Vorresti vivere da fuorisede ma sei spaventato dalla vita lontano da casa? Non avere paura, ecco alcuni consigli per vivere al meglio la tua esperienza
Ciao a tutti/e e bentornati/e ad un nuovo articolo del blog di Thesis 4u, la startup innovativa che mette in collegamento gli studenti e le studentesse con le aziende, grazie alle tesi di laurea in azienda.
Quello che state per leggere, è un articolo dedicato agli studenti fuorisede. Per frequentare l’università sei stato costretto a trasferirti? Beh sappi che, se presa con lo spirito giusto, l’esperienza che stai per vivere sarà molto positiva e costruttiva. Continua a leggere!
Frequentare l’università è di per se molto complicato. Oltre alla grande mole di studio che comporta, c’è un altro fattore che in pochi considerano ma che incide molto sulla vostra esperienza universitaria: vivere da fuorisede.
Vivere da fuorisede significa crescere, responsabilizzarsi e capire bene come bilanciare il piacere con il dovere.
Anche tu hai intenzione di iniziare la vita fuorisede ma hai paura di fare questo grande salto? Non avere paura, questo articolo ti aiuterà a sopravvivere lontano da casa e a cogliere il meglio da questa esperienza.
Vivere da fuorisede: l’intraprendenza
Stabiliamo innanzitutto cosa significa vivere da fuorisede. I test di ammissione universitari, molte volte ti fanno entrare in facoltà che sono lontane da casa. Per questa ragione innanzitutto bisogna accettare di stare lontano dai propri affetti e come prima cosa imparare a crearsene di nuovi. Tutti amiamo la famiglia, i genitori che ci preparano il pranzo e gli amici con i quali siamo cresciuti che ci aiutano a risolvere i problemi; ma quanti sono in grado di stare veramente da soli?
Ecco, paradossalmente stare da soli è il primo passo per fare nuove conoscenze.
I primi due consigli che vi diamo per vivere da fuorisede sono proprio questi: imparare a stare da soli e sforzarsi di fare nuove conoscenze.
Per imparare a stare da soli si intende essere autosufficienti da un punto di vista pratico. Bisogna essere in grado di gestire il tempo quando si tratta di fare le faccende di casa (ricordate: ora vivete da soli! Non ci sono mamma e papà ) e bilanciare il tutto con lo studio e le lezioni. Se questo può sembrare apparentemente complicato, in realtà è molto più semplice di quanto sembra. Il consiglio è quello di stilare una tabella di marcia, darsi delle regole e sopratutto imporsi di rispettarle.
D’altro canto bisogna (come già accennato) essere in grado di accettare la propria solitudine e non viverla in modo negativo, ma positivo. Ricorda, ora sei libero di imporre i tuoi orari e i tuoi tempi su tutto ed è questo che ti permetterà di vivere bene.
Questa flessibilità ti permetterà di vivere la città in cui studi nel migliore dei modi ed a farti nuove amicizie. A questo proposito il consiglio che diamo è quello di non avere paura nel conoscere nuove persone. Le città fortemente universitarie brulicano di fuorisede che sono nella tua stessa situazione e per questo hanno le tue stesse esigenze. Per questo per vivere da fuorisede devi necessariamente essere intraprendente.
Tutti (chi più chi meno) abbiamo le nostre timidezze ed è contro loro che dobbiamo combattere. Se siete molto timidi non abbiate paura, c’è un rimedio a tutto; vivete il sociale. Frequentate assiduamente l’università, le biblioteche, i gruppi studio perché è li che nascono le amicizie.
Stai cercando un’occupazione che ti permetta di lavorare durante gli studi e che ti permetta di vivere da fuorisede? Ecco a te i 10 migliori lavori per studenti universitari
Vivere da fuorisede: gestisci il tuo tempo
Tralasciando per un attimo l’aspetto filosofico della questione, come si diceva prima, per vivere da fuorisede è importante programmare le tue giornate. Almeno per i primi tempi è importante stilare un programma dettagliato delle giornate. Per costruire una tabella di marcia adeguata dovete ovviamente partire dallo studio.
