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Non sai più cosa fare per farti venire voglia di iniziare a studiare? Hai mai provato a studiare in gruppo? In questo articolo troverai ottime ragioni per iniziare a farlo!

Ciao a tutte e a tutti! Bentornati sul blog di Thesis 4u – la startup che mette in collegamento studenti e aziende, grazie alle tesi di laurea.

Studiare è una parte fondamentale della vita di ogni universitario, ma il modo in cui lo si affronta può influenzare profondamente i risultati finali e soprattutto, la tua salute mentale.

C’è chi preferisce studiare da solo, in un ambiente tranquillo, dove può gestire il tempo e il metodo in totale autonomia. Altri, invece, trovano più utile confrontarsi con i compagni, discutere gli argomenti e scambiarsi idee per capirli meglio.

Ma quale metodo funziona davvero di più? È meglio studiare da soli, con la massima libertà, o studiare in gruppo e confrontarsi con gli altri?

La verità è che non esiste una risposta giusta per tutti. Entrambi i metodi hanno punti di forza e di debolezza, la scelta dipende da diversi fattori: la materia da studiare, il proprio stile di apprendimento e gli obiettivi da raggiungere.

In questo articolo vedremo come studiare in gruppo possa svoltare la tua sessione anche se lo studio individuale, a suo modo, può essere una mossa vincente. Continua a leggere per capire come sfruttarli al meglio e rendere lo studio più efficace!

Studiare da soli: pro e contro

I vantaggi dello studio individuale

Se hai bisogno di massima concentrazione e zero distrazioni, studiare da solo potrebbe essere la scelta perfetta per te. Quando lavori in autonomia, hai il totale controllo su come organizzare il tuo tempo e il tuo materiale. Puoi decidere di studiare quando sei più produttivo, quanto devono durare le sessioni di studio e quali tecniche funzionano meglio per te.

Studiare da soli favorisce il deep work, uno stato di concentrazione totale in cui il cervello assimila le informazioni in modo più efficace. Inoltre, permette di personalizzare il metodo di studio in base alle proprie esigenze, senza doversi adattare a quello dei colleghi universitari.

Ognuno ha il proprio stile: c’è chi sottolinea e prende appunti, chi crea mappe concettuali, chi preferisce ripetere ad alta voce e così via. L’autonomia favorisce la sperimentazione e ti permette di provare diversi metodi, fino a trovare quello perfetto per te.

Ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo diceva Stephen Hawking, e se lo diceva lui, chi siamo noi per dire che non è così?  

Alcuni argomenti ti risultano più facili, quindi li puoi esaurire più velocemente, altri sono più complicati, e allora richiederanno più tempo. Il tuo ritmo, le tue regole e le tue difficoltà: diventa un faccia a faccia tra te e la materia in questione. 

Gli svantaggi dello studio individuale

Abbiamo parlato dei vantaggi dello studio individuale, ma come in ogni cosa, per avere una visione completa è importante considerare anche gli aspetti meno piacevoli.

Uno dei principali svantaggi dello studio in solitaria è il rischio di isolamento. Passare ore sui libri senza confrontarsi con nessuno può far sentire soli e frustrati, e alla lunga questa mancanza di interazione può influire negativamente sulla motivazione.

Inoltre, può essere difficile capire se hai davvero assimilato un argomento. Ti sembra di aver capito tutto, ma come puoi esserne sicuro senza qualcuno con cui discuterne?

Un ottimo modo per capire se hai davvero assimilato un concetto è provare a spiegarlo a qualcun altro. Se riesci a farlo in modo chiaro e senza difficoltà, significa che hai capito. Se invece ti blocchi o fai fatica, probabilmente c’è ancora qualcosa da rivedere.

E poi c’è la questione della disciplina. Studiare da soli significa avere totale libertà, ma senza un gruppo con cui confrontarsi o a cui rendere conto, il rischio di procrastinazione è alto. Senza scadenze o un minimo di pressione esterna, è facile rimandare e distrarsi. Ne abbiamo parlato anche in un altro articolo dedicato proprio alla procrastinazione!

