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Ciao a tutti/e e bentornati/e ad un nuovo articolo del blog di Thesis 4ula startup innovativa che mette in collegamento gli studenti e le studentesse con le aziende, grazie alle tesi di laurea in azienda.

L’articolo di oggi è particolarmente speciale e potrebbe fare al caso tuo soprattutto se hai perso la fiducia nel sistema accademico, stai avendo un blocco universitario o non sai che scelta fare per il tuo futuro universitario. Forse stai anche pensando o valutando di mollare tutto!

Fermati! La risposta non è affatto scontata. E’ del tutto normale vacillare soprattutto al giorno d’oggi dove possiamo facilmente essere condizionati e confusi dalla miriade di opportunità, informazioni e guru digitali che troviamo sul web. Devi però essere in grado di discriminare ciò che può davvero essere un’opportunità da ciò che viene proposto con lo scopo di approfittare di questa confusione.

Per capire quali scelte fare e muoversi nel mondo digitale e non solo, è necessario informarsi, affidarsi a persone competenti che sanno muoversi all’interno di questa realtà dinamica in continuo movimento, cercando di evitare coloro che sono disposti a vendere false promesse a scopo puramente commerciale.

Stai avendo dei dubbi sul tuo percorso universitario? Ti senti attratto dalle promesse e dall’esibizione di lusso e ricchezza dei guru digitali? Non sai quale sia la strada scegliere per avere successo nella vita e sentirti realizzato?

In questo articolo analizzeremo insieme il fenomeno dei guru digitali che hanno invaso il web e le piattaforme social e che tanto screditano il sistema universitario.

Università false

Prima di proseguire ti segnaliamo il nostro articolo di blog sul blocco universitario. I momenti di confusione nel percorso accademico possono essere tanti, nel nostro blog troverai tanti consigli importanti per aiutarti ad uscire da queste situazioni al meglio!

I guru digitali sono persone che si autodefiniscono esperte e offrono consigli su una varietà di argomenti sui social media. Il loro scopo finale? Invitare i followers a partecipare a corsi online che promettono un guadagno senza sforzi. I guru digitali si vendono come specialisti e professionisti del proprio settore, dal trading in borsa al copywriting, fino all’intelligenza artificiale e al marketing.

Purtroppo, molte di queste figure nascondono una triste verità: con la promessa di ricchezza e successo senza sforzo, vendono corsi online a persone, spesso giovani seguaci, a cui mancano conoscenze e competenze in ambiti come il marketing o la finanza.

Questi “fuffa guru” postano su Instagram e TikTok dicendo di avere un’ampia conoscenza nel settore digitale. Utilizzano una retorica studiata (male) per vendere corsi costosi che promettono di svelare segreti rivoluzionari, sfruttando la scarsa comprensione del pubblico a cui si rivolgono di tali argomenti. Tuttavia, la maggior parte di queste promesse si rivela essere solo enunciazioni di idee elementari o, in alcuni casi, informazioni inaccurate e obsolete.

Molti guru digitali affermano di essere eccezionalmente bravi nel copywriting, l’arte di scrivere testi persuasivi. Per convincere il pubblico che il loro prodotto o corso è l’unico modo per raggiungere il successo finanziario, utilizzano questa loro abilità per creare storie accattivanti e persuasive. In realtà, è spesso semplicemente una trappola.

In generale, la mancanza di conoscenza in settori come il marketing, il digitale e la finanza, crea un terreno fertile per le attività di questi guru digitali.

Nonostante ciò, chiunque abbia familiarità con il marketing digitale sa che ci vorranno anni di pratica sul campo e formazione per sviluppare una competenza tale da poter farne una carriera o una materia di insegnamento. Come è possibile che giovani senza esperienza accademica o professionale possano avere questo successo?

Per rispondere a questa domanda ti segnaliamo un’intervista de La Gazzetta del Pubblicitario a Germano Milite, giornalista professionista ed esperto di digitale apparso anche nell’inchiesta delle Iene sui guru digitali. Inoltre, dedica parte delle sue energie ad attività di debunking sul fenomeno. Questo sforzo è culminato nella creazione del gruppo Facebook Fufflix: uno spazio di divulgazione e discussione riguardo al tema.