E’ importante ricordare che vivere da fuorisede significa innanzitutto essere un universitario e per questo dovete dare il giusto tempo alle lezioni e allo studio. Quindi un programma giornaliero non può prescindere dagli orari delle lezioni; questa è la vostra priorità!
Dopo aver inserito le lezioni datevi il giusto tempo per studiare. La sessione si avvicina e vi assicuro che vivere da fuorisede significa avere poco tempo per studiare. Il consiglio utile è quello di prevedere almeno due ore al giorno in cui ci si deve dedicare interamente allo studio, non riducetevi all’ultimo nel preparare gli esami perché questo sarà sicuramente fonte di ansie inutili che avreste potuto evitare preparandovi al momento giusto.
Se immaginiamo la vita da fuorisede come una bilancia tra il dovere e il piacere, dalla parte del dovere oltre allo studio c’è sicuramente il programmare il tempo per svolgere le faccende di casa. Nessuna paura: su questo aspetto ci torneremo a breve! Continua a leggere!
Dall’altro lato della bilancia c’è il piacere! Vivere da fuorisede non significa essere chiusi in una spirale di studio e lavori domestici. Anche perché le amicizie di cui parlavamo prima vanno coltivate. Ecco perché nella vostra tabella di marcia va inserito anche il tempo libero.
Uscire la sera, frequentare locali e visitare la vostra città non sono crimini se questi occupano il giusto tempo. Ci saranno giorni meno impegnativi, ed è li che dovrete dedicarvi a voi, a ciò che vi piace ed alle vostre nuove amicizie. Tutto questo senza dimenticare giorni (o momenti) di sacrosanto riposo.
Ma ricordate una cosa: il più grande nemico del fuorisede è il divano, non ci sono più mamma e papà che vi invitano ad alzarvi, quindi se è vero che dovete prevedere il riposo, è vero anche che il troppo storpia!
Tutti vorremmo passare le nostre giornate a scrollare Instagram e TikTok sul divano ma non è difficile immaginare quanto questo sia poco producente. Perdere troppo tempo sul divano significa toglierlo allo studio, al lavoro e più in generale alla vostra vita. Basta pensare al divano come ad un semaforo rosso che non vi permette di andare avanti: Per questo imponetevi di “fare qualcosa”, nei tempi morti, anche una semplice passeggiata, fare attività sportiva oppure leggere un libro; insomma non perdete tempo!
Ricapitolando, studio, faccende, divertimento e riposo sono gli argomenti della nostra funzione che vanno bilanciati per vivere da fuorisede nel migliore dei modi, sta a voi trovare il giusto compromesso e la giusta scala di priorità (ricordando che prima va il dovere e poi il piacere).
Se ti serve un ulteriore aiuto per creare la tua tabella di marcia giornaliera clicca qui!
Vivere da fuorisede: l’arte del compromesso
Arriviamo adesso a quello che forse più di tutti è l’aspetto più complicato del vivere da fuorisede: i coinquilini!
L’aspetto pratico della vicenda consiste nel trovare una casa in affitto che è di per se già complicato. Per trovare la casa adatta a voi dovete conciliare: un prezzo in linea con le vostre possibilità, una casa vivibile nel senso della struttura, una casa vicino all’università per andare a frequentare le lezioni.
Tutto questo è molto complicato da conciliare, ed ecco il primo compromesso che dovrete raggiungere, con voi stessi!
La casa perfetta non esiste, dovrete accontentarvi cercando la soluzione migliore tra le possibilità che vi si presentano.
Potete aiutarvi nel cercare la casa consultando vari siti, tra cui:
- Wikicasa: Annunci che contano • Case e appartamenti, annunci immobiliari vendita e affitto
- Case in vendita – Immobiliare.it
- idealista, N.1 in Italia — Case e appartamenti, affitto e vendita, annunci gratuiti
Il secondo compromesso è forse il più difficile da trovare. Vivere da fuorisede non è una passeggiata di salute perché bisogna coordinare le proprie abitudini con quelle degli altri. Dovete sapere che non tutti siamo abituati a vivere allo stesso modo e ciò che per molti potrebbe essere normale per altri potrebbe non esserlo. Per risolvere questo problema sono necessari alcuni step.