Ti è mai capitato di sederti a studiare e dopo pochi minuti, ritrovarti a scorrere il telefono o a pensare a tutt’altro? Mantenere una routine costante richiede molta forza di volontà, specialmente quando gli argomenti sono complessi o la voglia di studiare è praticamente inesistente!

Studiare in gruppo: pro e contro

I vantaggi di studiare in gruppo

Studiare in gruppo può essere una strategia efficace, soprattutto se ti piace confrontarti con gli altri e scambiare idee. Uno dei vantaggi più grandi? Spiegarsi a vicenda gli argomenti! Questo aiuta sia chi ascolta sia chi spiega, perché per insegnare qualcosa a qualcun altro devi riorganizzare i concetti in modo chiaro, e così li memorizzi ancora meglio.

Ti è mai capitato di rimandare lo studio all’ultimo minuto? Ecco, studiare in gruppo può essere un ottimo rimedio contro la procrastinazione. Avere un appuntamento fisso con altre persone ti aiuta a darti una disciplina e a smettere di dire “lo faccio domani”. In più, studiare con gli altri ti fa capire che non sei l’unico ad avere difficoltà: condividere dubbi e problemi rende tutto un po’ più leggero!

Un altro punto a favore è la motivazione. Sapere che devi vederti con il gruppo per studiare ti spinge a prepararti meglio, perché nessuno vuole essere quello che arriva impreparato! E poi c’è il grande vantaggio di colmare le lacune. Questo è particolarmente utile per materie come matematica, fisica o lingue straniere, dove il ragionamento e la pratica fanno la differenza.

Infine, il gruppo di studio è perfetto per prepararsi a interrogazioni ed esami. Simulare test, fare domande ai compagni e rispondere ai loro quesiti ti aiuta a verificare il tuo livello di preparazione e a scoprire su quali argomenti devi ancora lavorare. Insomma, studiare in compagnia non è solo utile, ma può anche rendere lo studio più stimolante e quasi divertente!

Gli svantaggi di studiare in gruppo

Nonostante i tanti vantaggi, anche lo studio di gruppo può presentare delle difficoltà. Una delle più comuni è la tentazione delle distrazioni. Se il gruppo non è ben organizzato, è facile finire a chiacchierare di tutto tranne che di studio, e questo può ridurre notevolmente la produttività della sessione.

Un altro problema è trovare un ritmo comune. Ogni studente ha il proprio metodo e il proprio passo nell’apprendere, e non è sempre facile accontentare le esigenze di tutti. Alcuni potrebbero voler approfondire certi argomenti, mentre altri potrebbero aver bisogno di più tempo per capire concetti specifici. Questo può creare difficoltà nel mantenere il gruppo focalizzato e sulla stessa lunghezza d’onda.

C’è anche il rischio di diventare troppo dipendenti dal gruppo. Alcuni studenti potrebbero fare affidamento esclusivamente sulle spiegazioni degli altri, senza impegnarsi a studiare da soli. Questo potrebbe diventare un problema, soprattutto quando si arriva a dover affrontare un esame o una prova individuale, dove non c’è nessuno con cui confrontarsi o che faccia il lavoro al posto tuo.

studiare in gruppo

Come scegliere il perfetto gruppo di studio?

Sembra banale, ma l’errore più facile che si possa commettere è far coincidere gruppo di amici e gruppo di studio. Attenzione, questo non significa che per studiare bene hai bisogno di sconosciuti o peggio, persone con cui non ti trovi bene: ora ti spiego.

Il gruppo perfetto di studio non supera le cinque persone: sarebbe più difficile mettere d’accordo un gruppo numeroso e sarebbe più complicato anche confrontarsi.

All’interno di questo gruppo deve esserci fiducia reciproca, quindi non ci possono essere sconosciuti, devi fidarti delle persone con cui stai investendo del tempo, anche perché niente come un gruppo di studi, se mal gestito, può essere controproducente.

