Oggi intervistiamo Arianna Ricchiuti, promotrice dei progetti scolastici e universitari dell’Agenzia Spaziale Europea e titolare della pagina Instagram “Astro.arianna”, che ci ha raccontato alcune particolarità del suo lavoro e come lavorare in ESA!
Ciao a tutti e bentornati in questo nuovo articolo del blog di Thesis 4u!
Ti ricordi quando eri bambino/a e all’elementari ti chiedevano cosa avresti voluto fare da grande? Cos’hai risposto? Scommetto che molti di voi avranno guardato la maestra con gli occhi spalancati e avranno risposto “l’astronauta“.
Lo stesso sogno si è infranto, probabilmente, quando avete visto il percorso di studi e la preparazione fisica e mentale che questo ruolo comporta. Ma lavorare in questo ambito non è così impossibile.
Ce lo racconta Arianna Ricchiuti, promotrice dei progetti scolastici e universitari per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). In questa intervista Arianna ha cercato di spiegarci cosa significa lavorare in un’agenzia spaziale, con qualche consiglio per capire come lavorare in ESA!
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Come lavorare in ESA: chi è Astro.arianna?
Entusiasta, determinata, appassionata, nostalgica, consapevole.
Sono queste le 5 parole con la quale si descrive Arianna, qualità fondamentali che l’hanno portata a lavorare all’interno dell’Agenzia Spaziale Europea.
Per quanto riguarda il suo percorso universitario, Arianna si ha conseguito una laurea triennale in Biologia all’Università di Bari. Nonostante la passione per questa materia, una volta finito il suo percorso di studi, si è resa conto che si sarebbe mai sentita a suo agio in laboratorio.
Ciò di cui aveva bisogno era un anno di “pausa” in cui potesse fermarsi a riflettere su come avrebbe voluto trasformare il suo futuro. Ma in quest’anno Arianna non è mai stata ferma e ha ho cercato di fare quante più esperienze possibili:
- ha lavorato sempre di più e con più responsabilità al Planetario di Bari, luogo a lei familiare dato che ci lavorava nei weekend durante la triennale.
- ha partecipato a diversi festival e congressi scientifici in Italia e in Europa
- ha seguito un corso di lingua inglese per ottenere una certificazione.
“Il lavoro da divulgatrice al Planetario mi entusiasmava molto – tutt’ora penso sia stato il lavoro più bello che abbia mai svolto – ma sentivo il bisogno di ampliare le mie conoscenze di comunicazione.” Ed è così che Arianna ha preso la decisione di intraprendere un Master in Comunicazione della Scienza a Trieste.
Come lavorare in ESA: quali sono state le più grandi difficoltà che hai incontrato nel tuo percorso formativo?
Le più grandi difficoltà che Arianna ha dovuto affrontare nel suo percorso formativo hanno un nome ben preciso, e si chiamano “Matematica” e “Fisica“. Credo che molti di noi possano capirla.
Non sono materie affatto semplici, soprattutto per chi ha intenzione di specializzarsi nel ramo della comunicazione, pur trattandosi di comunicazione scientifica. D’altra parte sono anche materie fondamentali.
Con questa consapevolezza Arianna si è rimboccata le maniche e, alla fine, ha vinto la paura degli esami.
Un altro grande ostacolo che è stato necessario superare è sicuramente l’ansia. Ci confessa si essere sempre stata una ragazza ansiosa, ma durante gli anni universitari questa cosa è diventata ingestibile. Questo sentimento caratterizza la vita di moltissimi studenti universitari, schiacciati dalla competizione e dalla paura di non farcela.
Ma anche in questo caso, la cosa migliore è sempre chiedere aiuto: Arianna ha scelto di rivolgersi a una psicologa e questa scelta le ha letteralmente cambiato la vita.
