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Metodi, consigli e tecniche per lo studio per restare produttivo/a e non addormentarti sui libri.

Ciao! Benvenuto/a in un nuovo articolo del blog di Thesis 4u!

Sei uno studente/studentessa in piena sessione, con un sacco di esami da dare ma 0 voglia di studiare? Devi memorizzare molti argomenti ma hai poco tempo per farlo? Oppure, ti è mai capitato di avere un blocco nello studio?

Non ti preoccupare, non sei l’unico/a. Ogni studente ha affrontato almeno una volta nella sua carriera un momento “no” per lo studio, in cui si soffermava a leggere la stessa pagina per ore senza riuscire a ricordare nulla e perdendo la concentrazione in pochissimo tempo.

In questi casi è importante avere un buon metodo per rimanere produttivi per diverse ore, senza perdere tempo e, soprattutto, senza addormentarsi sui libri.

Ma come si rimane concentrati quando studiare sembra un’impresa?

Ecco a te una nuova rubrica in cui ti vogliamo presentare le migliori tecniche per lo studio che renderanno il tuo studio più efficace!

tecniche per lo studio

Tecniche per lo studio: IL METODO BLURTING!

Il termine “blurting” deriva dal termine inglese “to blurt”, che letteralmente significa “parlare d’impulso” e riflette perfettamente l’essenza di questa tecnica per lo studio.

Per mettere in pratica questo metodo devi semplicemente prendere un foglio bianco, scrivere il titolo dell’argomento che vuoi studiare/ripetere, magari con un carattere o un colore particolare per farlo risaltare il più possibile e scrivere “di getto” tutto ciò che sai su quell’argomento.

Come un pittore in preda a una crisi artistica, “vomita” tutto quello che sai sul tuo foglio di carta, concetti, nozioni, cavilli, schemini… tutto ma proprio tutto!

Dopodiché prendi in mano il materiale fornito dal docente per studiare e controlla che tu abbia veramente esaurito le informazioni che possono essere collegate al tema di riferimento.

Se così non fosse, scrivi tutto ciò che non ti sei ricordato a margine o nella parte bassa del foglio così da focalizzare l’attenzione anche su quelle nozioni.

Affinché questo metodo sia effettivamente efficace, quest’operazione deve essere ripetuta più e più volte nell’arco della tua sessione di studio, finché il margine del foglio non dovrai più scrivere nulla a margine del foglio, proprio perché ti sarai ricordato tutto!

Tecniche per lo studio: IL COLOR CODING!

Se anche tu studi su un libro completamente evidenziato, il quale più che un manuale sembra un quadro di Andy Warhol, allora questa tecnica fa al caso tuo!

Il color coding è una delle tecniche per lo studio che si basa sull’utilizzo ragionato dei colori nello studio, in modo tale da migliorare la nostra capacità di apprendimento e memorizzazione.

Ma come funziona?

Come prima cosa occorre leggere rapidamente il materiale che bisogna studiare, un capitolo di un libro o un paragrafo all’interno degli appunti.

Dopodiché bisogna dividere le informazioni che abbiamo trovato in diverse categorie e assegnare ciascuna categoria un colore. Infine si rilegge il contenuto, evidenziando le varie informazioni con il colore relativo.

Ad esempio, poniamo il caso che dobbiamo preparare un esame di storia. Possiamo decidere di evidenziare tutte le date con il giallo, tutti i personaggi storici con il verde, i luoghi con il rosa… e così via.

In questo modo ci si troverà costretti a leggere il materiale e individuare i concetti importanti e le parole chiave, ma non solo! Grazie ai colori le informazioni importanti balzano immediatamente all’occhio e rimangono più impresse nella nostra mente. Questa è, infatti, una delle tecniche per lo studio più efficaci per gli studenti con una buona memoria visiva o fotografica.

Ma attenzione: è importante associare sempre lo stesso colore allo stesso elemento. Se abbiamo deciso che le date sono “gialle”, dobbiamo ricordarci di usare il giallo solo ed esclusivamente per questo tipo di informazione, oppure potremmo fare davvero molta confusione.

