Sicuramente, avrai sentito parlare di HR (human resources o risorse umane). Molti pensano che un HR sia sovrapponibile al solo ruolo di reclutatore. In realtà, si tratta di una figura lavorativa estremamente dinamica e competente a 360 gradi nel campo della selezione e gestione del personale.
Di cosa si occupa un HR?
Frequentemente, si associa erroneamente il lavoro dell’HR ad una unica mansione: quella di selezione durante colloqui di lavoro. In realtà, le risorse umane (HR) vengono coinvolte in una miriade di aspetti importanti per la gestione di un’impresa o di una azienda. Essi sono fondamentali per:
- Assicurare che i dipendenti vengano pagati correttamente;
- Si occupano dello sviluppo di programmi di formazione;
- Nell’ultimo anno hanno acquisito una ulteriore responsabilità: quella di monitoraggio dello svolgimento del lavoro in conformità con le ultime norme e le linee guida per il Covid-19;
Nell’organico aziendale o di una impresa non è presente una sola figura HR, ma si ha la costruzione di un intero team. Il team di HR è davvero necessario e fondamentale per gestire la salute e la sicurezza dei dipendenti.
L’HR team è infatti esperto in:
- Risk Assessment (valutazione del rischio);
- Protezione del personale da incendi o altri pericoli;
- Prendersi cura del benessere del personale: l’aspetto della felicità del personale sta avendo un grande incremento di attenzione negli ultimi anni in quanto è stato osservato che un personale felice è in grado di essere molto più produttivo.
Prendersi cura del benessere e della sicurezza del personale significa anche effettuare un corretto processo di introduzione nei neo dipendenti assunti. Il dipartimento delle risorse umane si occupa anche dell’induction programme.
Cos’è l’induction programme?
E’ il processo utilizzato all’interno di molte aziende per accogliere i nuovi dipendenti in azienda e prepararli per il loro nuovo ruolo. Si tratta di un processo fondamentale all’integrazione dei dipendenti nell’organizzazione e alla fidelizzazione di essi: l’induction programme è una strategia volta a ridurre la percentuale di abbandono del neoassunto entro la prima settimana.
Viene prestata attenzione alla salute e alla sicurezza del nuovo dipendente: dalla presentazione dei membri chiave, al training del nuovo personale sulla sicurezza, dalla presentazione dei termini e condizioni (diritto alle ferie, rimborso spese, ecc.), alla visita guidata dell’edificio e alla descrizione del reparto di lavoro specifico presso cui opererà il dipendente.
HR e le sue doti di mediazione:
Inoltre, questa figura ha anche un ruolo estremamente delicato: è anche un mediatore. Questo infatti si occupa anche della gestione delle prestazioni lavorative di ciascun individuo e fa in modo che le relazioni interne siano sempre ottimali: questo significa anche dover, a volte, occuparsi della risoluzione di controversie.
HR e reclutamento di nuove risorse:
E’ bene chiarire che una risorsa umana è perfettamente in grado di svolgere e gestire un intero processo di assunzione e selezione di nuovo personale tra i candidati, a partire dalla scrittura dell’annuncio di lavoro, al colloquio con i candidati, fino alla supervisione del processo di inserimento nell’organico del neoassunto.
Ciò include anche garantire che la descrizione del lavoro sia conforme alle leggi pertinenti e attiri la più ampia gamma di candidati qualificati. Le risorse umane aiuteranno anche con i colloqui e gestiranno la comunicazione, anche tra candidati e responsabili delle assunzioni.
Una volta selezionato il candidato prescelto, le risorse umane hanno la responsabilità di garantire che il nuovo assunto possa lavorare nelle condizioni lavorative migliori possibili e che venga correttamente fornito degli strumenti per svolgere al meglio il proprio ruolo, come contratti, manuali e altre informazioni essenziali.
Reclutamento di risorse conto terzi:
Le risorse umane sono presenti anche in quelle che vengono definite agenzie o aziende che si occupano di ricerca e selezione del personale: si tratta, infatti, di agenzie specializzate nella gestione di tutti i processi di recruiting di candidati conto terzi, ovvero per altre aziende e realtà. Si tratta di risorse estremante utili poiché ottimizzano i processi basando la fase di ricerca di personale su un’analisi del fabbisogno aziendale dell’azienda cliente.