“Se ad oggi sono in un posto come l’ESA e’ anche (o forse soprattutto) grazie al percorso psicologico che ho intrapreso: mi ha aiutata non solo a diminuire considerevolmente l’ansia e i suoi sintomi, ma anche a costruire una forte autostima e a diventare una persona che affronta le sfide con positività e consapevolezza, come un importante colloquio di lavoro o una conferenza con gli astronauti.“
Anche tu hai qualche problema con l’ansia, soprattutto prima di un esame? Leggi il nostro articolo cliccando qui sotto e scopri alcuni trucchetti per superare l’ansia da esame!
Come lavorare in ESA: e ora di cosa ti occupi?
Oggi, Arianna promuove i progetti scolastici e universitari per l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea.
In particolare si occupa della stesura degli articoli per il sito e gestisce i social media di Education, la sezione dedicata alla didattica, lavorando nella sede centrale dell’ESA a Noorwijk, in Olanda.
Grazie alla sua determinazione e alle capacità apprese durante il suo percorso (non solo universitario) Arianna è riuscita a raggiungere il suo sogno e lavorare all’interno di una delle agenzie spaziali più importanti al mondo. Se anche tu hai questo obiettivo, ecco come lavorare in ESA!
Come lavorare in ESA: qual è il percorso formativo più adatto per entrare all’ESA?
Per capire come lavorare in ESA è giusto partire dalle conoscenze di base e dal percorso universitario che uno studente dovrebbe intraprendere per realizzare questo sogno.
La verità, però, è che non esiste una risposta univoca e valida universalmente: viene sempre richiesta almeno una laurea triennale, ma il corso universitario che si vuole seguire dipende tanto dalla propria vocazione, passione e dal ruolo che si vuole assumere all’interno dell’agenzia spaziale.
Ad esempio, chi vuole lanciarsi nel campo della ricerca scientifica dovrà intraprendere, quasi sicuramente, un dottorato di ricerca. Mentre chi vuole occuparsi di comunicazione, business o legge gli basterà conseguire un master in questo campo.
In questi casi è bene controllare spesso il sito dell’ESA i progetti e i programmi di inserimento più adatti. Ce ne sono davvero tantissimi e di tutti i tipi!
Come lavorare in ESA: quali figure professionali sono richieste?
Le figure professionali che vengono privilegiate sono senza dubbio quelle degli ingegneri, indipendentemente dalla loro specializzazione.
Ma l’agenzia spaziale “non sta in piedi” solo grazie agli ingegneri, sono necessari diversi ruoli a partire dal ramo della comunicazione e del marketing, il lato business, la ricerca e sviluppo, ma anche tra le risorse umane, in campo legale e space policy e molte molte altre.
Quindi potenzialmente tutti possono candidarsi per entrare all’ESA! Se vuoi saperne di più clicca qui e scopri come lavorare in ESA utilizzando le tue capacità!
Come lavorare in ESA: quali sono i requisiti linguistici?
Stiamo parlando di un ente che opera non solo sul suolo nazionale (beh se vogliamo ben vedere le sue attività non sono limitate nemmeno a questo pianeta). Quindi, ancora prima di sapere come lavorare in ESA, è importante che tu possieda un’ottima conoscenza della lingua inglese, tanto nello scritto quanto nell’orale.
Viene fortemente apprezzata anche la capacità di comprensione e produzione in lingua francese, ma non è indispensabile. Conoscere un’altra lingua oltre a queste è sicuramente apprezzabile ma non necessario.
Come lavorare in ESA: quali attività extracurricolari vengono valorizzate?
Secondo l’esperienza di Arianna l’ESA sembra valorizzare molto le esperienze multiculturali (ad esempio i progetti Erasmus+, conferenze, servizio civile o volontariato all’estero). I collaboratori dell’ESA vengono inseriti all’interno di un ambiente lavorativo multiculturale, dove idee e tradizioni diverse si incontrano quotidianamente. Proprio per questo è pressoché indispensabile avere una mente aperta, un’attitudine diplomatica e sapersi relazionare con persone provenienti da altri Paesi.
