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Sei uno studente di Marketing/Comunicazione oppure di un’altra facoltà affine ma hai intenzione di scrivere la tua tesi in ambito marketing e comunicazione? Allora sei nel posto giusto! Infatti, in questo articolo, introdurremo alcuni nuovi argomenti tesi in marketing e comunicazione per mostrarti come la comunicazione è proprio alla base delle principali strategie di marketing!
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argomenti tesi in marketing e comunicazione
Cominciamo!
Argomenti tesi in marketing e comunicazione: il ruolo delle online reviews nel processo di acquisto e il case study di Yelp.com
Vediamo insieme prima perché le online reviews sono così importanti e poi trattiamo il primo degli argomenti tesi in marketing e comunicazione!
Da quando abbiamo accesso al mondo del web, il nostro modo di acquistare e di prendere la decisione se comprare qualcosa oppure no è influenzato più o meno inconsapevolmente dalle recensioni online. Le recensioni online hanno stravolto completamente il processo di acquisto.
Ormai, dalla scelta di prenotare quell’hotel all’acquisto di un capo di abbigliamento, è raro prendere ciecamente una decisione di acquisto senza leggere diverse recensioni online. Si stima infatti che nel 2016, il 90% degli acquirenti ha letto almeno una recensione online prima di decidere di visitare un’attività (fonte: 7 Reasons Why Online Reviews are Essential for Your Brand (mention.com))
Ma ciò che davvero deve far riflettere è che le online reviews sono un po’ come un’arma a doppio taglio: se una serie di ottime recensioni spinge senza dubbio all’acquisto, ancora più importante, il 94% degli acquirenti online ha riferito che una recensione negativa li ha convinti a evitare di visitare un’attività.
Questo significa che come brand, qualunque sia il settore, non è più possibile trascendere dalla presenza di recensioni online positive, motivo per cui questo fenomeno è parte fondamentale del branding di una azienda! Cominciamo quindi con i nostri argomenti tesi in marketing e comunicazione.
Il case study di Yelp.com
Il primo degli argomenti tesi in marketing e comunicazione è il caso Yelp.com indagato dall’Università di Harvard. Secondo uno studio di Harvard (che puoi leggere qui) le recensioni dei consumatori online influiscono sulla domanda dei ristoranti.
Nello studio sono stati combinati una serie di dati tra cui le recensioni del sito web Yelp.com e i dati dei ristoranti di Washington prodotti dal Washington State Department of Revenue (una sorta di nostra Agenzia delle Entrate). I risultati sono stati i seguenti per quanto riguarda l’impatto delle recensioni dei consumatori sull’industria della ristorazione:
- un aumento di una stella nella valutazione di Yelp.com porta a un aumento del 5-9% delle entrate per quanto riguarda i ristoranti indipendenti, mentre non ha particolari effetti sulle catene di ristoranti.
- Dato l’impatto differenziale di Yelp.com sulle catene e sui ristoranti indipendenti, ci si potrebbe aspettare effettivamente che le catene diventino meno popolari dopo l’introduzione di Yelp. Questo perché la maggiore informazione sui ristoranti indipendenti porta a una condizione di utilità (dove per utilità intendiamo nel linguaggio economico, il piacere che procura o può procurare a un soggetto un dato bene o servizio in quanto da lui ritenuto idoneo ad appagare un suo bisogno presente o futuro) più elevata andando in un ristorante indipendente.
Quindi Yelp non solo sposta la domanda verso ristoranti indipendenti, ma dovrebbe anche aumentare la condizione di utilità di andare in un ristorante indipendente rispetto a una catena, stravolgendo la percezione di affidabilità che normalmente attribuiamo ad un ristorante di catena.
Interessante vero? Continuiamo con i prossimi argomenti tesi in marketing e comunicazione!
Argomenti tesi in marketing e comunicazione: Wanna Marchi, un case study impossibile da non citare!
Sicuramente avrai sentito parlare del caso “Wanna Marchi“: Wanna Marchi era famosa negli anni ottanta e novanta nel mondo delle televendite, tanto da essere soprannominata “la regina delle televendite”.
Infatti, proprio tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, Wanna Marchi diventò famosa per le sue televendite di prodotti dimagranti a base di tarassaco ed estratti di alghe, ma soprattutto per il suo stile comunicativo chiassoso e ripetitivo. Basti pensare al caratteristico urlo che utilizzava ripetutamente nelle sue trasmissioni per ottenere l’assenso dei telespettatori: “D’accordo?!”
Quello che sicuramente ti permetterà di conoscerla è sicuramente tutta la vicenda giudiziaria che l’ha coinvolta: la Marchi fu condannata più volte per frode e truffa. Grazie alla sua strategia comunicativa, Wanna Marchi aveva spinto e convinto molte persone a comprare degli oggetti, la cui funzione sarebbe stata quella di scacciare via il malocchio: talismani, bustine di sale e di edera, venduti grazie alla persuasione comunicativa della televenditrice!
Puoi comprendere quindi perché questo case study prende parte agli argomenti tesi in marketing e comunicazione: approfondiamo lo stile comunicativo della Marchi come strategia di marketing (se vuoi saperne di più clicca qui).
Vediamo le caratteristiche comunicative:
- Perché Wanna Marchi diventasse famosa, è stato necessaria prima costruire una strategia di personal branding ingannevole: Wanna Marchi, infatti, ha fatto di sé un brand. Secondo Barbara Oggero, consulente di comunicazione e immagine, non importava cosa proponesse: era la sua presenza a dare significato, per le emozioni che suscitava, lo scalpore che la seguiva, l’attenzione che attirava il suo modo di essere e fare.