Il mondo HR e i rapporti con l’università:
Da un rapporto de il Sole 24ore, sono emersi dei dati estremamente interessanti circa il ruolo dei dipartimenti HR nelle PMI (piccole-medie imprese) e il mondo accademico. E’ grazie ad una gestione HR, formata per guardare oltre l’ambiente aziendale, che si sviluppa e si mantiene l’interesse da parte delle medie imprese ( aventi più di 50 addetti e meno di 250) alla collaborazione con l’università per le attività di ricerca:
Ben una su cinque già dichiara di avere in corso o pianificato progetti per attività di R&D con il mondo accademico, con un’incidenza doppia rispetto allo stesso dato sul totale del campione. La scelta della modalità per lo sviluppo dell’innovazione sembra quindi passare anche dalla proficua collaborazione tra le aziende, gli istituti tecnici e gli atenei.
Anche qui, la figura dell’HR è estremamente importante per la gestione dei rapporti con le università al fine di favorire la pipeline (inserimento) di giovani talenti.
Quali sono le figure che incontriamo in un team di HR?
Il dipartimento delle risorse umane è composto da un team di membri che si occupa della gestione dei dipendenti. Molti dei membri presenti nel team vengono identificati con delle parole chiave che andremo a spiegare sia nei ruoli che nelle responsabilità.
1. Human Resources Manager: si tratta di un ruolo estremamente manageriale e di responsabilità. Essi infatti sono responsabili dell’intero team di risorse umane, per cui coordinano e pianificano tutte le attività dei dipendenti del dipartimento, tale che venga garantita una guida e una coordinazione dei dipendenti attraverso il processo di assunzione, nei programmi di benefit, nella formazione, nella gestione delle controversie di lavoro e tutte le altre funzioni che coinvolgono i lavoratori all’interno di un organigramma.
2. Recruiter o Talent acquisition specialist : Sono specialisti, noti anche come “Headhunters” o “cacciatori di teste”. Proprio come dice il nome, essi sono incaricati di selezionare ed individuare tra i possibili candidati sul mercato del lavoro, i talenti più adatti o competenti per inserirli all’interno di un’azienda. Si tratta di una posizione lavorativa di grande esperienza e responsabilità in ambito HR, e per questo, sicuramente tra le più richieste.
3. Human Resources Executive: sono esperti in strategie aziendali (cioè di pianificazione aziendale) e per questo hanno elevate competenze di strategia, di marketing e di business affinché venga rispettato e raggiunto un certo obiettivo aziendale.
4. HR Training & Development: i responsabili in formazione e sviluppo sono specializzati nel favorire lo sviluppo e la crescita formativa dei dipendenti, individuando i migliori percorsi disponibili (corsi, lezioni, workshop, conferenze) per migliorare le loro competenze.
5. HR Analyst: sono specialisti dell’HR Analytics. Questo significa che monitorano, sviluppano analisi statistiche e gestiscono il processo di raccolta, analisi e organizzazione dei dati provenienti dalle risorse umane per migliorare le performance del personale aziendale e ridurne il tasso di ricambio. Questa posizione generalmente richiede un background in statistica, quindi vengono generalmente preferiti percorsi accademici in economia, ingegneria o informatica, ma soprattutto conoscenze specifiche di strumenti rivolti a tale area.
6. HR Consultant: questa figura offre servizi di consulenza per la risoluzione di questioni legate al team e collabora con gli altri HR per far sì che siano effettuati correttamente i processi. E’ come una sorta di supervisor. Si occupa inoltre di fornire linee guida all’HR manager e di effettuare interviste interne ed esterne. Un Consultant è estremamente competente poiché lavora in settori tecnici specializzati come manutenzione, montaggio, CNC (controllo numerico computerizzato) e ufficio tecnico.