Innanzitutto bisogna mettersi l’anima in pace: How I Met Your Mother è solo una serie TV. La vita da coinquilini non potrebbe non essere tutta rose e fiori, ma non è detto. Vivere da fuorisede con persone diverse da noi è potrebbe essere fonte di stress e a volte non sempre riusciamo a trovare il coinquilino perfetto!
Quindi bisogna capire che è importante trovare un compromesso. Non esiste uno stile di vita corretto e uno sbagliato, ma esiste solo il proprio stile di vita. Per trovare un compromesso è fondamentale porre delle regole che abbracciano tutti gli aspetti della vita quotidiana e decidere di porle rispondendo alle esigenze di tutti.
La prima regola da porre, riguarda gli orari. Stabilire fasce orarie dove poter fare rumore e fasce orarie dove non è possibile alzare troppo il volume è fondamentale per il quieto vivere. Il consiglio è quello di suddividere il tempo (possibilmente facendolo coincidere con quello della tabella di marcia di cui si parlava prima). La cosa veramente importante è ammettere la possibilità di richiamare al silenzio ed accettare di farsi richiamare qualora foste voi a fare rumore.
Un’altra cosa molto importante da stabilire è la gestione degli ospiti. Vivere da fuorisede con altre persone presuppone il fatto che ognuno abbia amicizie e frequentazioni diverse. Questo non significa che non possiamo invitare nessuno a casa ma è necessario mettere delle condizioni che vadano bene a tutti.
Per esempio durante il periodo della sessione è importante mantenere la casa silenziosa e per questo è sconsigliato far venire gente a casa perché si alzerebbe troppo il volume. Stesso discorso durante le notti che precedono le lezioni. Per questo è importante porre due regole: la prima consiste nell’avvertire prima di invitare qualcuno a casa (e farsi avvertire) e la seconda che forse è la più ovvia, consiste nel non invitare persone per troppo tempo!
Un altro argomento di tensioni dentro casa sono sicuramente le pulizie. E’ importante prevedere le pulizie della casa in proporzione con il numero di coinquilini che la abitano. Tutti devono pulire gli spazi comuni allo stesso modo. Per questo il consiglio è quello di creare un programma ciclico (spesso settimanale) in cui tutti hanno lo stesso ruolo. Anche qui è importante ammettere la facoltà di richiamare e di farsi richiamare nel caso in cui non vengano rispettate le regole poste.
Quando precedentemente abbiamo parlato della spesa, non è stata fatta una precisazione importante; parte della spesa va anche destinata alle cose comuni. Il problema che molto spesso si pone è che se non tutti sono responsabili, è sempre uno a comprare le cose di casa per tutti. Per questo è importante istituire un giorno del mese in cui tutti versano una quota prestabilita in una cassa comune in modo tale da contribuire tutti allo stesso modo alle cose di casa.
Tutti questi consigli servono ad un solo scopo, il quieto vivere e la possibilità di instaurare un rapporto armonioso con i coinquilini di casa!
Nonostante questo, vivere da fuorisede vi insegnerà una cosa importantissima che vi porterete dietro per il resto della vostra vita: l’arte della discussione e di farsi rispettare. Condividere la vostra quotidianità con altre persone alla lunga potrebbe diventare pesante se non parlate dei problemi che ci sono in casa ed è per questo che la cosa più efficace che potete fare è appunto discuterne maturamente.
Meglio dieci piccoli litigi che un litigio che vale per dieci!
Passare sopra ai problemi non è mai la soluzione. Se affrontiamo i problemi semplicemente lasciando correre, arriverà il punto di rottura che provocherà una lite enorme che si porta dietro tutte le scorie del passato. La soluzione migliore è quella di affrontare sempre il problema nel momento in cui si presenta. Questo porterà a creare un rapporto con i coinquilini migliore e ad un rapporto meno teso all’interno della casa.
La vita da coinquilino è quindi molto complicata, vivere in indipendenza e con altre persone significa essere in grado di far fronte a numerose problematiche, ma può rivelarsi anche un’esperienza unica, ricca di indipendenza e che non dimenticherai mai!