapelli non si occupa soltanto di insegnare presso questi corsi dell’Ateneo milanese, ma è anche presidente del relativo Collegio Didattico ed è diventato un punto di riferimento per tutti i docenti e gli studenti che frequentano il corso di laurea.
In precedenza aveva ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Docenti e Studenti, dove ha imparato ad ascoltare le differenti richieste degli studenti e cercare di trovare una soluzione ai loro problemi universitari.
La sua testimonianza sottolinea il lavoro del Collegio Didattico, che si impegna ogni giorno per migliorare l’offerta formativa rivolta agli studenti e a risolvere i problemi interni al corso di laurea. Tutto questo lavoro viene dato, troppe volte, per scontato ma è davvero immenso visto il numero di iscrizioni a questo corso di laurea e, di conseguenza, le numerose questioni da affrontare.
Continua a leggere l’articolo per ascoltare i consigli della professoressa su quando chiedere la tesi al relatore e come redigere al meglio l’elaborato finale!
Quando chiedere la tesi al relatore: quando muovere i primi passi
L’elaborato finale può essere davvero un’esperienza formativa, una sfida entusiasmante che mette alla prova le conoscenze e competenze apprese durante il percorso di studi e ti permette di acquisirne di nuove che, magari, ti potranno servire per il tuo futuro lavoro.
Purtroppo, la tesi di laurea è anche un fattore di ansia non indifferente nella vita di uno studente universitario. Molti non sanno quando chiedere la tesi al relatore e preferiscono portarsi avanti e vogliono contattare i docenti il prima possibile, perché “non si sa mai”.
É vero che molti professori hanno una lista di tesisti molto lunga e se ci si vuole laureare in tempo, scrivendo la tesi con un docente in particolare bisogna giocare d’anticipo. Ma la professoressa Mapelli ci ha detto che questa non è sempre la strategia vincente e a risentirne non è soltanto il singolo studente, ma tutto il sistema universitario.
“Quando chiedere la tesi al relatore” è una domanda che lo studente universitario dovrebbe porsi solo quando sta per finire gli esami, altrimenti, si rischia di non riuscire a portare avanti né il progetto di tesi, né gli esami di profitto.
Se richiedi l’elaborato troppo in anticipo, non solo rischierai di non finire gli esami in tempo, ma ti sentirai continuamente stressato e oberato di lavoro. Per non parlare del disagio causato ai docenti: se uno studente è costretto a rimandare la sessione di laurea per colpa di un esame va bene, ma tesista dopo tesista i professori rimangono bloccati a correggere le tesi degli stessi studenti per mesi e questo limiterà la possibilità ai futuri laureandi di fare richiesta per una tesi di laurea agli stessi docenti.
Quando chiedere la tesi al relatore: differenze tra tesi triennale o magistrale
Ma quindi, quando chiedere la tesi al relatore? Secondo i consigli della professoressa Mapelli una tesi triennale andrebbe richiesta quando allo studente mancano 2, massimo 3 esami di profitto.
Così lo studente può sapere, o almeno avere un’idea un po’ più concreta, circa la sessione di laurea per cui intende presentare domanda e può dedicarsi a pieno al suo progetto di tesi.
Diverso è per una tesi magistrale, la quale richiede un lavoro di ricerca molto più approfondito e, per tanto, dovrebbe essere richiesta con almeno 9 mesi di anticipo.
Nel momento in cui si domanda “quando chiedere la tesi al relatore”, lo studente dovrebbe anche calcolare i tempi di risposta, di lettura e correzione da parte del docente.
Una tesi di laurea è un documento ufficiale di tutto rispetto e in quanto tale deve essere ricontrollato con particolare attenzione ai dettagli. Questo lavoro, che deve essere svolto dal relatore, non richiede una sera ma diversi giorni o settimane, dipendentemente dagli impegni e dalla disponibilità del docente.