Poi, ovviamente, dipende dal ruolo che si vuole ricoprire. Chiunque voglia affacciarsi nel mondo del lavoro dovrebbe sviluppare una serie di soft skills che non gli vengono insegnate in ambito lavorativo, né sono direttamente collegate ad esso, ma allo stesso tempo che possono ritornare utili su posto di lavoro.
Arianna, ad esempio, ci racconta che ha partecipato a diversi corsi di public speaking, teatro, concorsi di comunicazione della scienza e ha scritto per varie riviste. Tutte attività che non sono necessariamente collegate al suo lavoro, ma che hanno rappresentato un valore aggiunto all’interno del suo curriculum.
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Come lavorare in ESA: come fare “application”?
Per entrare a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea ti basterà inviare il tuo CV e in allegato una lettera motivazionale, in cui puoi raccontare qualcosa su di te e sulle tue abilità, insieme alle ragioni di fondo che ti spingono a lavorare per ESA.
Dopodiché la tua candidatura verrà presa in esame dall’ufficio Risorse Umane che valuterà la vostra presentazione. Se possedete un profilo valido, e anche con un po’ di fortuna, potrete essere richiamati e portare avanti il processo di selezione.
Il percorso per entrare all’ESA può avere durata differente, in base al ruolo per la quale ci si vuole candidare e la performance del candidato durante i periodi di prova.
Alcuni programmi come i tirocini e i YGT (Young Graduate Trainee) hanno timeline definite che il candidato può leggere sul sito ancora prima di applicare, in altri casi lo si scopre una volta inviati i documenti o nel primo colloquio.
Come lavorare in ESA: esistono delle agenzie affiliate all’ESA?
Se alla fine non sarete selezionati per lavorare direttamente all’interno non è detto che non possiate in alcun modo collaborare con questo ente!
Esistono, infatti, centinaia di agenzie che in gergo si definiscono “contractor“, che fornisconono consulenza e servizi di vario tipo all’ESA. Arianna, ad esempio, è stata assunta da un’azienda specializzata in comunicazione (la EJR-Quartz) per lavorare all’ESA.
In questo caso le posizioni vacanti vengono pubblicate direttamente sul sito delle agenzie contractor, non su quello dell’ESA. Per saperne di più e scoprire quale posizione può fare al caso tuo visita questi siti:
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Come lavorare in ESA: le domande più frequenti rivolte ad Astro.arianna
Abbiamo chiesto ad Arianna quali sono le domande più frequenti, le più grandi curiosità che le rivolgono gli studenti per capire come lavorare in ESA.
La domanda più frequente è senza dubbio: “Sono uno studente di X… come posso entrare all’ESA?”. In molti le chiedono spesso come lavorare in ESA con una determinata laurea, pensando che solo ingegneria o fisica vadano bene, quando abbiamo già detto che questo ente ha bisogno di moltissime figure professionali, differenti l’una dall’altra.
“Alcuni si confidano con me anche su problemi personali che fungono da ostacolo. Ne sono lusingata e sorpresa, ma mi sento anche molto responsabile, come se fossi una sorella maggiore“.
Grazie alla sua pagina Instagram Astro.arianna cerca di aiutare tutti i giovani che vogliono realizzare il proprio sogno, raccontando la sua esperienza ma dando anche diversi consigli per mostrare loro come lavorare in ESA e che fare application e venire selezionati non è così difficile come sembra.
Come lavorare in ESA: i consigli di Arianna per chi vuole realizzare questo sogno
Se avete un sogno inseguitelo.
Il consiglio di Arianna è quello di porsi un obiettivo ben preciso e fare di tutto per realizzarlo, arricchendovi di tante esperienze sia fuori sia all’interno dell’università.
“Ma soprattutto, se avete un problema che vi sta ostacolando, non aspettate che passi da solo… Affrontatelo! Se volete crescere come professionisti, dovete prima crescere come persone.”
Il mondo lavorativo, soprattutto quello di un’agenzia spaziale, può essere molto impegnativo e metterti davanti a diverse sfide. Ma allo stesso tempo può offrirti milioni di soddisfazioni e possibilità.
E non c’è nulla che non si possa raggiungere, se si è motivati!