Andiamo a scoprire insieme come impaginare la tesi!
Ciao e benvenuto/a o bentornata/o in un nuovo capitolo su come scrivere la tesi!
Oggi vedremo le basi che ti aiuteranno a rispondere alla domanda che mette ansia a tutti gli studenti che si avvicinano alla laurea: come impaginare la tesi?
Ti daremo dei consigli e delle informazioni che ti aiuteranno a strutturare la tua tesi perché diventi un capolavoro. Saranno dei consigli universali, che andranno bene sia per una tesi triennale che magistrale, che sia compilativa o sperimentale, ricordati però di controllare le norme tesi della tua università, così sarai sicuro/a di non sbagliare!
Iniziamo subito a vedere come impaginare la tesi!
Come impaginare la tesi: la struttura
Prima di addentrarci insieme nelle tecnicità di come impaginare la tesi di laurea ripassiamo un po’ come dovrebbe essere strutturato il tuo documento.
Ovviamente la tua tesi avrà una copertina, ma una volta aperta la commissione di laurea dovrà trovare:
- Il frontespizio
- La dedica, è opzionale e dunque non obbligatoria
- L’indice
- L’introduzione
- Il corpo del testo
- La conclusioni
- Le appendici o allegati, anche questi sono opzionali
- La bibliografia
- I ringraziamenti
La copertina di una tesina corrisponde esattamente al frontespizio, le informazioni contenute sono le stesse. La tua copertina dovrà contenere
- Il nome della tua facoltà seguito dal corso di laurea,
- Il titolo della tesi,
- Il tuo nome e cognome,
- Il nominativo del relatore e controrelatore, e se previsto correlatore, spostati leggermente sulla sinistra,
- L’anno accademico e l’appello di laurea.
I ringraziamenti, come la dedica e le appendici, sono facoltativi. Inoltre una particolarità della sezione “ringraziamenti”, se presente, è che la puoi inserire dove più ti piace, certo non nel bel mezzo della tua ricerca, ma all’inizio o alla fine della tua tesi di laurea.
Come impaginare la tesi: la formattazione
La formattazione è una parte importante di come impaginare la tesi in quanto influisce sulla stampa del tuo documento.
Il frontespizio, la dedica e/o i ringraziamenti, l’indice, l’introduzione, le conclusioni, l’appendice, la bibliografia e i capitoli devono sempre risultare sulle pagine dispari, ossia le pagine a destra sulla tesi stampata e a sinistra sullo schermo scegliendo la modalità visualizzazione due pagine affiancate in Word.
Se un capitolo dovesse finire su una pagina dispari, ossia il fronte, la pagina successiva, quindi il retro dovrà essere lasciata bianca, ma compresa nella numerazione delle pagine. Questo permette al capitolo successivo di iniziare sul fronte, quindi una pagina di destra, con numero di pagina dispari. Ti consigliamo poi di non aggiungere il numero di pagina in quella che resterà vuota: dovrà sì essere conteggiata ma il numero in fondo al foglio non dovrà comparire.
Quindi, se il tuo capitolo dovesse finire, diciamo, a pagina 21, il capitolo dopo non dovrebbe iniziare a pagina 22 ma a pagina 23. La pagina 22 resterebbe vuota e senza numero ma rientrerebbe comunque nel conteggio delle pagine.
Invece se il capitolo precedente finisce direttamente su una pagina pari, il capitolo successivo può comincia automaticamente nella pagina seguente, quella dispari.
Dunque se il capitolo dovesse finire a pagina 20, il capitolo successivo può iniziare direttamente a pagina 21 senza lasciare pagine vuote.
Come impaginare la tesi: il carattere
Saprai già che non puoi utilizzare caratteri divertenti e stravaganti come Comic Sans o Snell Roundbed, non è l’occasione adatta, opta invece per un carattere classico e leggibile. I caratteri più consigliati e utilizzati per le tesi di laurea sono Arial, Verdana, Calibri, Times New Roman, Times e Palatino, con una preferenza per gli ultimi tre.
Per quanto riguarda lo stile del testo evita il sottolineato, usa il grassetto per i titoli e il corsivo per le parole in lingua straniera e i titoli dei libri/articoli che citerai direttamente nel testo della tua tesi. A volte il corsivo può essere utilizzato anche per sottolineare parole rilevanti all’interno del testo, però non abusarne!