Piccolo consiglio: la scelta dei colori è molto importante! Non scegliere colori troppo chiari o troppo scuri, devono essere vivaci, brillanti e in contrasto fra di loro.

tecniche per o studio: color coding

Queste sono solo alcune delle tante tecniche per lo studio consigliate e che molti studenti ritengono siano estremamente efficaci, ma ciò non significa che vadano bene per te.

E’ un argomento estremamente soggettivo, ognuno sviluppa il suo modo di studiare, di memorizzare i concetti e padroneggiare l’argomento.

E’ proprio per questo che abbiamo pensato di iniziare questa rubrica intitolata “tecniche per lo studio”: durante la prima settimana di ogni mese ti presenteremo una tecnica per lo studio differente, per farti scoprire nuovi metodi e chissà, magari tra questi riuscirai a trovare il metodo di studio che fa al caso tuo.

Tecniche per lo studio: ripassa poco prima di andare a dormire

Hai presente quel momento in cui la notte non riesci a prendere sonno e ti hanno sempre detto “Conta le pecore”? Ecco, oggi noi di Thesis 4u ti suggeriamo di ripassare ciò un argomento che hai studiato e fai fatica a memorizzare!

Sicuramente ripetere un capitolo di storia medioevale o di economia aziendale prima di andare a letto ha lo stesso effetto soporifero di “contare le pecore” (anzi, forse è anche più efficace) ma generalmente ripetere un concetto che fai fatica a memorizzare poco prima di coricarti ti aiuterà a fissarlo più velocemente.

Queste tecniche per lo studio sono state dimostrate da uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience condotta da esperti della University of York e della Harvard Medical School di Boston. All’interno di questa ricerca è stato dimostrato che il sonno è un rimedio miracoloso per la memoria: mentre dormiamo il nostro cervello riorganizza tutte le informazioni che abbiamo acquisito durante il giorno, eliminando tutto ciò che è superfluo e rinforzando il ricordo delle nozioni più importanti.

Per questo, se devi preparare un esame e sai che quel particolare concetto non riesci a tenerlo a mente nonostante i tuoi sforzi, prova a ripeterlo ad alta voce, scriverlo su un foglio di carta (se ti è possibile, non utilizzare un dispositivo elettronico per studiare) o memorizzarlo attraverso le flash cards qualche ora prima di andare a dormire. Vedrai che il giorno dopo lo ricorderai con più facilità.

Oppure, ripeti questo stesso procedimento la mattina presto appena ti svegli. In questo modo sarai più fresco con la mente e la stanchezza non rischierà di annebbiarti la memoria.

Attenzione però: questo tipo di tecniche per lo studio volgono solamente nel caso in cui tu decida di ripetere argomenti che hai già studiato precedentemente durante il giorno. Generalmente studiare durante la notte non è produttivo, proprio a causa della stanchezza accumulata durante il giorno.

Esistono poi dei supereroi notturni, studenti che ci confessano di studiare meglio durante le tarde ore del giorno, ma loro sono l’eccezione, non la regola!

Per tanto non immagazzinare nuovi concetti prima di andare a dormire ma dedicati a un ripasso degli argomenti già affrontati per consolidarli all’interno della tua memoria.

Affinché queste tecniche per lo studio siano efficaci è importante anche dormire bene e abbastanza. Infatti il primo trucco per studiare in modo efficace è sentirsi riposati. Pertanto, almeno durante la sessione, non rimanere sveglio fino alle 3 del mattino: spegni la tua serie preferita dopo il primo episodio e vai a letto presto!

Tecniche per lo studio: Il diagramma di Gowin

Un’altra delle tecniche per lo studio interessante che vogliamo proporti è quella del diagramma di Gowin!

Questa è una delle tecniche per lo studio ideate negli anni ’70 da Bob Gowin per tutti gli studenti che presentavano difficoltà nello studio, offrendogli una valida alternativa al canonico “leggi e ripeti”.

Ma in cosa consiste?

Si tratta di un “diagramma a V” che divide il nostro foglio di lavoro in tre parti:

  • prima parte: teorico concettuale
  • seconda parte: domanda focale
  • terza parte: versante metodologico

Non è indispensabile ricordarsi i nomi delle parti in cui è diviso il foglio, ma è fondamentale ricordarsi la struttura di questo diagramma.

