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Non sai su cosa scrivere la tesi di laurea? Ecco i consigli del dottor Paolo Coletti sulla scelta dell’argomento per la tesi

Ciao a tutti e a tutte e bentornati ad un nuovo articolo del blog di Thesis 4u!

Stai per terminare gli ultimi esami e stai già pensando a quel fantastico momento in cui tutti ti chiameranno “Dottore/ssa”?

Ci dispiace dover frenare la tua fantasia ma dobbiamo ricordarti che per laurearti devi consegnare, entro i termini previsti, una tesi di laurea! Eh già, non basta stampare dei fogli bianchi e rilegarli con una copertina colorata: devi sederti davanti a un computer e scriverla!

Ma su cosa posso scriverla? Come posso scegliere un argomento per la tesi di laurea? Ecco, non possiamo scrivere la tesi al posto tuo, ma per questo problema abbiamo la soluzione!

O meglio, ce l’ha il dottor Paolo Coletti, docente della facoltà di economia della Libera Università di Bolzano, al quale abbiamo chiesto qualche consiglio “da relatore” per scegliere l’argomento per la tesi e scrivere al meglio il proprio elaborato.

“Nell’uso universitario, si dice dei professori che riferiscono ai colleghi della commissione di laurea sulla tesi presentata da un candidato laureando e conducono con questo la discussione.”

E quindi, quale persona migliore alla quale chiedere consigli per preparare la tesi di laurea?

argomento per la tesi

Come scegliere l’argomento per la tesi: oggi intervistiamo il prof. Paolo Coletti

Paolo Coletti insegna per diversi corsi della facoltà di Economia presso la Libera Università di Bolzono, in particolare si occupa del corso di:

  • “Algorithmic Thinking and Coding” per il corso di laurea magistrale in Imprenditorialità e Innovazione
  • “Big Data and Blockchain” per il corso di laurea magistrale in Accounting e Finanza
  • Financial Trading and Algorithms” al corso di laurea in Informatica e Management delle Aziende digitali

Ma prima di diventare un docente, il dott. Paolo Coletti è stato, innanzitutto, uno studente. Inizialmente si era iscritto al corso di laurea di Fisica, ma dopo un anno ha capito che non era la strada che faceva al caso suo e quindi è passato al corso di laurea di Matematica presso l’Università degli Studi di Trento.

Erano gli anni in cui internet stava pian piano facendo capolino anche all’interno delle università e si era subito appassionato alla materia. Proprio per questo scelse di orientare la propria tesi di laurea verso l’informatica.

Questa passione è proseguita nel corso del suo Dottorato di Ricerca, scegliendo come argomento per la tesi le “Modelli di tubolenza in fluidodinamica” e nel suo impiego post-dottorato, in cui ha svolto diverse attività di ricerca incentrate sul “riconoscimento automatico del linguaggio”.

“Tornare in università è stato abbastanza strano, non immaginavo che mi sarei trovato dalla parte opposta della cattedra”, il dottor Coletti ha iniziato la sua carriera di docente universitario insegnando Informatica e qualche corso di Statistica presso l’università di Bolzano, piccola università in espansione.

Dopo qualche anno, e dopo aver vinto un bando, è diventato Ricercatore Universitario di Finanza Computazionale che si è rivelata essere una delle sue più grandi passioni. Attualmente, il dottor Coletti si occupa principalmente di svolgere ricerche su aziende quotate sulla Borsa Italiana.

Ma il dott. Coletti non è soltanto un insegnante o un ricercatore, ma anche un affermato divulgatore scientifico attraverso il suo canale Youtube!

Come scegliere l’argomento per la tesi: un docente su Youtube

Docente o Youtuber? Sarebbe una domanda lecita dal momento in cui il canale del dottor Coletti conta circa 31 mila iscritti, molti più di quanto potrebbe ospitarne in un’aula universitaria!

Ma come è iniziata questa attività divulgativa? Il canale Youtube nasce nel 2013, inizialmente, da una necessità pratica: si ritrovava sempre a dover rispondere alle domande che diversi studenti gli ponevano a fine lezione. Il problema non era di certo chiarire i dubbi degli studenti, ma il fatto che le domande erano sempre le stesse!

