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Vediamo insieme le esigenze dei laureandi, grazie alle risposte di un campione di studenti prossimi al conseguimento della laurea.

Ciao e benvenuto/a sul blog di Thesis 4u  la startup nata dal desiderio di creare una connessione tra studenti e aziende.

Sei uno/a studente/essa prossimo/a alla conclusione del tuo percorso di studi e sei leggermente infastidito/a da alcuni aspetti del sistema universitario italiano? Se la tua risposta è affermativa e pensi di essere l’unico/a a sperimentare questo malessere procedi con la lettura di questo articolo per sentirti meno solo/a

Abbiamo pensato di selezionare un campione ristretto di studenti già laureati, e chiedere loro quali siano le esigenze dei laureandi nel momento in cui si sta per avvicinare il periodo tanto amato (quanto temuto) del conseguimento degli studi.

Le domande che rientrano nella categoria delle “esigenze dei laureandi” sono state poste ai nostri intervistati tenendo conto di determinati paramenti, tra cui:

  • i contatti con l’università, quindi gli sportelli informativi e le segreterie;
  • la disponibilità dei docenti nell’accettare progetti di tesi;
  • la reperibilità dei materiali didattici;
  • e per gli studenti già in possesso di una laurea, il grado di soddisfazione e di inserimento nel mondo del lavoro.

Oltre a questi paramenti stabiliti da noi, abbiamo notato, tra le varie risposte che ci sono state date, che molte delle esigenze dei laureandi rientrano anche in tutte quelle problematiche post-laurea, in quanto l’incertezza lavorativa costringe gli studenti a dover pensare con largo anticipo al loro futuro lavorativo.

Da questo aspetto abbiamo deciso di porre, nel corso dell’intervista, ulteriori domande ai nostri due studenti per comprendere le loro necessità non solo in termini accademici ma anche in termini lavorativi.

Queste domande non solo aprono la questione sul piano delle politiche dell’università per lanciare gli studenti sul mondo del lavoro, ma cercano anche di comprendere le lacune di molti atenei sui metodi e sulle conoscenze garantite agli studenti, dato che molti recruiter richiedono competenze extra che non sono inserite all’interno dei programmi dei singoli corsi di laurea.

Ma comprendiamo insieme le esigenze dei laureandi attraverso le risposte di Victoria e Marco due studenti dell’Alma Mater studiorum, laureati entrambi in Discipline delle arti della Musica e dello spettacolo, che ci hanno offerto due posizioni diverse sul piano dell’esperienza personale, ma concordanti sul piano delle migliorie che l’università italiana dovrebbe apportare.

Ciao ragazzi, e grazie per il tempo che ci state dedicando! Cominciamo subito:

Su quali basi si sceglie un relatore? Quando bisogna contattarlo?

M: “Ho contattato il mio relatore per l’argomento scelto, avevo seguito un suo corso che mi interessò parecchio e sostenuto discretamente l’esame. Ho pensato, quindi che la mia scelta potesse ricadere su lui visto l’interesse per la disciplina ma anche il risultato in sede d’esame.”

V: “Ho scelto di presentare la tesi alla professoressa che più di tutti aveva catturato la mia attenzione tra tutti i corsi frequentati l’ultimo anno. lei mi face appassionare all’argomento e mi fece anche capire cosa avrei fatto del mio futuro.
Ricordo quel periodo come un periodo di sacrifici mixati a tanta, tanta soddisfazione che poi arrivò dopo.
Inizialmente ebbi un periodo di blocco dato da un colloquio andato molto male con la mia relatrice, ma fortunatamente venne in mio soccorso la tutor del corso che mi spronò a lavorare su quell’argomento poiché lei, prima di tutti perfino di me, capì che quell’argomento era proprio mio, e io dovevo solo lavorarci e sbatterci la testa. E così feci!”

Da entrambe le risposte comprendiamo che la scelta va effettuata sulla base dell’interesse nei confronti del corso di studi.

Ci sono particolari esigenze per un laureando?

M: “Diciamo di si. per quanto mi riguarda avendo svolto l’intero lavoro di ricerca e scrittura in piena pandemia con biblioteche inizialmente chiuse e poi gradualmente riaperte, c’era la necessità di possedere materiale per poter scrivere.

V: “Le biblioteche online sono una necessità primaria per uno studente. La pandemia ha tolto la possibilità a noi studenti di andare in biblioteca quindi l’unico modo per reperire il materiale è proprio online.