Per la grandezza dei caratteri ti diamo questi consigli che sono però sempre indicazioni di massima, potrebbero non sempre essere valide. Il corpo centrale non dovrebbe superare una grandezza di 12pt./13pt. Per i titoli invece potrai usare una grandezza maggiore: i titoli dei paragrafi 16pt. e per i sottotitoli 14pt.. Per le note a piè di pagina scegli 10pt, esattamente come le citazioni più lunghe di tre righe.
Il testo, le note e la bibliografia vanno sempre giustificati attraverso l’apposita funzione “giustifica”.
Come impaginare la tesi: interlinea e margini
L’interlinea, ossia lo spazio fra una riga e la sottostante, solitamente più utilizzato nella tesi di laurea è 1,5 e mai più di 2. L’interlinea impostato in questo modo rende il testo più leggibile senza lasciare la pagina troppo vuota. Per modificare tale spazio fare clic su ‘formato’ – ‘paragrafo’ ed alla voce ‘rientri e spaziature’ si ha la possibilità di poter impostare tale misura.
Per i margini invece ti devi ricordare che ogni documento ne ha quattro: in alto, in basso, a destra e a sinistra. Attento a non dimenticartene qualcuno! Solitamente i margini standard di una tesi di laurea sono:
- superiore: 3cm
- inferiore: 3cm
- destro: 3/4cm
- sinistro: 3/4cm
Per impostare i margini basta cliccare, in Word, su ‘file’ – ‘imposta pagina’ dove avrai la possibilità di impostare la misura dei margini del tuo documento. Per Mac, invece basta fare clic su ‘Formato’ – ‘Documento’ e personalizzare i margini.
Ti consigliamo di non rimandare l’impostazione dei margini all’ultimo minuto in quanto un cambiamento potrebbe modificare tutto l’aspetto del tuo documento e specialmente in caso di presenza di immagini e tabelle potrebbe spaginarti tutto il lavoro.
Ti lasciamo anche un video tutorial che mostra passo per passo come impostare i margini della tua tesi, così non puoi sbagliare!
Come impaginare la tesi: immagini e colori
Per evitare problemi di cambio di formattazione in caso d’inserimento di immagini, ti consigliamo di
- Salvare le immagini in formato standard (preferibilmente Jpeg o Tiff) dentro una cartella creata appositamente,
- In Word, scegliere l’opzione inserisci / immagine / da file e selezionare l’immagine desiderata dalla cartella salvata. Cliccandoci due volte sopra, si apre la barra degli strumenti per modificare i parametri dell’immagine (layout, dimensioni, colori, inserimento didascalie, bordi …).
- Se la tesi contiene immagini in bianco e nero, provvedere alla loro conversione in scala di grigio e non in RGB.
Per quanto riguarda l’uso di colori ti consigliamo di non inserire nei titoli e numeri di pagina effetti grafici come ombreggiatura, rilievo, contorno, colori, eccetera.
Inoltre scrivi solo con il colore nero al 100% ovvero in nero automatico e non il nero di registro ed evitare di alternare Mac e PC e i diversi software di scrittura come Word, Open Office e Pages.
Come impaginare la tesi: la bibliografia
Una cosa che spaventa molto gli studenti che scrivono la tesi è come citare le fonti bibliografiche.
Come abbiamo già visto la bibliografia è una delle ultime sezioni del documento e può sempre, anzi deve, essere aggiornata durante la scrittura. Sarà completa e definitiva solo dopo l’ultima approvazione della tesi, quando non sarà più toccata dalle tue mani ansiose.
Esistono diversi stili in cui puoi citare le tue fonti bibliografiche, tra i più utilizzati ti ricordiamo Harvard, Oxford, Chicago, Apa e MLA.
Vediamo insieme delle modalità in cui puoi citare le fonti bibliografiche utili per rispondere alle tue mille domande su come impaginare la tesi!
Per citare delle manuali un metodo molto utilizzato è questo:
COGNOME Nome o Iniziali. Titolo. Luogo di pubblicazione: Casa editrice, Anno di pubblicazione.
Se durante il corpo principale tesi citerai una frase o paragrafo specifico di un libro questo dovrà apparire anche in una nota a pié di pagina dove, oltre che la modalità di citazione vista in precedenza, dovrai inserire anche la/e pagina/e di riferimento dove si potranno trovare i concetti e le informazioni di cui parli.