Quindi, consegnare l’elaborato al relatore due giorni prima della scadenza non è proprio un’ottima scelta. Cerca di terminare la tesi per tempo e consegnala al tuo relatore almeno un paio di settimane prima del termine per la presentazione dell’elaborato, in questo modo potrai effettuare eventuali correzioni in tutta tranquillità.
Ora sai esattamente quando chiedere la tesi al relatore!
Quando chiedere la tesi al relatore: cosa fare quando il relatore non risponde?
Capire quando chiedere la tesi al relatore ti permetterà di iniziare le ricerche per il tuo elaborato in tempo e non dovrai fare le corse all’ultimo momento per consegnare la tesi.
Tuttavia, accade spesso che alcuni studenti si sentano abbandonati dal proprio relatore perché questo non risponde alle mail, non si fa vedere in università e, soprattutto, non da indicazioni riguardo alla tesi.
Come abbiamo già detto, talvolta la tesi di laurea può generare ansie e insicurezze che opprimono lo studente universitario. E una situazione come quella appena descritta, in cui il docente che dovrebbe assistere il tesista sparisce senza preavviso, può scatenare davvero il panico.
Ma cosa fare in questi casi?
Regola numero 1, respira! Prenditi un momento e rifletti sull’entità della tua preoccupazione: i professori universitari non sono soltanto insegnanti, ma sono anche ricercatori che devono svolgere diverse attività, istituzionali e non. Quindi, se il tuo relatore non ti risponde da una/due settimane non andare in iperventilazione, è normale!
Se, invece, non si fa vivo per 3 o 4 settimane allora potresti iniziare a preoccuparti. Ma si può risolvere tutto: presenta il tuo problema alla Commissione Paritetica o, successivamente, al Collegio Docenti. Questi due organi istituzionali accoglieranno la tua richiesta e cercheranno di mettersi in contatto con il tuo relatore per sollecitarlo.
Ma prima di presentare una richiesta la professoressa Mapelli consiglia di recarsi presso l’ufficio del professore e chiedere di un ricevimento. Dopo l’avvento della pandemia, il rapporto umano studente-professore è calato drasticamente e gli studenti si presentano sempre meno a ricevimento.
Quando chiedere la tesi al relatore: come redigere una buona bibliografia
La bibliografia di una tesi di laurea è una sezione fondamentale del lavoro accademico, dedicata a elencare tutte le fonti utilizzate e consultate durante la ricerca e la stesura della tesi. Questa sezione fornisce ai lettori le informazioni necessarie per rintracciare e verificare le fonti citate nel testo principale della tesi.
Pertanto, occorre accertarsi che tutti i documenti consultati provengano da fonti affidabili. Insomma, bisogna distinguere una fake news da una notizia vera, ma come fare?
Alcune università organizzano corsi per guidarti nella ricerca dei materiali, quindi controlla prima sul sito della tua università per capire se è disponibile qualche tutorial. Se invece non sai come fare ci siamo noi!
Innanzitutto controlla sempre l’autore del testo che stai leggendo, dai un’occhiata al suo background accademico e alle sue pubblicazioni. E poi controlla il luogo in cui è stato pubblicato questo documento: si tratta di un motore di ricerca istituzionale o di una rivista scientifica? Oppure è soltanto una notizia pubblicata su un blog online o su wikipedia?
Impara a distinguere quali sono i canali ufficiali dove vengono pubblicati i paper scientifici e diffida di tutti gli altri siti, soprattutto laddove non compare il titolo dell’autore.
Ma dove trovare fonti attendibili? Esistono diversi motori di ricerca affidabili dove puoi trovare migliaia di documenti utili alla tua ricerca, come:
- Academia Edu
- Research Gate
- Google Scholar
- DealNet per gli elaborati in lingua spagnola
E dai un’occhiata anche in biblioteca: siamo molto abituati al digitale, strumento molto utile e comodo per certi versi, ma non per questo dobbiamo abbandonare completamente il formato cartaceo. Fai una ricerca nella biblioteca del tuo Ateneo o della tua città e siamo sicuri che troverai ciò che cerchi!
