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Come superare l’ansia della tesi

By Gennaio 20, 2024Febbraio 13th, 2024No Comments

Sei preoccupato per la tesi di laurea? Non sai da che parte iniziare o quale argomento trattare? Ascolta i consigli della professoressa Abbiezzi e imparerai a capire come superare l’ansia della tesi!

Ciao! Benvenuti/e in un nuovo articolo del nostro blog di Thesis 4u!

Qualsiasi studente universitario arriva alla fine del suo percorso con un grosso bagaglio di conoscenze, competenze e CFU acquisiti. Ma c’è ancora un ostacolo da superare: la tesi di laurea!

Avrai sicuramente già sentito parlare di tesi di laurea, ma cos’è esattamente? E da dove devi iniziare per scrivere una tesi di laurea?

Se non sai come rispondere non ti preoccupare, fai parte del 99,9% degli studenti che si approcciano per la prima volta a un progetto di tesi. Molto spesso si vive questo momento con agitazione e preoccupazione, ma non ti preoccupare, non sei solo.

Come si sceglie l’argomento giusto? Come si cerca un relatore della tesi? Quando chiedere la tesi al relatore? Quanto tempo mi serve per scriverla? Sono domande che qualsiasi studente si pone prima di iniziare a scrivere l’elaborato.

Per rispondere a questi quesiti non ci siamo basati solo sulle nostre conoscenze e alla nostra esperienza ma abbiamo cercato di attingere direttamente alla fonte della conoscenza: il relatore della tesi!

Infatti, abbiamo chiesto alla professoressa Paola Abbiezzi, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, se potesse darci qualche consiglio su come scrivere l’elaborato e, soprattutto , come superare l’ansia della tesi.

Sei curioso? Continua a leggere e imparerai a capire come superare l’ansia della tesi e vivere questo percorso nel modo migliore.

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Come superare l’ansia della tesi: conosciamo meglio la professoressa Abbiezzi

La professoressa Paola Abbiezzi, prima di diventare docente, ha studiato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, laureandosi in Lettere Moderne specializzandosi in “Comunicazioni Sociali”, perché il suo sogno era quello di diventare una giornalista.

Tuttavia, dopo una breve esperienza di stage presso un’emittente televisiva, si è resa conto che questo lavoro non era adatto a lei, nonostante nutrisse un profondo interesse per questa professione. Quindi, dopo qualche esperienza presso un’agenzia di comunicazione è tornata a frequentare l’ambiente universitario, da un’altra punto di vista.

La professoressa Abbiezzi ha iniziato a collaborare con la Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica, aiutando gli studenti a trovare un tirocinio che facesse al caso loro.

Fare i colloqui con gli studenti, trovare delle redazioni locali disponibili a formare nuovi tirocinanti… queste erano le principali mansioni della professoressa, una nuova esperienza che le ha permesso di capire cosa le aziende ricercavano nella formazione dei futuri lavoratori e, allo stesso tempo, aiutare centinaia di studenti a trovare uno stage curricolare in un ambito in cui non è sempre facile entrare, come quello giornalistico.

Dopo aver concluso il dottorato di ricerca, ha iniziato a insegnare all’interno dell’università, con incarichi sempre più prestigiosi. Oggi la professoressa Abbiezzi insegna “Storia della Radio e della Televisione”  e  “Giornalismo Radiofonico e Televisivo” presso il corso di laurea in Linguaggi dei Media della Facoltà di Lettere e Filosofia ed è coordinatrice didattica della Scuola di Giornalismo.

Come superare l’ansia della tesi: quando richiedere la tesi al relatore

Sei preoccupato perché non sai esattamente quanto tempo impiegherai per scrivere la tesi di laurea e vorresti laurearti in tempo? Molti studenti credono che sia necessario anticipare i tempi e trovare un relatore al più presto, chiunque esso sia, ma non è affatto così.

É vero che molti professori hanno una lista di tesisti molto lunga e se ci si vuole laureare in tempo, scrivendo la tesi con un docente in particolare bisogna giocare d’anticipo. Ma se richiedi l’elaborato troppo in anticipo, non solo rischierai di non finire gli esami in tempo, ma ti sentirai continuamente stressato e oberato di lavoro. E questo non è un buon modo per superare l’ansia della tesi, ma la via più breve per il burnout.

Per non parlare del disagio causato ai docenti: se uno studente è costretto a rimandare la sessione di laurea per colpa di un esame va bene, ma tesista dopo tesista i professori rimangono bloccati a correggere le tesi degli stessi studenti per mesi e questo limiterà la possibilità ai futuri laureandi di fare richiesta per una tesi di laurea agli stessi docenti.

