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Guida semiseria per conciliare studio e vita sociale tra esami, amici, relazioni e qualche notte insonne

Ciao a tutti e a tutte bentornati in un nuovo articolo del blog di Thesis 4u, la startup innovativa che mette in collegamento gli studenti e le studentesse con le aziende, grazie alle tesi di laurea in azienda.

Conciliare studio e vita sociale: le sfide quotidiane

Essere studenti universitari oggi è tutto fuorché semplice. Non si tratta solo di andare a lezione, prendere appunti e dare qualche esame. No, è molto di più.

Significa conciliare studio e vita sociale, ovvero riuscire a mantenere un equilibrio precario tra lezioni, esami, tirocini, un lavoretto part-time, aspettative familiari e obiettivi personali; il tutto cercando di non isolarsi dal mondo.

In tutto questo, c’è anche il sacrosanto desiderio di vivere. Di coltivare passioni, di costruire relazioni vere, di fare esperienze che non si fanno nei libri di testo.

Conciliare studio e vita sociale diventa una vera e propria sfida quotidiana, a volte sembra una missione impossibile, un numero da equilibrista in bilico su una fune tirata tra doveri e desideri.

Ogni giornata è una corsa continua tra il senso di colpa per non essere produttivi e il bisogno umano di staccare, respirare e vivere.

La difficoltà risiede nel trovare un equilibrio senza farsi venire l’ansia, senza sacrificare tutto sull’altare della carriera accademica o, al contrario, della vita sociale.

Eppure è possibile. Non è un’utopia, ma un’abilità che si impara, si costruisce, si allena e puoi raggiungerla anche tu. Se impari a conciliare studio e vita sociale, non solo vivi meglio, ma studi meglio.

Quindi come si fa, concretamente, a conciliare studio e vita sociale senza perdere la testa?

Ovviamente non esiste una una formula valida per tutti, ma ci sono strategie, abitudini e piccoli accorgimenti che possono cambiare radicalmente il tuo modo di affrontare l’università.

Continua a leggere se sei disposto a ricevere consigli non solo da noi, ma anche da altri studenti che abbiamo intervistato in giro per le università.

le cattive abitudini che rallentano lo studio

Perché conciliare studio e vita sociale è meglio che sceglierne uno

Non è raro sentirsi costretti a sacrificare la vita sociale per dedicarsi interamente allo studio durante l’università. Ma per vivere in toto questo periodo unico, rinunciare alle uscite e a ogni divertimento non è auspicabile.

Diversi studi supportano l’importanza di mantenere attive le relazioni sociali durante il percorso accademico.

Ad esempio, una ricerca pubblicata su Harvard Health Publishing evidenzia che l’interazione sociale regolare è associata a una riduzione del rischio di declino cognitivo e demenza.

Lo studio sottolinea che le attività sociali stimolano il cervello, migliorando memoria e concentrazione, contribuendo al benessere generale e a una media accademica più soddisfacente. ​

Ma non è tutto, anche un articolo pubblicato su SAGE Journals esamina le traiettorie di sviluppo durante gli anni universitari, evidenziando come le sfide accademiche e sociali influenzino l’adattamento psicosociale degli studenti.

Lo studio suggerisce che un equilibrio tra vita accademica e sociale favorisce una migliore resilienza e benessere emotivo. ​

Conciliare studio e vita sociale: segui il tuo ritmo

Uno degli errori più comuni tra gli studenti è cercare di incastrarsi in una routine che non gli somiglia, copiando modelli altrui che magari funzionano… ma per qualcun altro. In realtà, il primo passo vero per conciliare studio e vita sociale è uno solo: conoscere e rispettare il tuo ritmo personale.

Sembra banale ma è vero: ognuno ha il proprio orologio biologico. C’è chi si sveglia con l’energia di un runner olimpico alle 7 del mattino e chi, invece, prima delle 10 non è in grado nemmeno di accendere il cervello.

Alcuni sono macchine da guerra nel silenzio assoluto, altri danno il meglio con una playlist lo-fi in sottofondo. C’è chi ama studiare in biblioteca circondato da altri studenti e chi, al primo rumore, perde il filo del discorso.

Il punto è: va bene tutto, purché sia adatto a te. E per scoprirlo, serve un po’ di ascolto e sperimentazione.

Un metodo semplice ma efficace è tenere un piccolo diario per una settimana. Niente di troppo complicato: prendi nota di quando studi, quanto riesci a concentrarti, cosa ti distrae, come ti senti nelle varie fasce orarie. Dopo qualche giorno, riuscirai a tracciare una sorta di mappa dei tuoi picchi e cali di energia.

Questi ritmi non sono casuali. Il cervello umano, infatti, segue dei cicli naturali detti ritmi circadiani, che influenzano concentrazione, memoria, energia e persino l’umore.