7. Nonprofit Human Resources Expert: si tratta di una funzione in grande crescita nel settore no profit. Gli esperti di risorse umane nelle organizzazioni non a scopo di lucro, infatti, si occupano, tra le molte mansione, della gestione dei membri del team non retribuiti (volontari) e del recruiting dei nuovi volontari in maniera competitiva nei confronti delle altre ONLUS.
8. Payroll Specialist: il Payroll Specialist è una figura che si occupa di gestire le diverse pratiche amministrative legate alla gestione del personale. Parliamo nello specifico di: sistemi di pagamento degli stipendi, caricamento presenze ed elaborazione cedolini, adempimenti contributivi, gestione procedure di assunzione/cessazione, supporto nelle assunzioni in apprendistato e tirocinio, gestione delle maternità, malattie, infortuni. In questo caso, viene preferita una figura con background accademico economico.
9. People development Specialist: lo sviluppo e la crescita dei dipendenti è una delle funzioni del dipartimento delle risorse umane e richiede un’attenta attenzione da parte di uno specialista. Questo HR specialist è necessario affinché le persone impiegate sviluppino al meglio le loro competenze, vengano motivate per far sì che le loro prestazioni siano ottimali e venga garantito che continuino a mantenere il loro impegno verso l’organizzazione. Sono tutte caratteristiche fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi aziendali ma anche per il benessere formativo e culturale del personale.
10. HR Generalist: la principale responsabilità di un HR Generalist è affiancare e consigliare i manager, i supervisori o gli amministratori in tutte le pratiche HR, fornire informazioni ai dipendenti sulle norme aziendali, le politiche del personale e supporto generale. Si tratta di un professionista il cui compito è quello di gestire il rapporto di lavoro con il dipendente in maniera completa, a 360 gradi.
10. Employer Branding: si tratta di un HR specialist altamente specializzato nella creazione ed implementazione delle strategie di Employer Branding, per cui deve essere estremamente ferrato anche nel marketing;
Ma che cos’è l’employer branding?
Letteralmente potrebbe essere tradotto come “marchio del datore di lavoro”: si tratta di una serie di strategie di recruiting marketing che aiuta a formare un’identità e un’immagine dell’azienda voluta. Si tratta di un sistema che permette all’azienda di essere unica e di differenziarsi dalle aziende competitor: infatti, attuando le strategie di Employer branding l’azienda si costruisce una buona reputazione come datore di lavoro e attira talenti. L’utilità di questa funzione risiede nel fatto che 75% dei candidati verifica l’employer branding di un’azienda prima di inviare la candidatura di lavoro.
HR specialist: quale background accademico è necessario?
Per diventare HR solitamente e preferibilmente è richiesto un diploma di laurea in materie umanistiche o economico-giuridiche. Inoltre, può essere utile frequentare un corso in gestione e sviluppo delle risorse umane, o conseguire un master in Management delle Risorse Umane (come quello della Business School 24ore che abbiamo allegato) o acquisire altre certificazioni che testimonino le proprie competenze nel settore HR, se si vuole accedere al posizioni di “director” o “manager”. Ciò non toglie che anche con diplomi di laurea STEM sia possibile concorrere nel mondo delle risorse umane.
Nelle offerte di lavoro per HR Manager tuttavia, viene richiesta una solida esperienza nella gestione delle risorse umane, maturata in contesti lavorativi: tra questi possiamo citare esperienze acquisite nell’ufficio HR di aziende di medie/grandi dimensioni o in società di consulenza.
La piramide organizzativa del mondo HR:
Secondo il Sole 24ore, la piramide organizzativa prevede che:
- Alla base siano presenti ruoli di junior professional: si è junior quando si sono maturati fino a 4 anni di esperienza;
- Si sale per arrivare a ruoli più operativi di media-lunga esperienza noti per la responsabilità di supervisori;
- Salendo ancora un gradino della piramide, oltre ad una aumentata remunerazione, cresce la responsabilità della figura lavorativa: si tratta di mansioni dirigenziali e manageriali (HR director o manager) di prima e seconda linea, volte a gestire team di PMI o di grandi aziende.
Conoscevi la figura dell’HR? Quali altre mansioni importanti può ricoprire l’HR? Quale figura fa per te? Faccelo sapere nei commenti!
Author: Laura, Blog Ambassador.