Inoltre, la tesi di laurea è un importante passo nella vita di uno studente e occorre affrontarla con la serietà che merita e trasformarla in un progetto che dia un senso al percorso formativo appena terminato. Quindi, si può scegliere di redigere l’elaborato in maniera frettolosa e superficiale, ma ne vale realmente la pena? Oppure potresti decidere di applicare le tue conoscenze in un vero e proprio lavoro di ricerca scientifica.

Ovviamente la seconda opzione costa molta più fatica, ma acquisirai nuove competenze che potranno esserti utili nel tuo futuro lavoro.

Come superare l’ansia della tesi: come scegliere l’argomento della tesi

La tesi è il primo lavoro di ricerca scientifica svolto interamente dallo studente. La figura del relatore dovrebbe essere guida che indirizza il laureando verso la strada giusta, con consigli e correzioni, ma il lavoro deve essere svolto interamente dal laureando.

E in questi casi, il trucco per redigere un’ ottima tesi di laurea è scegliere un argomento che ti piaccia, che ti appassioni veramente e che pensi possa essere utile per il tuo futuro.

Ovviamente non basta trovare un interesse, ma occorre anche adattarlo al corso di laurea per la quale stai studiando. Ad esempio, sei un grande appassionato di calcio? All’interno della tua tesi di laurea, non puoi semplicemente parlare della partita che hai visto il giorno prima, ma devi adattare la tua passione a una domanda di ricerca.

Ad esempio, se sei uno studente di Scienze della Comunicazione potresti analizzare la strategia comunicativa adottata dalla tua squadra del cuore, se studi Scienze Motorie potrai analizzare la dieta e l’allenamento alla quale sono sottoposti quotidianamente gli atleti, uno studente di Economia potrebbe analizzare il metodo con la quale gli sponsor finanziano la propria squadra preferita…

Ci sono molti modi con cui puoi declinare il tuo interesse ma, alla base, deve sempre essere rispettato il metodo scientifico.

Inoltre la docente consiglia di prediligere un tema specifico piuttosto che lanciarsi in un progetto di ricerca molto ampio.

Soprattutto una tesi di laurea triennale che, per definizione, non può avere la profondità scientifica e la ricerca bibliografica che spettano a una tesi magistrale e, per questo, confrontarsi con tematiche troppo ampie potrebbe restituire un risultato superficiale o occupare lo studente più tempo del dovuto.

Come superare l’ansia della tesi: spunti tesi in Comunicazione

E se non si hanno idee?

Difficile trovare uno studente che in tre o cinque anni di percorso universitario non è riuscito ad apprezzare e ad appassionarsi a nessun argomento.

Tuttavia, la professoressa Abbiezzi vorrebbe suggerire agli studenti che hanno scelto di laurearsi in Comunicazione e corsi di laurea affini, una metodologia davvero interessante, sulla quale costruire il proprio progetto di tesi.

Hai mai pensato di realizzare un prodotto multimediale, ad esempio un podcast, e descrivere la sua realizzazione all’interno della tua tesi?

Noi non avevamo mai sentito nulla di simile, eppure questo progetto tesi permette di donare un approccio più sperimentale e pratico al proprio elaborato. In questo modo lo studente avrà la possibilità di costruire una ricerca dinamica, parlare di un proprio interesse e mettere alla prova le competenze acquisite negli anni.

Un altro tema sulla quale la professoressa invita i propri studenti a riflettere è quello della “Responsabilità giornalistica” rispetto all’utilizzo dei nuovi strumenti e delle nuove tecnologie.

Oggi viviamo nell’era digitale, in cui chiunque può aprire un blog o scrivere direttamente sui propri social notizie non filtrate o, addirittura, surreali e spacciarle per vere. Ma la cosa più grave è che dall’altra parte dello schermo ci sono lettori poco attenti che credono e alimentano queste notizie.

In un mondo in cui tutti possono produrre contenuti, qual è il ruolo del giornalista? Rispondere a questa domanda non è facile, ma è comunque un buon punto di partenza per un progetto di tesi.

Tuttavia, anche per le tesi di tipo strettamente compilativo come quest’ultima, la professoressa Abbiezzi consiglia sempre di inserire alla fine del progetto una ricerca pratica, che può essere un’intervista o un sondaggio, ma comunque un qualsiasi tipo di evidenza empirica che possa dimostrare alla commissione il lavoro “sul campo” svolto dallo studente.

Come superare l’ansia della tesi: ansia da prestazione e come affrontarla

Gli anni che dedichi alla tua formazione universitaria possono essere i più belli della tua vita, in cui puoi concretamente formare il tuo futuro, sviluppare nuove competenze e conoscere persone fantastiche che sapranno darti molto sia dal punto di vista accademico, professionale ma soprattutto umano.