Caricando la registrazione della lezione sul proprio canale, gli studenti avevano la possibilità di riguardarla di nuovo, riascoltare i passaggi critici più lentamente e fermarsi in qualsiasi momento. Questo diminuì drasticamente il numero di domande e di mail che il docente riceveva quotidianamente, perché gli stessi studenti trovavano la risposta alla propria domanda semplicemente riascoltando la video registrazione.

Ma all’interno del canale Youtube del dottor Coletti non si trovano solamente le videoregistrazioni delle lezioni, ma anche video divulgativi sulle novità del mondo finanziario, nozioni di finanza di base, analisi quantitave sulle strategie di investimento… ed è così che l’aula virtuale del docente ha iniziato a crescere sempre di più.

Come scegliere l’argomento per la tesi: i vantaggi delle videoregistrazioni

Quando nel febbraio 2020 tutte le università hanno dovuto necessariamente adeguarsi alle nuove normative vigenti e far fronte alla pandemia, il dottor Coletti non si è trovato a far nulla di diverso da ciò che faceva già prima.

Con la pandemia ogni studente ha iniziato a toccare con mano i vantaggi (e anche gli svantaggi) della didattica a distanza. E sebbene il mondo delle lezioni online non sia tutto rose e fiori, comunque risolve diversi problemi a moltissimi studenti universitari, che devono destreggiarsi tra lavoro, studio e vita privata, cercando di mantenere anche solo un briciolo di sanità mentale.

Tuttavia, molti professori sembrano rigettare l’idea delle lezioni registrate, ignorando completamente i benefici che questo può apportare all’apprendimento. Innanzitutto, le videoregistrazioni permettono agli studenti di poter riguardare la lezione in prossimità degli esami e prepararsi al meglio; se non capiscono qualcosa non sommergono il docente di domande perché hanno la possibilità di riascoltare il video e trovare la risposta autonomamente.

Molti professori hanno paura che, grazie alle video lezioni, le aule universitarie si spopoleranno sempre di più e questo è assolutamente vero, ma non sempre rappresenta un problema: lo stesso dottor Coletti confessa di aver fatto lezione in aule sovraffollate, decisamente troppo piccole per la quantità di studenti che voleva seguire e che, in questo modo, non riusciva a farlo.

Certo, la didattica a distanza ha anche altri svantaggi: la mancanza di supporto immediato, soprattutto in caso di malfunzionamenti tecnici, da casa è difficile fare networking, stringere amicizie e ricevere supporto dai propri colleghi… ma, senza dubbio, i vantaggi superano di gran lunga i problemi.

Come scegliere l’argomento per la tesi: guardare gli interessi del professore

La cosa che spaventa di più un laureando che si sta avvicinando alla stesura dell’elaborato è proprio la scelta dell‘argomento per la tesi.

Ma il dottor Coletti ha un consiglio d’oro, che potrà salvare la carriera di moltissimi studenti. La maggior parte delle persone che tentano di compiere quest’ardua scelta cerca, innanzitutto una materia di suo interesse, dopodiché individua l’argomento che più gli è sembrato interessante di quella materia e infine cerca un ipotetico titolo da proporre al docente di quel corso, sperando e pregando che quel professore gli dica di sì.

Non ci potrebbe essere errore più grave! Bisognerebbe ricordare agli studenti che i professori non sono onniscienti, e anche se insegnano una determinata materia, non ne conoscono vita, morte e miracoli. Per trovare l’argomento per la tesi perfetto guarda gli interessi del professore, cerca gli argomenti di ricerca sulla quale si concentra e scegli quello che più ti incuriosisce!

In questo modo potrai trovare un argomento della tesi originale e ampliare i tuoi interessi e attirerai sicuramente l’attenzione del tuo docente. Ciò significa che sarà più propenso ad accettarti come tesista, potrà darti indicazioni specifiche sui materiali da ricercare e consigli preziosi e, soprattutto, rispondere alle tua mail più velocemente.

Ma come capire l’ambito di ricerca del mio possibile relatore? Controlla il suo curriculum o, ancora meglio, vai su Google Scholar e cerca il nome del docente in questione sul motore di ricerca, ti compariranno una serie di articoli accademici che ha scritto. Leggili e trova l’argomento per la tesi che fa più al caso tuo, anzi, se ti presenti al primo colloquio con un articolo del professore e dimostri di averlo letto, entrerai nelle sue grazie in un batter d’occhio.

