Hai sempre sognato di studiare all’estero ma non sai da che parte cominciare? Hai mai pensato di studiare nei Paesi del Nord? Ecco a te come studiare in Scandinavia!
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Oggi vogliamo parlare di cosa significa studiare in Scandinavia!
Esami, sessioni, tesi… nonostante le numerose differenze accademiche e professionali che regolano la vita all’interno degli atenei italiani, sappiamo (a grandi linee) come funziona il sistema scolastico del nostro Paese.
Talvolta, però, diamo per scontato che tutto il mondo universitario funzioni allo stesso modo e spalanchiamo la bocca quando nei film assistiamo alle scene di vita quotidiana nei college statunitensi, per esempio.
Ma non serve andare oltreoceano per scoprire che il sistema universitario e la vita da studente cambia profondamente da nazione a nazione.
Ad esempio, studiare in Scandinavia è completamente diverso!
Ma cosa significa studiare in Svezia? Come vive lì uno studente universitario? Per rispondere a queste domande abbiamo chiesto a Giulia Testa, una studentessa italiana che si è interfacciata con il mondo universitario dei Paesi del Nord e da quel momento si è follemente innamorata di questo stile di vita. Proprio per questo le abbiamo chiesto di raccontarci un po’ la sua esperienza accademica e di raccontarci un po’ cosa significa studiare in Scandinavia!
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Studiare in Scandinavia: l’esperienza di Giulia
Giulia ha conseguito una laurea triennale in Filosofia presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari, e proprio durante il terzo anno ha avuto l’occasione di scoprire cosa significa studiare in Scandinavia. Infatti, ha trascorso l’ultimo anno di triennale e ha scritto la sua tesi di laurea durante il suo Erasmus a Tromsø, in Norvegia.
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Questo nuovo stile di vita l’ha spinta a intraprendere un master di due anni in Diritto e Politiche Ambientali presso l’Università della Finlandia Orientale e a viaggiare per un altro Erasmus a Bergen in Norvegia.
Avendo frequentato ben tre università nordiche fra la Norvegia e la Finlandia, Giulia ha potuto notare ampiamente le grandi differenze tra il sistema universitario italiano e quello scandinavo, soprattutto per quanto riguarda la stesura della tesi. Durante la sua esperienza all’estero, infatti, ha ricevuto un supporto da parte di docenti e personale scolastico che, come ci dice lei stessa, non avrebbe mai avuto in Italia. Questo l’ha portata a sviluppare un lavoro di tesi magistrale valido e approfondito, e soprattutto valutato molto positivamente dai suoi attuali datori di lavoro.
Attualmente lavora per Rewilding Europe, un’organizzazione no profit olandese, ed è Rappresentante Giovanile della Convenzione sulla Biodiversità dell’ONU, e vive in Svezia
Studiare in Scandinavia: cosa ti ha spinto a studiare nei Paesi del Nord Europa?
Dopo il liceo Giulia ha svolto un anno sabbatico in Canada e durante questa esperienza ha capito che avrebbe voluto vivere e studiare in luoghi a stretto contatto con la natura. Questa volontà è diventata sempre più forte quando ha iniziato il suo percorso universitario a Venezia, per cui quando è arrivato il momento per lei di scegliere una meta per partecipare all’Erasmus ha puntato il dito sul posto più selvatico e naturale sulla lista: Tromsø, una cittadina a nord della Norvegia, nel mezzo dell’artico.
Dopodiché restare a studiare in Finlandia è stata quasi una scelta obbligata, perché i corsi di Diritto Ambientale non sono così comuni in Italia. Dovendo scegliere un’università all’estero, Giulia ha preferito rimanere studiare in Nord Europa/nei paesi Nordici, proprio perché si era trovata bene in questo ambiente così naturale e genuino.
Vuoi scoprire come studiare all’estero, in particolare nel Nord Europa? Oltre che a leggere questo articolo su come studiare in Scandinavia, clicca qui e scopri come studiare in Svezia!
Studiare in Scandinavia: quando fare application?
Le iscrizioni per le università nordiche sono molto “precoci” e stringenti rispetto a quelle italiane e al resto d’Europa, perché anche l’anno scolastico inizia prima. Infatti, la maggior parte dei corsi inizia già verso la fine di agosto.
Per questo il miglior momento per decidere di studiare in Scandinavia è il periodo tra dicembre e gennaio. Non preoccupatevi se non avete ancora conseguito il titolo di studio: è possibile presentare domanda come “Conditional Applicant”, la cosiddetta preiscrizione con riserva, nella quale ti viene riservato il posto in università a patto che tu riesca a conseguire la laurea entro i termini stabiliti.
L’ammissione al corso di laurea viene poi comunicata nel mese di marzo, cosicché lo studente possa avere tutto il tempo per cercare un alloggio e programmare la propria partenza.
E’ bene controllare il sito di ciascuna università per conoscere qualcosa di più su scadenze e tempistiche precise.
Studiare in Scandinavia: giornata tipo di uno studente al Nord Europa
La vita di uno studente che vuole studiare in Scandinavia si svolge quasi interamente all’interno del campus. A contrario delle università italiane, i campus scandinavi non sono dispersive: al loro interno ci sono anche biblioteche, aule studio, aule per svagarsi… e tanto altro.
