Benvenuti nella nuova rubrica di Thesis 4u: Storie da Fuorisede! Oggi ti racconteremo gli episodi più assurdi successi nelle case dei fuorisede della nostra community!
Ciao a tutti/e e bentornati/e ad un nuovo articolo del blog di Thesis 4u, la startup innovativa che mette in collegamento gli studenti e le studentesse con le aziende, grazie alle tesi di laurea in azienda.
Oggi inauguriamo la nostra nuova rubrica sulla vita dei fuorisede, e per l’occasione abbiamo chiesto a voi studenti della community di Thesis 4u di raccontarci le storie e gli episodi più assurdi che vi sono capitati durante il vostro periodo di studi lontani dalla vostra città natale.
Vogliamo essere totalmente onesti con te: alcune risposte che abbiamo raccolto sono davvero sconcertanti!
Gli episodi che vedremo insieme in questo articolo sono successi nelle case dei fuori sede, e ci danno un’idea molto chiara di ciò che può andare storto nel momento in cui si lascia il nido per andare a vivere in un altra città.
Il fuorisede è una creatura intraprendente, ambiziosa, che non vede l’ora di abbandonare la routine della propria città per lanciarsi in una vita piena di avventure universitarie. Il fuorisede è molto positivo: già si immagina i festini, la vita senza regole e vincoli imposti da un genitore e ovviamente una casa gestita da studenti che hanno in comune questo desiderio di indipendenza e che sicuramente sapranno trovare un compromesso tra divertimento e senso civile in casa.
Cosa mai potrà andare storto?
La realtà dei fuorisede spesso è deludente. Si sa che quando si decide di andare a vivere in affitto da fuorisede e di condividere un appartamento con altri studenti, certe cose possono non andare come previsto: screzi con i coinquilini, screzi con il proprietario, truffe sempre dietro l’angolo… sono tutti rischi e problemi che si mettono in conto, fanno parte della vita.
Alcune delle storie che ci hanno raccontato gli studenti della nostra community però, vanno ben oltre il normale inconveniente, qui si rasenta l’assurdo ed è proprio per questo che siamo qua! 😉
Allaccia le cinture e goditi l’articolo, questo è STORIE DA FUORISEDE!
Per tutelare la privacy di coloro che ci hanno fornito le storie eviteremo di citare nomi, città e atenei, ma siamo sicuri che i diretti interessati sapranno riconoscersi nei diversi episodi raccontati 😉
Storie da fuorisede: quando condividere una casa diventa una sfida… estrema
Condividere un appartamento da fuorisede è spesso descritto come un’esperienza unica e formativa. E in effetti lo è… ma non sempre nel modo che ci si aspetta. Tra coinquilini svogliati, vicini eccentrici e situazioni al limite del surreale, alcuni episodi ci ricordano che la convivenza può trasformarsi in una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
Partiamo con un grande classico: il coinquilino che sembra allergico alle pulizie. Una studentessa ci ha raccontato di un compagno di appartamento che si rifiutava categoricamente di lavare la sua padella, lasciandola lì per settimane. Il risultato? Uno spettacolo osceno oltre che maleodorante.
Ma se pensi che questo sia il massimo del disagio, aspetta di sentire il racconto di chi ci ha segnalato che, tornando a casa dopo una lunga nottata, si è trovato davanti una scena che definire “fuori dal comune” è riduttivo: un gatto che mangiava tranquillamente sul tavolo, muffa ovunque in cucina e, come gran finale, una ragazza completamente nuda in camera! Neanche gli sceneggiatori di Project X sarebbero stati in grado di pensare ad un plot twist del genere.
Anche i piccoli errori quotidiani possono portare a risultati catastrofici. Una studentessa ci segnala che il coinquilino, distratto, ha acceso il fornello sbagliato e se n’è andato tranquillamente a fare la doccia. Il risultato? Una padella carbonizzata, l’antincendio scattato e la cucina in preda al caos.
E quando non sono i coinquilini a creare problemi, ci pensano i vicini. Una studentessa ci ha raccontato di un signore che viveva al piano di sopra e che ogni giorno dava da mangiare a più di 100 piccioni. Un’azione che, oltre a trasformare il palazzo in un raduno ornitologico, ha attirato anche l’attenzione della polizia, regalando un po’ di suspense agli inquilini.
Storie da fuorisede: tra furti improbabili, tensioni psichiatriche e stranezze
Se la convivenza è un’avventura, allora i fuorisede potrebbero scrivere il manuale di sopravvivenza. Alcuni episodi raccontati dalla community rasentano l’assurdo, lasciando chi li ascolta a chiedersi: “Ma davvero è successo?”.