Secondo numerosi studi, lavorare contro il proprio ritmo biologico può renderti fino al 30% meno produttivo. Al contrario, assecondare i tuoi tempi significa ottimizzare ogni sforzo.

Inizia a osservarti, testa, sperimenta. Magari scoprirai che puoi scrivere un paper perfetto alle 8 di sera… o alle 6 del mattino. L’importante è che quel tempo ti permetta di essere presente in entrambi i mondi: quello accademico e quello sociale. Perché sì, puoi e devi viverli entrambi.

Conciliare studio e vita sociale: non hai tempo, frazionalo!

Una delle frasi più gettonate tra studenti universitari è: “Vorrei uscire, ma non ho tempo”, seguita da “Vorrei studiare di più, ma non ho voglia”.

La verità è che il tempo non è qualcosa che ci viene regalato: non arriva dal cielo già impacchettato. Il tempo si costruisce, si plasma, si gestisce. E per conciliare studio e vita sociale, saperlo fare è fondamentale.

Il primo passo è smettere di aspettare “il momento giusto” per fare le cose. Quel momento, spoiler, non arriva mai da solo. Invece, puoi crearlo tu. Come? Frazionando la tua giornata.

La procrastinazione è la tua peggior nemica, lo sai se hai già letto il nostro articolo dedicato.

Una tecnica super efficace in questo senso è il time blocking: consiste nel dividere la giornata in blocchi di tempo precisi, assegnando a ognuno un’attività specifica. Semplice, ma potentissimo: dalle 9 alle 11 studio, dalle 11 alle 12 palestra, dalle 12 alle 13 pranzo, e così via.

Avere dei blocchi temporali chiari ti aiuta a restare concentrato e a evitare quella trappola dello “studio infinito” che occupa tutta la giornata, senza concludere mai nulla.

Ricorda: meglio due ore di studio intenso, senza distrazioni, piuttosto che cinque fissando gli appunti con TikTok in sottofondo. È una questione di qualità, non di quantità. E questo vale anche per la vita sociale: se sai di avere una serata libera, goditela senza ansie. Te la sei guadagnata.

Parlando di abitudini semplici ma efficaci, non posso non menzionare la mia preferita: la pianificazione settimanale.

Prenditi 20 o 30 minuti ogni domenica per guardare la settimana che ti aspetta: quando hai lezione, quando hai tempo per studiare, quando puoi vedere amici o dedicarti ad altro.

Sapere già in anticipo cosa farai ti libera dallo stress e ti permette di trovare quei preziosi momenti da dedicare alla tua vita fuori dall’università.

Avere il controllo della tua vita e non lasciare che sia lei a trascinarti, può fare davvero la differenza. Ti autogestisci, usi il tuo tempo come preferisci senza farti sopraffare dagli imprevisti, perché a quel punto, li avrai già messi in conto.

Saper conciliare studio e vita sociale non significa diventare dei robot perfetti, ma imparare a usare il tempo in modo intelligente. Così puoi essere uno studente che studia, ma anche una persona che vive.

Conciliare studio e vita sociale: anche durante la sessione!

Se ti senti in colpa ogni volta che esci con gli amici, è il momento di rivedere le tue priorità. Non è solo una questione di svago: socializzare è una necessità biologica e psicologica e non lo dico io, lo dice la scienza!

Le interazioni sociali riducono lo stress, aumentano la produzione di dopamina, l’ormone della motivazione e del piacere e migliorano la funzione cognitiva. È quanto riportato in una revisione dell’American Psychological Association del 2019.

Uscire, quindi, non è una perdita di tempo, ma una vera e propria ricarica mentale, ditelo ai vostri genitori quando si lamentano che non siete mai a casa. Dopo una serata divertente o una semplice chiacchierata con un amico, torni con più energia e lucidità.

In psicologia, questo meccanismo si chiama effetto di recupero: il cervello ha bisogno di alternare sforzo e riposo per consolidare l’apprendimento e mantenere alte le performance cognitive.

Naturalmente serve equilibrio. Una serata a settimana con gli amici, soprattutto durante i periodi intensi, può fare miracoli. Cinque serate consecutive, invece, no. Ma nessuno ti chiede di scegliere tra l’essere un secchione o un festaiolo: si tratta solo di dosare, e capire i momenti giusti.

Spesso, quando si parla di vita sociale si pensa solo a discoteche, feste Erasmus e bevute epiche. In realtà, la vita sociale può essere anche più sobria e tranquilla.

Una chiacchierata con i coinquilini a cena, una partita a calcetto con gli amici del corso, o un pomeriggio passato a cucinare con un’amica, sono tutte attività che possono fare la differenza, e ne percepirai i benefici in sessione.