Un esempio di questo metodo è:
HERD David, PINCUS Anna, Refugee Tales IV, Gran Bretagna: Comma Press, 2021 (pp. 1-13)
Per citare dei capitoli di libri un metodo che ti proponiamo é:
COGNOME Nome o Iniziali. “Titolo del capitolo”. In: COGNOME Nome o Iniziali. Titolo dell’opera. Luogo di edizione: Casa editrice, Anno di pubblicazione, p. Pagine
Un esempio di questo metodo è:
SAINAGHI R. “Caso Alberto Bivio”. In: INVERNIZZI G. (a cura di). Letture, casi ed esercitazioni per l’insegnamento di Economia aziendale (fondamenti di economia aziendale): Corso di laurea in Scienze turistiche: Anno accademico 2000/2001. Milano: Cooperativa libraia IULM, 2000, p. 59-69
Per quanto riguarda gli articoli di periodici ti consigliamo:
COGNOME Nome o iniziali. “Titolo dell’articolo” . Titolo del periodico in corsivo, Anno, volume, numero, p. prima pagine-ultima pagina
Se si tratta di articoli di periodici online è buono aggiungere l’URL e la data dell’ultima consultazione.
Un esempio è:
BIBRI Simon Elias. KROGSTJE John. Smart sustainable cities of the future: An extensive interdisciplinary literature review, 2017, Vol.31, pp. 1-60
Oppure:
ELLIS J. Time to cash in the Azure Card, 6 November 2010, The Guardian, Disponibile all’indirizzo: https://www.theguardian.com/commentisfree/2010/nov/06/asylum-seekers-azure-card, consultato l’ultima volta il 3 Dicembre 2021
Infine per citare atti di convegno e seminari puoi utilizzare il seguente metodo:
COGNOME Nome o iniziali. “Titolo del contributo”. In: COGNOME Nome o Iniziali (a cura di), Titolo del convegno in corsivo, Luogo del convegno, Data del convegno. Luogo di pubblicazione: Casa editrice, Data di pubblicazione, prima pagine-ultima pagina
Per esempio:
BETTINI Maria. “Il lecito piacere della finzione artistica”. In: Le felicità nel Medioevo: atti del 13. Convegno della Società italiana per lo studio del pensiero medievale, Milano, 12-13 settembre 2003. Louvain-la-Neuve : Fidem, 2005, 53-68.
Infine, quando si cita un sito web è necessario, oltre che inserire nome e cognome del proprietario o dell’autore, la data di pubblicazione e ultima consultazione, anche l’intero URL della pagina. Quindi, per esempio, citare wikipedia come it.wikipedia.org sarebbe sbagliato. Dovresti invece riprendere l’intero URL della pagina visualizzata come in questo caso: https://it.wikipedia.org/wiki/Osteoporosi.
La citazione sarebbe quindi:
Ente autore o COGNOME, Nome (sito personale). Titolo della pagina principale in corsivo [Online]. Disponibile all’indirizzo: . (consultato il data)
Perciò:
Università della Svizzera Italiana. Biblioteca universitaria Lugano. Stile APA: sistema autore-data
[Online]. Disponibile all’indirizzo: https://it.bul.sbu.usi.ch/learning/apa_date. (Consultato il 17/07/14).
Come impaginare la tesi: i tools
Un software per impaginare è ovviamente il già citato Microsoft Word! Tra i suoi modelli ci sono quasi tutte le più comuni pubblicazioni personalizzabili a piacimento. Potrai fare tutto ciò che abbiamo descritto fin ora: impostare direttamente il formato pagina, scegliere il font disponibili, i colori, importare e modificare immagini, numerare le pagine, giustificare il testo e inserire grafici e tabelle.
Anche Latex è un programma estremamente utile per l’impaginazione della tesi di laurea. Nelle sue opzioni Latex consente di modificare la dimensione del font, del foglio e anche scegliere se avere un documento fronte e retro o solo fronte e se far cominciare i capitoli solo sulle facciate dispari.
Ti consigliamo poi di usare la classe book invece di quella report perché prevede tre comandi (\frontmatter, \mainmatter e \backmatter) che controllano il formato del numero di pagina e la numerazione dei capitoli. Ti renderà la vita più semplice!
Per concludere possiamo dire di aver visto tante informazioni e consigli che rispondo alla domanda del più confuso studente universitario: come impaginare la tesi? Adesso sai tutto quello che può servirti per strutturare una tesi fantastica e, se come impaginare la tesi resta un dilemma o hai un qualunque altro dubbio, sai che c’è Tesi 4u pronto ad aiutarti!
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About the author: Giulia Bisazza, Thesis 4u Intern