Avere la stessa urgenza di superare quell’esame. Uniamo le forze e gli appunti per raggiungere lo scopo comune: presentarci a quell’appello e raggiungere un voto accettabile. Se qualcuno all’interno del gruppo non ha molto interesse a superare l’esame a breve, probabilmente tenderà, senza rendersene conto, a rallentare l’intero gruppo.

Perfetti in questo contesto sono gli amici di circostanza: quelli che frequenti solo all’università. Sono tuoi amici, certo, ma non al punto da invitarli al tuo compleanno… anche se alla festa di laurea sì.

Studiare in gruppo: cosa dice la scienza?

Studiare in gruppo è una strategia adottata da molti studenti per affrontare esami e compiti in modo collaborativo, ed è anche supportata da numerose ricerche psicologiche e pedagogiche che ne evidenziano i benefici.

Il lavoro di squadra non solo facilita l’apprendimento, ma migliora anche la memoria e aiuta a ridurre lo stress!

Uno dei vantaggi di studiare studio in gruppo è la rielaborazione attiva: spiegare un concetto agli altri aiuta a riorganizzarlo in modo più chiaro e comprensibile. Questo processo rafforza la memoria e migliora la comprensione. Lo dice anche uno studio della Cornell University, secondo cui insegnare agli altri è uno dei metodi migliori per apprendere.

Anche una ricerca del 2010, pubblicata su Psychological Science, ha confermato che il recupero attivo – noto oggi anche come active recall, grazie alla diffusione sui social – aiuta a memorizzare meglio le informazioni nel lungo termine, proprio come accade quando si spiegano i concetti ad altri.

Studiare in gruppo può anche migliorare la memoria sociale, ovvero la capacità di ricordare meglio le informazioni grazie alla condivisione con gli altri. Uno studio dell’Università di Oxford, guidato da Dunbar, ha dimostrato che il nostro cervello crea connessioni sociali che aiutano a recuperare i ricordi.

All’interno di un gruppo di studio, le informazioni non restano solo nella tua mente, ma si legano a una rete di relazioni, rendendole più facili da ricordare.

Secondo Lev Vygotskij, la zona di sviluppo prossimale spiega come gli studenti possano imparare meglio interagendo con altri, sia più esperti che meno esperti. Il confronto infatti, stimola il pensiero critico e aiuta a risolvere problemi, perché permette di arricchire le proprie idee.

Studiare in gruppo ha molti benefici psicologici, come ridurre lo stress e aumentare la motivazione.

Lo studio The Effectiveness of Teamwork Training on Teamwork Behaviors and Team Performance, pubblicato su PMC, ci dimostra quanto sia utile il lavoro di squadra. I ricercatori hanno analizzato come la collaborazione possa migliorare le dinamiche di gruppo e le prestazioni complessive.

I programmi di formazione al teamwork aiutano a migliorare la comunicazione, la coordinazione e la coesione tra i membri del team. Questi aspetti sono fondamentali che possiamo riscontrare anche studiando in gruppo.

Quando il lavoro di squadra è ben organizzato, l’apprendimento diventa più efficace. Si riducono gli errori e aumenta la produttività. Lo studio dimostra che lavorare insieme rende più facile affrontare compiti complessi, migliorando la comprensione tra i membri del team e la qualità del risultato finale.

Tutti questi vantaggi non si riscontrano solo nei risultati concreti, anche la salute mentale trae il suo beneficio!

Secondo delle ricerche di Harvard chi studia in gruppo ha meno ansia rispetto a chi studia da solo: il supporto dei compagni fa sentire più sicuri e aumenta la fiducia in sé stessi.

Il sostegno emotivo del gruppo aiuta anche a mantenere alta la motivazione e a credere di più nelle proprie capacità.

Studiare in gruppo quindi, non solo aiuta a imparare meglio, ma sviluppa anche competenze utili per il mondo del lavoro, le cosiddette soft skills. Migliora la comunicazione, la gestione del tempo e la capacità di collaborare con gli altri.

E tu come studi? Preferisci studiare in gruppo o da solo? Faccelo sapere sui nostri social!