Nell’intervista, Milite ci regala un’identikit del guru digitale:

la maggior parte di questi ragazzi non ha una formazione reale, ma spilucca nozioni qui e lì. Cito Montemagno, perché su questo aspetto ha ragione: sanno ma non hanno compreso. Hanno letto, assimilato qualcosa e… ripetuto. A volte sono anche discreti o addirittura ottimi oratori, ma sono dei ripetitori che non hanno mai consolidato davvero le loro conoscenze, prima di tutto perché non hanno l’esperienza e i risultati che millantano.

e ancora:

Tanti mantengono quell’approccio spregiudicato e incurante delle regole, perché se dovessero seguire delle norme etiche, giuridiche, fiscali e di trasparenza dovrebbero essere molto più bravi di quello che sono. Molti se ne vantano: sbugiardano i puri, facendo i pragmatici e i machiavellici. Spesso poi i guru accusano i propri competitor di vendere fuffa, distogliendo da sé l’attenzione e denunciando i loro simili, autodescrivendosi come gli unici “puri” e credibili: un posizionamento grezzo, banale ma che per molto tempo ha funzionato.

Questi individui sono quindi caratterizzati da una forte autoreferenzialità e autoposizionamento non sostenuto da competenze accreditate. L’Università che c’entra in tutto ciò?

I guru digitali condividono con le Università il target, ossia i giovani che hanno finito il liceo. Questo fa degli istituti accademici dei veri e propri competitors. Da qui nasce tutta quella narrativa tipica dei guru che punta a screditare il sistema universitario e tutti gli enti di formazione accreditati, additandoli di fare il lavaggio del cervello e di mentire ai giovani studenti.

Un altro tipo di guru digitali che stanno spopolando sul web sono i guru che propongono agli studenti in difficoltà nel loro percorso di studi, corsi prefabbricati miracolosi che aiutano i ragazzi nell’acquisizione di un metodo di studio.

Questo fenomeno è stato analizzato da noi in passato con la dottoressa Antonietta Caputo nel nostro articolo sul Blocco universitario.

In quell’occasione la dottoressa ci spiegò che un metodo di studio universale non esiste, e che facendo tutoraggio agli studenti e grazie alla loro testimonianza, venne a conoscenza di corsi “prefabbricati” che aiutassero i ragazzi nell’acquisizione di un metodo di studio miracoloso, che li aiutasse a sbloccarsi dando esami in pochissimi giorni, risolvendo tutti i problemi.

Ed è qui che bisogna fare attenzione. Alcuni di questi corsi hanno un lato nascosto, molto angosciante, che ha spinto poi questa psicologa verso l’attività informativa (e di denuncia) che porta avanti sui social. Durante gli anni, ha avuto modo di raccogliere diverse testimonianze a riguardo e ha potuto osservare come questi metodi universitari preformati andassero a toccare aspetti psicologici fragili degli studenti, che spinti dal loro blocco, cercavano una soluzione rapida.

Non solo questi ragazzi hanno dovuto sborsare grandi quantità di denaro per comoprare questi corsi fuffa, ma la dottoressa ci spiegò, ed è importante ribadirlo, di aver aiutato degli studenti che, dopo aver frequentato questi corsi, hanno avuto dei gravi scompensi psicologici, e che quindi hanno chiesto aiuto psicoterapeutico per uscire da questo blocco universitario.

Purtroppo questi guru digitali si muovono e agiscono su svariati settori, è importante però l’attività di divulgazione e di denuncia di professionisti come la dottoressa Caputo o Germano Milite che serve da supporto per quei ragazzi in difficoltà che rischiano di essere intrappolati e truffati da questi guru digitali.

Le università tradizionali hanno una missione e obiettivi ampi che vanno oltre la formazione. Il loro lavoro, come ben sai, include la ricerca scientifica, l’educazione di cittadini e la promozione dell’innovazione e del progresso sociale.

A differenza dei guru digitali, l’istituzione universitaria si basa su pilastri che le conferiscono credibilità, prestigio e validità:

Formazione e sviluppo del pensiero critico: Le università non si limitano a fornire competenze tecniche. Mirano a formare persone che possano pensare in modo critico, adattarsi a situazioni complesse e innovare.