Tuttavia, in determinate circostanze, l’università può trasformarsi in un vero e proprio incubo: l’ansia da prestazione e la paura di non rispettare le aspettative sociali che ci vengono imposte possono trasformare questa grande opportunità in un inferno.

E purtroppo, questo sentimento è piuttosto comune tra gli studenti universitari. Perché, ammettiamolo, non è affatto facile destreggiarsi tra un mercato del lavoro in cui è sempre più difficile inserirsi, le alte aspettative di molti genitori, che spesso non sono d’accordo con la scelta del percorso di studi del proprio figlio/a e il timore di non superare gli esami più difficili del proprio corso di laurea.

Ma come superare l’ansia della tesi e dell’università che opprime molti studenti?

Non è una domanda semplice e la professoressa Abbiezzi confessa di non possedere una formula magica per superare l’ansia della tesi e dell’università.

Certe volte, però, basta veramente poco per superare l’ansia della tesi e dell’università: basta trovare la propria strada. Perché se hai un obiettivo da raggiungere non importa quanto tempo ci impiegherai o cosa pensano gli altri, ma continuerai ad inseguire il tuo sogno con il massimo dell’impegno, finché non diventa realtà.

Soprattutto per quanto riguarda l’elaborato finale, è importante scegliere un argomento che ti sta a cuore, perché questa passione ripagherà tutte le ore passate davanti al computer a cercare informazioni.

Inoltre, per superare l’ansia della tesi non pensare a quanto ti manca ma cerca di capire quanto tempo ti serve per terminare il tuo lavoro. Se stai iniziando a scrivere la tesi significa che sei ormai al termine del tuo percorso e veramente vuoi terminare la tua carriera universitaria con un lavoro superficiale svolto in tutta fretta?

Quando sarai arrivato al limite, quando dirai “più di così non posso fare”, stringi i denti e fai un ultimo sforzo, perché la tua tesi di laurea sarà il tuo primo lavoro di ricerca. Non è un lavoro semplice ma è davvero importante, a livello accademico e professionale, ma anche, soprattutto, personale.

Come superare l’ansia della tesi: il ruolo del relatore

Come abbiamo detto poco fa, la tesi di laurea è il primo progetto di ricerca di uno studente, che molto spesso non sa nemmeno da che parte iniziare una ricerca.

Proprio per questo viene affiancato da un docente, il quale lo supporterà con consigli e indicazioni per redigere il proprio elaborato (aiutandolo, in questo modo, anche a superare l’ansia della tesi).

Il relatore ti aiuterà a definire un argomento e una domanda di ricerca, ti darà indicazioni sulla struttura e sulla metodologia dell’elaborato e correggerà eventuali errori di contenuto che potrebbero essere rigettati dalla comunità scientifica.

Quindi, in questo senso, il relatore assume il ruolo di guida nella stesura della tesi di laurea, aiutando lo studente ma non sostituendosi ad esso. Ad esempio, il docente non è tenuto a correggere gli errori ortografici e di formattazione del testo.

Inoltre, allo studente è consentito lavorare in autonomia, ma questi deve anche rispettare le scadenze imposte dal docente: il relatore, o almeno la professoressa Abbiezzi non firmerà mai una domanda di laurea senza aver visto prima almeno un capitolo della tesi.

Allo stesso modo, non aspettarti che il tuo relatore riesca a correggerti l’intero elaborato in una settimana. Se vuoi veramente superare l’ansia della tesi consegna tutto il materiale per tempo, ricontrollando ciò che hai scritto più volte.

Come superare l’ansia della tesi: come scrivere una tesi di laurea

Per concludere la nostra intervista, la professoressa Abbiezzi ci ha dato qualche consiglio per superare l’ansia della tesi e redigere un elaborato il più serenamente possibile.

Innanzitutto è importante leggere attentamente tutti i materiali che ci vengono forniti durante le lezioni. E’ probabile che lo studente non abbia mai redatto una bibliografia attendibile, le note a piè di pagina o non abbia mai scritto un abstract, ma nel corso del suo percorso universitario avrà sicuramente letto decine di documenti e paper scientifici.

Prendere spunto da questi documenti potrebbe essere molto di aiuto, e per avere delle linee guida un po’ più precise è sempre meglio consultare le linee guida istituzionali su come scrivere e formattare un elaborato.

E ancora una volta, per superare l’ansia della tesi è indispensabile appassionarsi al proprio progetto di ricerca. Non è difficile, basta trovare un argomento che possa essere interessante e utile per te e per la tua prossima carriera lavorativa.

Se si rincorre un sogno, ogni sforzo per raggiungerlo non sarà mai un ostacolo, ma un’opportunità da sfruttare!

Ora sai come superare l’ansia della tesi! Se hai altri consigli da suggerirci per superare l’ansia della tesi scrivici attraverso i nostri canali social!

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