Tesi di laurea
tutto ciò che devi sapere per affrontare la tesi di laurea e laurearti al meglio
Consigli su COME e DOVE trovare il materiale utile per la tesi di laurea
Oggi il capitolo parlerà di come e dove trovare il materiale utile per la tesi di laurea. Elisabetta cercherà di darti le linee guida su come trovare materiale utile per la tua tesi di laurea e non perderti nell’oceano di Google 😉.
Una volta capito l’argomento della tesi, il primo passo è cercare informazioni a riguardo. Il problema è dove le trovo queste informazioni? Di certo per una tesi non ci si può affidare a un qualsiasi articolo trovato su Google.
È importantissimo, quindi, capire quali sono gli strumenti utili per cercare informazioni. Quando ho dovuto scrivere la mia tesi triennale, la mia salvezza sono stati Google Scholar, Scopus e PubMed.
Google Scholar è il motore di ricerca più generico di tutti e permette di trovare facilmente articoli su qualsiasi argomento, mentre Scopus e PubMed sono più specifici. Il primo raggruppa articoli più scientifici mentre PubMed soprattutto di ambito medico.
Tutti questi motori di ricerca permettono di scremare gli articoli in base alle tue esigenze, utilizzando anno di pubblicazione, parole chiave o autori specifici. In questo modo è possibile affinare la propria ricerca al meglio.
Google Scholar è accessibile a tutti mentre per Scopus e PubMed è necessario essere associati a un’istituzione che ne permetta l’utilizzo. Per questo motivo è importante capire anche quali strumenti ti fornisce la tua università.
(Nel mio caso) il Politecnico di Milano fornisce la possibilità di installare un proxy in modo che ai suoi studenti siano accessibili anche articoli che sarebbero a pagamento e motori di ricerca particolari. Quindi informati sugli strumenti che la tua università mette a disposizione.
Google Scholar: esempio pratico per trovare il materiale per la tua tesi di laurea
Prendiamo come esempio Google Scholar, che è il motore di ricerca aperto a tutti.
Una volta trovati gli articoli che ti interessano bisognerebbe anche capire quanto sono valide le informazioni contenute in esso. Regola d’oro di un thesista: fidarsi è bene ma controllare la fonte è meglio! Voi direte come faccio? Ecco alcuni consigli:
- Quando si trova un articolo viene mostrato anche quante volte è stato citato in altri articoli: generalmente se ha un grande numero di citazioni è un articolo di cui ci si può fidare
- Oltre a guardare le citazioni, si può fare un po’ di stalking sugli autori. Generalmente è presente un link sul loro nome che permette di controllare il loro “profilo”.
Questo autore, ad esempio, può essere considerato super credibile perché ha veramente tantissime citazioni e anche un H-index abbastanza alto. E qui tu mi dirai che cosa sarà mai questo H-index? È un criterio per quantificare la prolificità e l’impatto scientifico di un autore, basandosi sia sul numero delle pubblicazioni, sia sul numero di citazioni ricevute. Insomma, vogliamo capire quanto è famoso l’autore.
L’indice è N se almeno N lavori tra quelli che ha pubblicato sono stati citati almeno N volte ciascuno.
Es1: 1 paper citato 1000 volte –> H-index = 1
Es2: 100 paper tutti citati 1 volta –> H-index = 1
Es3: 15 paper, tutti citati almeno 10 volte –> H-index = 10
In base a questo il nostro autore ha pubblicato almeno 63 articoli che sono stati citati ciascuno almeno 63 volte. Diciamo che va forte nella comunità scientifica e quindi visto che altri esperti si fidano, ci possiamo fidare pure noi.
Attenzione: se un autore ha un’ H-index basso non è detto che il suo articolo sia da scartare. Infatti, bisogna sempre tenere conto dell’ambito in cui si sta facendo ricerca. Se l’argomento che si sta trattando è molto innovativo anche gli autori che lo trattano potrebbero avere poche citazioni o pochi articoli.
Un’altra funzione utilissima di Google Scholar è il link che ti reindirizza ad articoli correlati a quello trovato. Se per esempio hai trovato l’articolo della vita e vuoi leggere di più sull’argomento oppure l’articolo della vita è a pagamento ma hai assolutamente bisogno di qualcosa di simile, ecco la soluzione.
Un ultimo tipo di ricerca che possiamo fare è quella brevettuale, che è utile soprattutto a chi deve progettare qualcosa di nuovo. È utile sia per prendere spunto da cose già fatte ma anche per controllare che la vostra idea geniale non sia già venuta in mente a qualcun altro. Questo però lo scopriamo in un altro capitolo 😉
Ciao 👋🏼 , ci vediamo settimana prossima col prossimo capitolo.
About the author: Elisabetta 22 anni, Ingegneria Biomedica
Sono una persona curiosa ma soprattutto molto testarda. Amo viaggiare, scoprire cose nuove e quando mi pongo un obiettivo devo raggiungerlo a tutti i costi. Mi piace leggere e tenermi informata, guardo moltissime serie tv e documentari su Netflix. Ah e un ultima cosa, ho sempre ragione!