Tutte queste occasioni arricchiscono la tua rete personale, ti aiutano a conoscere persone nuove, stimolano la creatività e ti fanno crescere anche fuori dai libri. E, non da ultimo, ti rendono una persona più interessante e completa: qualità molto apprezzate anche nel mondo del lavoro.

Conciliare studio e vita sociale: prepara gli esami in gruppo

Lo studio di gruppo può essere una risorsa preziosa, ma solo se usato nel momento e nel modo giusto.

Funziona molto bene quando si tratta di ripetere ad alta voce, confrontarsi su concetti complessi o motivarsi a vicenda nei momenti di poca voglia. Avere qualcuno con cui condividere la stessa fatica può rendere lo studio meno pesante e più stimolante.

Tuttavia, ci sono casi in cui lo studio collettivo si trasforma in una trappola. Se il gruppo si trasforma in una sessione di chiacchiere, se si perde più tempo a spiegare che a imparare, o se sorgono conflitti su metodi diversi, è meglio evitare.

Una buona regola è questa: lo studio di gruppo funziona solo se hai già studiato individualmente. Serve per consolidare, chiarire dubbi, motivarsi. Non per partire da zero.

Clicca qui se vuoi saperne di più.

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Conciliare studio e vita sociale: i nuovi amori

Innamorarsi tra i banchi di scuola è un grande classico da sempre. Ma cosa succede alla nostra media quando nasce un nuovo amore prima della sessione? Niente di sconvolgente, anzi.

Si pensa che una relazione possa distrarre in un periodo caotico e impegnato com’è quello universitario, ma la scienza dissente!

Uno studio pubblicato su Form Akademisk ha dimostrato che sono proprio le relazioni interpersonali a stimolare maggiormente gli studenti universitari: i livelli di ansia sono nettamente inferiori, inversamente proporzionali ai risultati, che invece migliorano sensibilmente.

Queste evidenze suggeriscono che relazioni sentimentali positive possono contribuire a migliorare sia il benessere psicologico che il rendimento accademico degli studenti universitari.

Conciliare studio e vita sociale: le vostre esperienze!

Qualche settimana fa, noi Ambassador di Thesis ci siamo lanciati in una missione speciale durante il Salone del Mobile: volevamo scoprire come gli studenti universitari riescano davvero a conciliare studio e vita sociale.

Armati di curiosità, microfoni e telecamere, ci siamo inseriti tra una esposizione e l’altra facendo domande, ascoltando le vostre storie e raccogliendo spunti interessanti.

Spoiler: non è facile per nessuno. Ma comunque, nessuno, e dico nessuno, era disposto a rinunciare del tutto alla vita sociale in nome della laurea. Ma come si raggiunge un compromesso?

Molti ragazzi ci hanno raccontato che la loro strategia è iniziare presto la giornata: si svegliano prima, anche a costo di sacrificare quell’ora in più di sonno, per studiare la mattina e poi avere il pomeriggio e la sera liberi. Così arrivo all’aperitivo tranquillo, ci ha confessato qualcuno, ridendo ma serissimo.

I pendolari, invece, devono spesso fare scelte più drastiche. C’è chi salta qualche lezione in presenza per ottimizzare il tempo, chi studia durante i viaggi in treno, e chi si organizza con appunti condivisi per non restare indietro.

Ma la mossa più intelligente l’ha suggerita un ragazzo: Io ho unito gli amici dell’università alla mia vita sociale. Usciamo insieme dopo le lezioni, ci troviamo a studiare in gruppo, ci supportiamo. Così passo tempo con loro e studio allo stesso tempo.

Conciliare studio e vita sociale può salvarti!

Come vi dicevo all’inizio, non esiste una formula magica valida per tutti. Ci saranno periodi in cui lo studio prenderà il sopravvento, come le sessioni d’esame, e altri in cui avrai più tempo per te e per le persone che ti circondano.

L’equilibrio tra studio e vita sociale non è una linea retta, ma una curva che cambia nel tempo. Impara ad accettare questa flessibilità e a ricalibrare le tue giornate in base a ciò che succede.

Studiare è importante. Ma non è tutto. L’università è anche il momento in cui impari a vivere da solo, costruisci relazioni che ti segneranno per sempre, fai esperienze che ti plasmano e sviluppi abilità che nessun esame potrà mai misurare.

Quindi il mio consiglio finale è semplice: non vivere l’università come un tunnel verso la laurea, ma come una palestra di vita. Studia con passione ma vivi anche con curiosità.

Esci, sbaglia, innamorati, perdi tempo, recuperalo, cambia idea. Alla fine, il vero successo non è solo una media alta, ma un ricordo pieno e felice di questi anni unici.

E tu? Riesci a conciliare studio e vita sociale? Come? Faccelo sapere su tutti i nostri social!