Spero ci sia anche nel post-pandemia la possibilità di possedere questi materiali virtuali perché sono utili anche per questioni tempistiche, visto che si può scrivere la tesi anche da casa. Io in quel periodo mi trovavo in Sicilia, e anche se avessi voluto frequentare una biblioteca non avrei reperito materiale viste le risorse poco affini con il mio argomento.

Inoltre la mia correlatrice ha fatto in modo che io avessi anche dell’altro materiale, oltretutto reperito proprio da lei.”

Per quanto riguarda invece esigenze personali come il supporto psicologico, ed emotivo entrambi pensano che questa sia una delle principali esigenze dei laureandi.

L’ateneo offre nel suo servizio anche supporto psicologico, cosa ne pensate?

M: “Credo sia una delle principali esigenze dei laureandi, me compreso. il ondo odierno va troppo veloce rispetto ai nostri ritmi. L’università offre sportelli di consulenza con psicologi esperti, ma le tempistiche sono lunghe e non sempre ti invogliano ad attendere. Spesso il bisogno di parlare diventa più forte e si ha l’esigenza di andare da privati.”

V: “Tra la pandemia e lo stress universitario la psicoterapia è diventata una delle più importanti, per non dire la principale, delle esigenze dei laureandi, bisognerebbe investire di più su questo aspetto.”

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Quanto è importante il rapporto con il relatore?

M: “Tanto, perché per poter effettuare un buon lavoro, c’è anche il bisogno di un supporto intellettualmente superiore, che possa anche dare consigli, e indirizzare la ricerca. Spesso però ci si limita a correggere i capitoli degli studenti senza un confronto e senza molte spiegazioni in merito alle correzioni.”

V: “Davvero tanto, io personalmente devo tanto alla mia correlatrice (tutor del corso) che mi sostenne in tutto e per tutto; devo tanto anche alla mia relatrice che credette in me fin dal principio, invitandomi anche a fare la tutor al suo prossimo corso. Quindi anche una bella soddisfazione, che mi ha permesso di crescere lavorativamente e personalmente.
Posso sommariamente dire che la mia esperienza mi ha dato tanto e mi ha formato molto.”

I relatori sono abbastanza semplici da reperire? Hanno aspettative ed esigenze?

Dalle risposte di entrambi capiamo che oltre alle esigenze dei laureandi ci sono anche le esigenze dei relatori, spesso troppo puntigliosi e metodici.

M: “Il mio relatore non ha avuto particolari esigenze, forse un po’ puntiglioso sui temi ma nulla di eclatante.”

V: “Le esigenze dei laureandi non vengono mai ascoltate quelle dei relatori invece spesso mettono in crisi. Inizialmente infatti l’approccio con la mia relatrice fu leggermente fuorviante. Mi chiese un indice ragionato e io non sapevo cosa fosse, poi dopo averlo capito ho cominciato a strutturarlo e posso dire che è stata la mia salvezza.

Mi ha permesso di essere sicura di ciò che avrei dovuto scrivere dall’inizio della stesura della mia tesi. Ecco penso che tra le varie esigenze dei laureandi ci potrebbe essere anche quella di creare corsi specifici per insegnare ai giovani la scrittura di un sommario e di un indice ragionato.”

Quanto influenza il mondo del lavoro le esigenze dei laureandi?

M: “Tantissimo, purtroppo la società corre e ci sprona a correre. Il problema è che in questo modo non si riesce a pensare bene né ad una cosa né all’altra, però sono considerazioni che bisogna fare. “

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V: “Il mondo del lavoro non può far altro che influenzare le esigenze dei laureandi e le scelte che effettueranno si basano proprio su questo aspetto.

Anche se per esperienza personale mi sono ritrovata a fare una tesi su un argomento che mi appassionava: ho elaborato un percorso formativo su un’opera (Carmen di Georges Bizet) per una quinta classe elementare, e questa passione è stata premiata, tant’è che la mia relatrice mi ha proposta come tutor del corso per l’anno seguente.

E’ stata una soddisfazione enorme, ma mi ritengo anche fortunata. Forse se il lavoro futuro influenzasse le esigenze dei laureandi più delle proprie passioni, io ad oggi non avrei ricevuto questa proposta dalla mia relatrice. Mi rendo conto però che molti studenti pensano anche a questo.”