Come scegliere l’argomento per la tesi: come farsi rispondere alle mail dal relatore

Succede spesso (forse anche troppo spesso) che il relatore della tesi sparisca nel nulla, ignorando le mail e le richieste di aiuto dei propri tesisti, che hanno bisogno di supporto e chiarimenti circa la propria tesi di laurea ma non riescono a contattare il professore.

Il dottor Coletti avvisa tutti gli studenti di guardare bene tutte le “red flags” di un professore prima di sceglierlo come proprio relatore. Perché non importa se è famoso o simpatico, se ti affidi a un relatore che ci ha messo intere settimane a rispondere alla tua primissima richiesta di un colloquio per la tesi, poi non puoi lamentarti se sparisce all’improvviso.

Scegliere un argomento per la tesi che interessa al docente e sulla quale sta facendo ricerca è, sicuramente, un buon modo per aumentare la probabilità che questi ti risponda alle mail. Se anche questo non dovesse bastare potrebbe essere utile presentarsi direttamente nell’ufficio del docente per chieder un colloquio.

In caso questo non sia possibile… beh aspettare e sperare sono le uniche due soluzioni disponibili sul mercato.

Come scegliere l’argomento della tesi: le cose più assurde che sono successe al nostro relatore

Il dottor Coletti insegna da moltissimi anni e ha avuto modo di partecipare a innumerevoli sedute di laurea e di vederne davvero di tutti i colori!

Vogliamo fare qualche esempio? Prima abbiamo parlato di una spiacevole situazione in cui si trovano molti studenti, ovvero di quando il relatore sparisce completamente ignorando i messaggi dei propri laureandi. Ma anche il dott. Coletti ha avuto modo di assaporare questa esperienza: un suo laureando, che stava stava scrivendo le conclusioni della propria tesi di laurea, ha pensato bene di cambiare vita, trasferirsi in Olanda e sparire nel nulla.

E non è stato il solo, ci sono diversi studenti che arrivano a colloqui con idee fantasmagoriche e dopo qualche mese fanno sparire le proprie tracce, fino a qualche settimana prima della laurea!

Ma tra le esperienze paradossali che sono capitate al dottor Coletti, la più assurda è senza dubbio, l’aver bocciato un proprio studente perché aveva copiato interamente la tesi di laurea! Questo studente, dopo aver concordato l’argomento per la tesi con il dott. Coletti, ha pensato bene di comprare la tesi su un sito, parafrasando ogni singolo paragrafo e sperando che questo suo intrigo non venisse scoperto.

E nessuno si sarebbe accorto di nulla, se non fosse che qualche giorno prima della discussione è arrivata una mail al professore e al Presidente di Facoltà dell’università informandoli dell’accaduto.

Come scegliere l’argomento per la tesi: i consigli del dottor Coletti

Il più grande consiglio del dottor Coletti per tutti i laureandi è di non spaventarsi durante la discussione di laurea! Avete già scelto l’argomento per la tesi e scritto le conclusioni, il grosso del lavoro è già stato fatto, eppure molti studenti entrano nel panico al solo pensiero di raccontare il proprio progetto in sede di esame. Per evitare di bloccarsi durante la discussione è bene provare e riprovare il proprio discorso di laurea, parlando ad alta voce e davanti a un pubblico: non importa chi ti ascolta, se è il tuo relatore, un tuo amico o tua nonna, l’importante è parlare davanti a più persone.

Controlla il punteggio che viene assegnato per la tesi di laurea, anche perché è inutile fare un sacco di fatica per guadagnare un misero punto in più. Nel mondo del lavoro, lo studente che è uscito dall’università con 106 non prenderà uno stipendio più alto di colui che ha terminato l’università con 105. Tuttavia, per partecipare a specifici concorsi pubblici è richiesto un voto di laurea minimo, che solitamente è proprio 105.

Stessa cosa per quanto riguarda i crediti formativi. Controlla sempre quanti CFU vengono assegnati alla tesi perché la legge prevede un lavoro di circa 25 ore per CFU e questo può darti una stima di massima di quanto lavoro vi chiederà il relatore, anche se può variare a seconda delle tue abilità e delle esigenze del relatore.

Ora sai come scegliere al meglio l’argomento per la tesi! Se hai ancora dubbi o vorresti approfondire i temi trattati dal dottor Coletti scrivici attraverso i nostri canali social!

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