La “punta” della V che abbiamo disegnato sul nostro foglio deve è rivolta verso l’argomento trattato, e sopra di essa, nella parte alta del foglio, dobbiamo scrivere la domanda focale.

La domanda focale rappresenta un quesito alla quale cercheremo di rispondere durante il nostro studio. Questo ci costringe a porci una domanda specifica, immaginare una possibile questione che ci verrà posta all’esame e formulare la relativa risposta.

So cosa state pensando in questo momento: “E’ una delle tecniche per lo studio più complesse, se dovessi scrivere ogni risposta completa sul foglio rischierei di perder moltissimo tempo”

In realtà il diagramma di Gowin è stato pensato per ridurre al minimo le ore di studio dedicate a una specifica materia. Ma per organizzare un discorso chiaro e conciso è indispensabile riorganizzare tutte le idee collegate a quell’argomento secondo un ordine logico, individuare e fissare soltanto i concetti più importanti legati al tema.

Ma in che modo? Prima ancora di iniziare a studiare, scrivi sulla parte sinistra del foglio una lista di parole chiave, vocaboli e conoscenze pregresse e tutti i vari collegamenti che rimandano all’argomento che dovrai affrontare.

Una volta individuati i concetti principali che dovremmo trattare è bene ordinarli secondo una sequenza logica. Quindi, scrivi un elenco numerato sulla parte destra del foglio e organizza il tuo discorso. Non devi seguire l’ordine che ti viene suggerito dal libro, ma quello che ritieni più opportuno.

Dopodiché collega ciò che hai appena scritto con le varie parole chiave e conoscenze pregresse che hai inserito nella parte sinistra del foglio per ampliare il tuo discorso. In questo modo costruirai una fitta rete di collegamenti che ti consentiranno di approfondire il tema, qualora ti venisse richiesto dal docente, e dimostrerai di padroneggiare l’argomento trattato.

Questa è una delle tecniche per lo studio più versatili che ci siano perché si adatta a qualsiasi materia che intendiamo trattare ed è valida sia per lo scritto, sia per l’orale che ti permetterà di risparmiare tempo durante lo studio e di costruire la tua conoscenza, senza imparare a memoria ogni singola parola!

Tecniche per lo studio: il metodo Feymann

Hai qualche difficoltà a preparare i tuoi esami? La mattina dell’esame hai la sensazione di non ricordare nulla di ciò che hai studiato i giorni precedenti? E magari hai provato decine di tecniche per lo studio, ma nessuna ha funzionato.

Probabilmente è perché non hai mai provato il metodo Feymann!

Questo venne ideato e utilizzato in prima persona da Richard Feymann, uno dei più grandi fisici della storia moderna, che riuscì addirittura a conseguire il premio Nobel per la fisica nel 1965 per i suoi contributi nell’elettrodinamica quantistica e nell’interazione tra la luce e la materia.

La tecnica Feymann è un metodo di apprendimento che ti costringe ha sviluppare una profonda comprensione e un’ottima padronanza dell’argomento.

Innanzitutto, bisogna scegliere l’argomento che si vuole trattare, leggerlo velocemente e cercare di spiegarlo a un bambino di 12 anni. Ti accorgerai che è più difficile di quanto si creda.

Un ragazzino delle medie, infatti, non possiede tutte le conoscenze necessarie per comprendere un argomento trattato in un saggio universitario, a meno che queste gli non vengano spiegate utilizzando un registro linguistico adatto alla sua età, all’interno di un discorso chiaro e ben articolato.

In questo modo sarai costretto a capire veramente ciò che stai studiando, perché solo in questo modo sarai in grado di rielaborare i concetti all’interno del libro e rispiegarli “in parole povere”.

Inoltre, non puoi dare nulla per scontato: un ragazzino di 12 anni, molto probabilmente, non ha un bagaglio di preconoscenze molto ampio e dovrai spiegargli il significato di ogni termine tecnico che utilizzi, anche il più basilare. Così facendo sarai obbligato a ripassare anche i concetti base della materia d’esame, pilastri fondamentali, parole che trovi in ogni paragrafo ma della quale non sapresti spiegare il significato.