I nostri due studenti inoltre in tema di esigenze dei laureandi hanno espresso il loro parere anche per quanto riguarda il settore dell’organizzazione universitaria.

Marco pensa che l’università sia anche un modo per crescere e confrontarsi, e per quanto riguarda la sua esperienza si ritiene soddisfatto, soprattutto per come l’università abbia gestito la pandemia, ma anche per il supporto che i docenti hanno garantito agli studenti attraverso il materiale online.

Quello che modificherebbe dell’università è l‘aspetto burocratico spesso troppo distante dalle conoscenze dello studente, tanto da metterlo in crisi con scadenze e con un linguaggio settoriale (quello amministrativo) troppo distante dalla dialettica giovanile. I bandi infatti, vengono visti come i suoi nemici più acerrimi, anche se dopo i primi anni di triennale e i due anni di magistrale, sta cominciando a prendere confidenza con il loro linguaggio.

Victoria invece ritiene che l’università debba ascoltare maggiormente le esigenze dei laureandi, che secondo lei vengono abbandonati a loro stessi nella ricerca di un relatore, di un correlatore ma anche nella ricerca di un argomento non banale.

Quello che desidera dall’università è uno spazio temporale interamente dedicato alla tesi, privo di esami e di corsi da seguire, dove si possa effettuare ricerca e si possa scrivere senza la pressione di dover fare anche altre cose, ma con la massima concentrazione interamente rivolta all’elaborato.

Lei quindi vorrebbe che l’università ascolti e tuteli le esigenze dei laureandi intesi proprio come studenti che stanno per terminare il loro percorso formativo.

esigenze dei laureandi, ricerca delle fonti e tanto altro

Entrambi condividono il fatto che, tra le offerte di lavoro, spesso ci siano requisiti e competenze per essere assunti mai imparate e per nulla acquisite durante il percorso universitario. Tra i requisiti a cui si fa riferimento troviamo:

  • la conoscenza della lingua inglese
  • la conoscenza del linguaggio SEO
  • la conoscenza di Excel
  • conoscenza di almeno una terza lingua (non sempre)
  • le cosiddette soft skills da acquisire

Questi cinque elementi diventano invalidanti per i giovani laureati che presi dagli studi delle loro materie non hanno avuto il tempo di imparare nuove lingue o nuovi programmi software, oppure hanno poca possibilità di imparare sul campo e apprendere soft skills fondamentali nel lavoro.

In che modo si potrebbe garantire la conoscenza di queste competenze? Ecco la soluzione prevista dai nostri studenti.

M: “ormai è risaputo che bisogna conoscere l’inglese, ma l’università non offre corsi gratuiti e si sa che tra le esigenze dei laureandi ci sono anche tutte le necessità di un supporto economico. E’ raro che uno studente abbia molti soldi da investire, quindi tra le tasse e il costo della vita è difficile pagare anche dei corsi specifici.”

V: “tra le esigenze dei laureandi c’è proprio quella di inserirsi nel mondo del lavoro, ma come fare se l’università fornisce solo competenze teoriche senza fare corsi pratici su come usare il PC? Purtroppo non tutti sono capaci di usarlo al meglio nonostante siamo nativi digitali.”

In conclusione:

Le risposte che ci sono state fornite da Marco e Victoria sulla base delle nostre domande hanno condotto a diverse considerazioni sui miglioramenti che l’università dovrebbe apportare per rispondere alle esigenze dei laureandi.

Per allargare la cerchia e avere conferma che buona parte degli studenti abbiano le stesse necessità abbiamo chiesto ad altri laureandi se si rispecchiassero nei risultati ottenuti dalla nostra intervista.

Quasi tutti gli studenti ci hanno confermato che, per essere migliore e per avvicinarsi alle esigenze dei laureandi, il nostro sistema universitario dovrebbe investire almeno su questi cinque punti:

  • fornire materiale online gratuitamente
  • investire sull’assistenza psicologica
  • creare spazi temporali nel corso del terzo anno dedicati solo alla scrittura tesi
  • fornire competenze sulla stesura dell’elaborato
  • investire sulle competenze da acquisire ai fini di cercare lavoro con più facilità

E tu? Ti ritrovi con le parole dei nostri studenti? Quali sono state (oppure sono) le tue esigenze da studente prossimo alla laurea? Raccontaci la tua esperienza interagendo con noi attraverso i nostri canali social. A presto!

About the autor: Mattia, Blog Ambassador