Iniziamo con un furto molto bizzarro. Un gruppo di studenti si è trovato a fare i conti con ladri decisamente insoliti: anziché puntare a oggetti di valore, hanno rubato un profumo di Zara e alcune borse non firmate.
Un colpo degno di ladri alle prime armi o, forse, di qualcuno con gusti davvero specifici. Ma non è l’unico episodio surreale. Un altro ragazzo ci segnala di aver scoperto due fucili da caccia nascosti nell’armadio di casa. L’origine di queste armi? Un mistero che ha lasciato tutti con più domande che risposte.
Le stranezze non finiscono qui. Un’altra studentessa ci ha raccontato di una coinquilina con un Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che ha avuto bisogno di un accompagnamento in psichiatria per affrontare una crisi. Un’esperienza che dimostra come la convivenza possa mettere a dura prova, ma anche evidenziare la capacità di supportarsi a vicenda.
E poi c’è il classico portiere cinquantenne, che ha deciso di oltrepassare ogni limite, inviando messaggi di corteggiamento su WhatsApp a una giovane coinquilina di una studentessa che ci ha scritto allibita. Un episodio imbarazzante, ma che, almeno, ci ha regalato qualche risata (e un momento di riflessione) in più.
Non possiamo poi non citare il coinquilino di una ragazza che, dopo aver contratto la sifilide, ha trasformato il bagno di casa in un’area dall’odore perenne di alcol. Un dettaglio difficile da dimenticare per chi ha vissuto con lui, tanto che è finito dritto tra i racconti più assurdi condivisi con noi. Alla fine, questi episodi ci insegnano una cosa: vivere da fuorisede significa prepararsi all’imprevedibile, accettare le stranezze e, qualche volta, riderci sopra.
Piccola parentesi: sapevi che nel 2025 ci sarà un fondo bonus affitto istituito per gli studenti fuorisede? Per saperne di più dai un’occhiata a questo articolo di Informazione Fiscale
Storie da fuorisede: soffitti che crollano e rumori imbarazzanti
Se c’è una cosa che non manca nella vita dei fuorisede, è l’elemento sorpresa. Alcuni di voi ci hanno raccontato episodi così incredibili da sembrare usciti da una commedia (o un horror, a seconda dei punti di vista). Ad esempio, una ragazza si è ritrovata il soffitto di casa letteralmente crollato. Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma immagina lo shock di vedere i tuoi mobili coperti di detriti. Non è certo il benvenuto che ti aspetti in una casa in affitto.
Un altro grande classico delle case condivise? I rumori imbarazzanti. Uno studente ci ha raccontato di non riuscire a studiare a causa delle attività rumorose (e amorose) del piano di sopra. Urla, suoni e commenti fuori luogo che diventavano praticamente un sottofondo quotidiano.
Una situazione simile è toccata a un altro ragazzo, costretto a passare la notte in bianco per colpa del coinquilino e della sua ragazza, i cui rapporti erano decisamente… vocali. Se non altro, queste storie dimostrano che la privacy, nelle case condivise, è spesso un’utopia.
E quando non sono i coinquilini o i vicini a complicare la vita, ci pensa l’università. Una ragazza pendolare aveva prenotato un B&B per affrontare un esame, solo per scoprire, una volta arrivata, che la professoressa aveva spostato la prova in modalità telematica. Oltre alla rabbia per il tempo e i soldi sprecati, rimane la frustrazione di dover affrontare un imprevisto che avrebbe fatto perdere la pazienza a chiunque.
Ma la ciliegina sulla torta arriva da un gruppo di studenti che, durante un festone durato fino alle 9 del mattino, ha visto arrivare la polizia. Non sappiamo se la festa sia stata così rumorosa da disturbare l’intero quartiere o se qualche vicino dal sonno leggero abbia avvertito le autorità, ma di sicuro sarà una notte che nessuno degli invitati dimenticherà facilmente.
Storie da fuorisede: la resilienza del Fuorisede
Sembra un titolo di un libro di Hannah Harendt, ma invece rappresenta una caratteristica fondamentale per uno studente che decide di studiare in un’altra città.
Imparare ad affrontare situazione simili fa parte del bagaglio della vita di un fuorisede che deve imparare a trarre insegnamenti anche da queste situazioni intricate o assurde.
Ogni esperienza è unica, spesso più intensa e imprevedibile di quanto ci si possa aspettare. Alcune storie fanno ridere, altre lasciano a bocca aperta, ma tutte hanno una cosa in comune: sono ricordi indelebili che, a volte, rendono la vita universitaria ancora più speciale.