Quando chiedere la tesi al relatore: spunti tesi in lingua spagnola
Prima di capire quando chiedere la tesi al relatore sarebbe dovresti cercare l’argomento della tesi di laurea! E’ sempre meglio presentarsi a colloqui con un’idea, un tema che ti sembra interessante e che vorresti sviluppare.
Sarà poi il docente che ascolterà la tua proposta e ti suggerirà la strada giusta da intraprendere. Se vuoi scrivere una tesi in lingua spagnola la professoressa Mapelli ci ha dato alcuni spunti che possono essere rielaborati in una tesi di laurea in lingua spagnola.
Ad esempio, si parla molto di intelligenza artificiale e le applicazioni che essa può avere sulla lingua. Oggigiorno è fondamentale riuscire a capire come sfruttare in modo intelligente tutti i nuovi strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione e, dal momento che queste molte di queste macchine rielaborano dati linguistici, sarebbe interessante approfondire l’argomento in un elaborato finale.
Un altro argomento che vale la pena di essere sviluppato è quello del linguaggio inclusivo, l’easy-to-read e tutte le tecniche che vengono utilizzate per rendere la lingua un mezzo di comunicazione inclusivo e per aiutare le persone con difficoltà di comprensione e apprendimento a sentirsi parte della società.
Vorresti sviluppare l’easy to read nella tua tesi di laurea? Leggi la tesi che Marcolina ha pubblicato sul nostro sito, magari può esserti utile!
Sarebbe curioso analizzare anche il paesaggio linguistico attuale del capoluogo lombardo per vedere come gli influssi linguistici dovuti alle immigrazioni e alle nuove generazioni, figlie della globalizzazione, si sono insinuati all’interno della lingua italiana e del dialetto milanese.
Infine, un altro tema molto apprezzato dagli studenti è quello della traduzione audiovisiva. In questo modo gli studenti possono analizzare un film o una serie tv di loro interesse, analizzarlo dal punto di vista linguistico e trasformarlo in un progetto di tesi da 110 e lode.
Una volta capito quale argomento sviluppare e quando chiedere la tesi al relatore puoi iniziare il tuo progetto di tesi!
Ora sai quando chiedere la tesi al relatore, ma sai come scegliere l’argomento? Leggi il nostro articolo e scopri come scegliere l’argomento della tesi!
Quando chiedere la tesi al relatore: i consigli della professoressa Mapelli
Il consiglio più grande che la professoressa Mapelli vuole dare a tutti gli studenti che si stanno approcciando per la prima volta all’elaborato finale è proprio quello di seguire le proprie passioni quando si deve scegliere l’argomento della tesi.
La tesi di laurea è molto più di un semplice requisito accademico: è un’opportunità per gli studenti di dimostrare le proprie competenze, approfondire la conoscenza di un argomento e prepararsi per sfide future, sia accademiche che professionali.
Pertanto, bisogna trattare questo ultimo step prima della laurea con la serietà che merita e cogliere l’occasione per sviluppare un tema che sappia stimolare la curiosità dello studente e che possa arricchire il suo futuro.
E per sopravvivere all’ansia che può generare un passo così importante nella vita dello studente la professoressa Mapelli suggerisce di non perdere mai la calma e prima di preoccuparsi bisogna sempre leggere le informazioni ufficiali contenute sul sito dell’ateneo o, al massimo, contattare i docenti di riferimento. Affidarsi alle voci di corridoio è davvero controproducente!
Ora sai quando chiedere la tesi al relatore! Se questi consigli ti sono stati utili o vorresti risolvere qualche dubbio specifico scrivicelo attraverso i nostri canali social!
Quando chiedere la tesi al relatore