- La Marchi ha fatto leva sul piano emotivo e psicologico delle persone: raccontava della sua vita difficile, di una figlia da sfamare e del bisogno di guadagnare. Qualsiasi fosse stato il prodotto, che fossero state le sue pozioni “dimagranti” o qualsiasi altro oggetto di televendita, il risultato non sarebbe cambiato. La Marchi ha capito esattamente su che aspetto del lato umano fare leva! Un principio alla base di un neuromarketing spregiudicato (se vuoi saperne di più sul Neuromarketing, puoi leggere il nostro articolo qui per interessanti spunti di tesi!)
- La scelta del ToV (Tone of Voice) e il cliente target: la ripetitività dei messaggi e l’energia messa nel lanciare i messaggi giocano un ruolo fondamentale. Ti ho raccontato del suo canonico intercalare “D’accordo?!”, diventato il suo marchio, ma non solo. La Marchi ha osservato e studiato le sue potenziali clienti. Secondo Barbara Oggero Wanna ha incontrato e frequentato la sua clientela lavorando in un centro estetico. Donne che forse si lamentavano della propria vita, dei mariti, della forma fisica.
La combinazione di queste caratteristiche rende questo case study tra i più significativi come argomenti tesi in marketing e comunicazione. Non pensi?
Argomenti tesi in marketing e comunicazione: la moda culinaria dietro il mondo del Poke Bar!
Se sei uno studente o una studentessa o in generale un ragazzo/a, ti sarà capitato di frequentare i Poke Bar. La Poke la conosciamo tutti: nasce come piatto di origine hawaiiana che non ha niente a che vedere con il riso, ma che per adattarsi ai bisogni consumistici del mondo occidentale ha subito un enorme rebrand! I dati ci dicono che l’ascesa del Poke è inarrestabile:
- secondo Cross Border Growth Capital, in Italia il fatturato sarà di 143 milioni di euro nel 2024;
- nel 2020 il Poke è stato l’ottavo cibo più ordinato a domicilio, con un +133% rispetto all’anno precedente;
Ma come mai un piatto composto da riso, ingredienti tagliati a tocchetti (come pesce, avocado, verdure) e salse orientali ha spopolato così tanto?
Il segreto è tutto in una strategia di marketing e comunicazione. Bisogna infatti precisare che la pietanza originaria non è composta da riso, ma altro non è che il piatto dei pescatori delle Hawaii composto semplicemente da pesce crudo marinato e alghe di accompagnamento.
Ma allora cosa c’entra il riso? Il motivo del successo del Poke risiede in una serie di false percezioni associate al piatto stesso. Vediamo insieme perché il Poke è tra gli argomenti tesi in marketing e comunicazione:
- il consumatore di oggi è in perenne ricerca di novità e di far parte di un gruppo (in questo caso di coloro che conoscono il Poke e lo apprezzano). Immagina ad essere tra i primi che ordinano Poke da asporto: questo piatto ci inserisce in un concetto di convivialità e appartenenza ad un gruppo. Quante volte hai consumato Poke insieme ai tuoi amici in università o a casa? Quante volte hai postato in una storia di Instagram la tua Poke prima di mangiarla?
- Il senso del sano: è ormai noto a tutti che viviamo in una società ortoressica (una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e ai suoi ingredienti) dove più sano è, meglio è. Barbara Oggero però lancia uno spunto di riflessione molto importante:
Il Poke è ritenuto un cibo sano per i suoi ingredienti crudi e per il riso. Quale sia la provenienza e il trattamento dei singoli alimenti non è sempre noto perciò il concetto di Salute rimane aleatorio e opinabile.
- La facilità di trasporto e di consumo (puoi mangiarlo dove vuoi: sulla panchina del parco, in università, comodamente sul divano davanti ad un film).
- L’ appetibilità estetica da far venire l’acquolina in bocca. Le ragioni per cui troviamo molto invitante il Poke sono la scelta del contenitore (viene servita in una ciotola rotonda, che viene rigorosamente chiama bowl per non richiamare il contenitore di cibo per cani) e la possibilità di comporla con ingredienti a scelta come in un self service: il risultato è una pietanza dai colori brillanti, accesi che richiamano il mondo vegetale, esotico e sano.
Il Poke ha occupato talmente tanto una fetta di mercato italiano che Bonduelle, nota per i legumi in scatola e confezioni di vegetali, ha creato la sua versione di bowl a base di orzo. Lo stesso riadattamento fatto da Dimmi di sì Conad, nota per zuppe di legumi e cereali, che propone la sua Poke al salmone.
Insomma, si tratta di una vera e propria strategia di riadattamento al mercato occidentalizzato, che merita quindi il posto tra argomenti tesi in marketing e comunicazione in tema di mode culinarie e food business, insieme al sushi.
Se, tra gli argomenti tesi in marketing e comunicazione, questo può essere il tuo argomento, puoi approfondire di più cliccando qui!
Se invece non sei interessato agli argomenti tesi in marketing e comunicazione, ma cerchi spunti esclusivamente al mondo del marketing o al mondo della comunicazione, Thesis 4u ha ciò che cerchi:
Il nostro articolo ricco di spunti di tesi in marketing e comunicazione volge al termine, per cui speriamo di averti aiutato e, allo stesso tempo, abbiamo voluto farti conoscere meglio il grande ed appassionante mondo del marketing e della comunicazione. Senza comunicazione, un brand non avrebbe la possibilità di guadagnarsi il suo posto nel mercato perché presuppone che ancor prima di mettere in commercio qualcosa, sia necessario aver presente i processi mentali ed emotivi degli individui e prevedere quali saranno i loro bisogni di acquisto. Un mondo ancora tanto da scoprire e da approfondire, magari proprio come argomento di tesi!
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About the author: Laura, Blog Ambassador di Thesis 4u.