E poi non puoi lanciarti in un flusso di coscienza infinito. Affinché il bambino davanti a te possa capire ciò di cui stai parlando è indispensabile che il tuo discorso segua un filo logico, coerente e orinato.

Dopo aver fatto questo passaggio cerca di rivedere e perfezionare il tuo discorso per eliminare i dettagli inutili e approfondire ciò che è necessario.

In questo modo sono sicura che arriverai all’esame super pronto e sicuro di ciò che sai, perché non ti sarai limitato a ripetere a pappagallo ciò che diceva il libro ma avrai rielaborato e assorbito tutte le informazioni importanti!

Tecniche per lo studio: il sistema Loci

Fammi indovinare, tu sei uno di quegli studenti che passa ore e ore sui libri, ma si dimentica tutto quello che ha studiato nel giro di 20 minuti? E’ il tuo giorno fortunato, perché questa è una delle tecniche per lo studio che fa al caso tuo!

Il sistema Loci, anche conosciuto come “palazzo della memoria”, è una delle tecniche per lo studio più antiche e più efficaci che esistano al mondo.

Pensa, che questa tecnica venne introdotta dagli antichi oratori greci e romani e praticata dai più potenti politici dell’epoca per non perdere il filo del discorso, ad esempio, Marco Tullio Cicerone era uno dei suoi più grandi fan e la usava di continuo per tenere le sue famose orazioni politiche al foro.

Ma come funziona? Questa tecnica si basa sull’associazione di oggetti o concetti da ricordare con posizioni specifiche in un luogo reale o immaginario, come una casa o un percorso familiare.

Innanzitutto, scegli un luogo che conosci molto bene, come la tua casa, oppure fai come Cicerone e pensa a un percorso che percorri abitualmente, come il tragitto che compi dalla tua abitazione verso l’università. Puoi anche creare un luogo immaginario, ma è più efficace usare uno spazio familiare.

Quindi, immagina di camminare attraverso quel luogo. Visualizzalo mentalmente e immagina di camminare attraverso di esso seguendo un ordine specifico. Durante questo processo, cerca di notare le caratteristiche distintive di quel luogo, come stanze, mobili, dipinti o oggetti particolari.

A questo punto associa oggetti o concetti che desideri memorizzare con le diverse posizioni nel luogo. Ad esempio, se vuoi memorizzare una serie di concetti che ti saranno utili per un esame, puoi associare il primo argomento alla porta d’ingresso, il secondo alla cucina e così via. Usa la tua immaginazione per creare immagini vivide e fantasiose che collegano l’oggetto al luogo.

Per richiamare le informazioni, immagina di camminare attraverso il luogo nella stessa sequenza in cui hai associato gli oggetti o i concetti. Ogni volta che raggiungi una posizione, dovresti ricordare l’oggetto o il concetto associato alla stessa.

Se provi a ripetere lo stesso processo diverse volte potrai rafforzare le tua memoria e non arriverai all’esame impreparato! Man mano che acquisisci esperienza, sarai in grado di associare una vasta gamma di informazioni al tuo “palazzo della memoria” e richiamarle con facilità.

Ora hai capito perché è una delle tecniche per lo studio più interessanti di sempre? Sfrutta la memoria visiva e sensoriale per aiutarti a richiamare alla mente concetti e informazioni più facilmente. Infatti, l sistema Loci è stato considerato, per secoli una delle tecniche per lo studio e per la memoria più forti di sempre ed è ancora ampiamente utilizzato oggi da chi cerca di allenare la propria mente.

Tra tutte le tecniche per lo studio che ci sono, questa, vale la pena provarla!

Tecniche per lo studio: la matrice di Eisenhower

Sei sicuro di aver troppe cose da fare e poco tempo per studiare, o è solo una tua impressione? Tra le varie tecniche per lo studio, hai mai provato la Matrice di Eisenhower?

Questo metodo prende il nome del suo più grande sostenitore, il 34esimo presidente degli Stati Uniti, che aveva sicuramente una miriade di cose da fare (molte più di uno studente universitario in sessione), eppure è sempre riuscito a conciliare lavoro e vita privata senza impazzire.

Questo perché Eisenhower aveva ben in mente la grande differenza fra urgente e importante.

Spesso confondiamo il significato delle due parole, pensando che “importante” e “urgente” siano sinonimi dello stesso concetto, quando in realtà non è affatto così.