Ricerca scientifica e sviluppo di nuove conoscenze: Uno dei pilastri dell’università è il suo contributo alla produzione di nuova conoscenza attraverso la ricerca. Le università, spesso in collaborazione con il settore pubblico e privato, investono in progetti di ricerca con l’obiettivo di risolvere problemi che interessano la collettività, l’ambiente, la società in cui viviamo.

Credibilità e fiducia: Le università sono riconosciute come istituzioni di credibilità e integrità. Il loro prestigio deriva da secoli di storia e da standard accademici rigorosi, che ne garantiscono la qualità. Le Università sono enti di formazione accreditati, a differenza dei guru digitali, e quindi in grado di conferirti competenze riconosciute e appunto accreditate ufficialmente.

Impatto sociale ed economico: Le università hanno un ruolo importante nel migliorare la società oltre che nel formare futuri professionisti.

Responsabilità etica e sviluppo sostenibile: Molte università si concentrano sempre più sul loro ruolo etico e sociale, adottando politiche sostenibili e partecipando a iniziative per sostenere la giustizia sociale, l’inclusione e la diversità nella società e nel mondo. In questo contesto, i guru digitali non hanno principi morali o sociali.

Nonostante ciò è chiaro che anche l’università abbia dei limiti o non sia il percorso giusto o adatto a tutti. Le università affrontano critiche, e non solo dai guru digitali, riguardo ai costi elevati e alla lentezza nell’adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro, che richiede competenze nuove e aggiornamenti più rapidi rispetto ai cicli tradizionali accademici.

Tuttavia non preoccuparti, molte istituzioni stanno cercando di rispondere a queste critiche integrando l’apprendimento online e promuovendo programmi più flessibili per ridurre il divario tra istruzione formale e nuove tendenze digitali​.

Calendar

Il ruolo cruciale che i social media hanno acquisito nelle nostre vite ha spianato la strada a queste figure. Piattaforme come YouTube, Instagram e TikTok offrono ai guru un accesso diretto a un vasto pubblico, con la possibilità di diffondere messaggi seducenti e promesse di successo in modo rapido e senza filtri.

La centralità dei social nella vita quotidiana delle persone ha trasformato queste piattaforme in spazi ideali per promuovere modelli di guadagno facili e immediati.

Il ritardo nello sviluppo del settore digitale in Italia rispetto agli Stati Uniti ha creato una differenza significativa di circa dieci anni. Innovazioni e fenomeni legati al mondo digitale, inclusi i guru digitali, nascono negli Stati Uniti e arrivano solo dopo molto tempo in Italia.

Il terreno è reso fertile dall’assenza di regolamentazioni e dalla viralità di contenuti accattivanti, che fanno leva su aspirazioni comuni, come il desiderio di ottenere risultati economici rapidi. Mentre negli Stati Uniti si è già sviluppata una consapevolezza critica verso questi guru digitali, in Italia il fenomeno è esploso solo recentemente, costringendo il paese a confrontarsi rapidamente con le promesse e le insidie legate a questo tipo di marketing.

Per fronteggiare l’ascesa dei guru digitali e la crescente competizione con le nuove modalità di apprendimento, l’università deve innovarsi verso un approccio più digitale. Questo significa integrare strumenti tecnologici all’interno della didattica tradizionale e ampliare l’offerta formativa con corsi online e contenuti digitali accessibili.

A tal proposito ti segnaliamo un articolo del Sole24ore che affronta proprio il tema dell’innovazione e della trasformazione digitale nelle università italiane.

L’adozione di piattaforme e-learning, webinar, e l’uso di simulazioni digitali consentirebbe di rendere l’apprendimento più dinamico e interattivo, migliorando l’esperienza dello studente e mantenendola competitiva rispetto all’offerta dei guru digitali.

Inoltre, collaborazioni con aziende tecnologiche e l’introduzione di corsi su competenze richieste dal mercato, come marketing digitale e coding, possono posizionare l’università come un punto di riferimento credibile per le professioni del futuro.

Innovarsi verso il digitale è dunque una necessità per le università, non solo per fronteggiare il fenomeno dei guru, ma per restare rilevanti in un mondo in continua evoluzione.

Il futuro delle tesi di laurea

Il nostro articolo volge al termine, speriamo di averti fornito qualche mezzo per comprendere il fenomeno dei guru digitali, soprattutto se stai vivendo un periodo di difficoltà legato all’università. Ti auguriamo buona fortuna 🍀

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