Eisenhower diceva: “Ciò che è importante, raramente è urgente e ciò che è urgente, raramente è importante”, e questa frase è la chiave per capire questo metodo di studio.

Urgente è qualcosa che deve essere fatto subito, come ad esempio rispondere al telefono: se non lo fai immediatamente l’interlocutore smetterà di chiamarti. Ma è davvero così importante rispondere a quella chiamata?

Le attività importanti, invece, sono quelle in grado di mostrarti i veri risultati, quelle che ti permettono di raggiungere i tuoi obiettivi. Ma essendo, nella maggior parte dei casi, progetti a lungo termine non possono essere classificati come urgenti.

“Importante o urgente”? su cosa mi devo realmente focalizzare allora? La risposta corretta è entrambi, ma in misura diversa.

Tra le varie tecniche per lo studio, La matrice di Eisenhower è lo strumento che ti aiuterà maggiormente a gestire tempo e priorità. Ma come funziona?

Immaginati quattro quadranti, ognuno del quale contiene diverse attività, suddivise per il grado di importanza e urgenza. Le attività vengono quindi suddivise in quattro categorie:

Urgente e Importante (Quadrante 1): si tratta di tutte quelle attività che richiedono attenzione immediata e sono fondamentali per il successo. Queste sono le attività urgenti e importanti che dovrebbero essere gestite al più presto possibile.

Ad esempio, devi iscriverti a un appello entro mezzanotte se vuoi passare l’esame? Questa è un’attività fondamentale, che deve essere svolta al più presto.

Non Urgente ma Importante (Quadrante 2): sono quelle attività cruciali per il successo a lungo termine, ma che non richiedono attenzione immediata.

Per esempio, devi proprio studiare a settembre per un esame che dovrai sostenere a giugno? No. Quell’esame è importante? Sì, ma non è urgente. Inizi a percepire la differenza?

Il grosso problema di queste attività è la procrastinazione. Devi pianificare tutte le azioni del secondo quadrante al meglio per evitare che diventino urgenti in futuro.

Urgente ma Non Importante (Quadrante 3): rappresenta le attività che richiedono attenzione immediata, ma che non contribuiscono significativamente al raggiungimento degli obiettivi a lungo termine.

Devi veramente controllare le mail otto volte al giorno? No.

Per gestire al meglio queste attività devi imparare a delegarle (nel limite del possibile). Devi riuscire a liberare la mente dallo stress non necessario e focalizzarti solo su ciò che per te è realmente importante. Così facendo eviterai di perderti in un bicchier d’acqua e rimarrai sempre fisso sull’obiettivo.

Non Urgente e Non Importante (Quadrante IV): parliamo di quelle attività che hanno un impatto limitato sul successo e che possono rappresentare una forma di distrazione.

Queste attività sono davvero banali, che spesso sono solo pseudo-lavoro, per rimandare ciò che davvero è importante. Se passi 4 ore a riordinare la scrivania, non stai preparando il tuo ambiente di lavoro ma solo procrastinando lo studio fino a ora di pranzo.

E’ utile? No. E’ importante? No. Allora non lo fare! Queste attività dovrebbero essere evitate o ridotte al minimo.

L’utilità della matrice di Eisenhower, una delle tecniche per lo studio più efficaci, sta proprio nel capire cosa ci serve, cosa non ci serve e quando. Spesso non si ha un ordine ben preciso delle attività che dobbiamo svolgere nel corso della giornata e si finisce spesso per procrastinare anche le cose più importanti.

La matrice di Eisenhower è una delle tecniche per lo studio più efficaci, perché con essa potrai eliminare completamente le attività inutili, delegare quelle meno importanti e concentrarti solo su ciò che ha veramente un impatto significativo nel tuo percorso di studi e nella vita più in generale.

Quindi se non vuoi perdere tempo, tra tutte le tecniche per lo studio, questa, vale la pena provarla!

Avevi mai sentito parlare di queste tecniche per lo studio? Pensi possa essere efficace? E tu utilizzi altri escamotage per rendere il tuo studio più produttivo? Scrivici attraverso i nostri canali social e facci sapere qual è la migliore tecnica per lo studio!

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