“Quando studi in Nord Europa non esci di casa per andare a lezione, esci di casa per andare in università. Ed è un mindset completamente diverso”
Quindi uno studente universitario in Nord Europa esce di casa e si reca direttamente in università per andare a lezione, dove trova posto a sedere (e diciamolo, in molte università italiane non è affatto scontato). Ciascun insegnamento, soprattutto in un corso di laurea magistrale, ospita un numero limitato di studenti (massimo 30/40), affinché possano essere seguiti al meglio dai propri professori.
Dopo le lezioni mattutine, la maggior parte degli studenti pranza in università, in mensa o nei locali adibiti. In Finlandia, ad esempio, Giulia spendeva in media 1,90 euro a pasto e non ha mai sentito di studenti che tornassero a casa a mangiare, perché sia la qualità sia il prezzo del cibo è molto conveniente.
Altrettanto convenienti sono i servizi di svago offerti agli studenti. Per esempio, Giulia ricorda che il suo abbonamento annuale alla palestra vicino all’università le veniva a costare circa 60 euro. Grazie a queste convenzioni gli studenti possono andare ogni giorno in università, senza doversi stressare per gli spostamenti tra una lezione e l’altra, allenamenti e momenti di svago, e senza nemmeno doversi preoccupare del costo degli stessi.
“In questo Tromsø era ancora più particolare perché bastava un po’ di neve e potevamo andare in università sciando” ricorda Giulia del suo periodo di studi in Norvegia.
Una parte dei pomeriggi era poi dedicata allo studio e i compiti pratici. Infatti lo studio sui libri, come siamo abituati a concepirlo in Italia, costituisce soltanto una parte della preparazione per un esame. Ad esso vanno poi aggiunte le varie presentazioni, ricerche e analisi pratiche che vengono svolte durante il corso.
La durata dei corsi poi non è mai così lunga come in Italia. Giulia ci racconta di avere frequentato corsi da 2 a 5 CFU, alcuni dei quali duravano solo poche settimane e subito al termine del corso svolgevano l’esame. Non esistono delle vere e proprie sessioni e questo spinge gli studenti a studiare in maniera costante.
Studiare in Scandinavia: quanto costa studiare in Nord Europa
Sfatiamo un mito: non occorre vendere un rene per studiare in Scandinavia, i prezzi della vita di uno studente non sono tanto più alti rispetto ai costi che deve affrontare uno studente fuorisede in Italia.
Gli alloggi sono sempre convenzionati, non come in Italia che per accedere ai dormitori è necessario avere un ISEE molto basso. In Norvegia, Giulia ha pagato 400 euro al mese per una camera singola (esistono quasi solo camere singole, tendenzialmente non ci sono camere condivise in dormitorio), in Finlandia 210 euro al mese, nessuno dei suoi conoscenti ha pagato più di 450 euro mese.
La spesa più alta era, senza dubbio, il cibo e le diverse esperienze extrascolastiche che ha deciso di fare durante quegli anni.
I libri di testo vengono forniti dall’università in formato digitale, o possono essere presi in prestito dalla biblioteca (che ha abbastanza copie da mettere a disposizione per ogni studente del corso), quindi non occorre mettere in preventivo anche il costo dei libri.
Inoltre, in questi Paesi è molto semplice trovare un lavoro. Per gli studenti che hanno bisogno di guadagnare qualcosa per coprire il costo del proprio soggiorno all’estero, ci sono molti lavori part-time ben pagati e molto flessibili. E la lingua non è affatto un ostacolo: anche chi non conosce la lingua locale può essere assunto facilmente, basta avere un buon livello di inglese. Giulia faceva la cameriera ed è riuscita a mettere da parte qualcosa per finanziare questi studi.
Studiare in Scandinavia: hai abbastanza tempo libero e come lo sfrutti?
Trovare un lavoro o un dottorato di ricerca ben pagato in Scandinavia non è difficile e il loro concetto di lavoro è molto diverso rispetto al nostro, soprattutto nel modo in cui vengono ripartite le ore lavorative.
Al Nord la giornata di lavoro inizia alle 8 e termina alle 16, perché nei mesi invernali è necessario sfruttare le ore di luce. Questo implica che i lavoratori del Nord Europa abbiano molto più tempo libero di quelli italiani, che possono sfruttare per la propria famiglia e per le proprie passioni.
“Io non divido la settimana in giornate lavorative e festivi, semplicemente io vivo le mie giornate, in questo arco di tempo, il lavoro è una delle cose che faccio”.
Giulia, infatti, non si sente oppressa dal lavoro e passa una buona parte della sua giornata all’aria aperta, facendo diverse passeggiate con il suo cane, barbecue e gite nella natura. Chi vuole studiare in Scandinavia solitamente sceglie questa meta perché ama l’avventura.
È molto più comune che il sabato sera gli studenti si radunino davanti a un falò o un barbecue a guardare l’aurora, piuttosto che andare a ballare in discoteca tutta la notte.
Quindi se ti piace questo stile di vita non esitare: apri il computer e compila l’iscrizione per studiare in Scandinavia!
Studiare in Scandinavia: i consigli di Giulia per tutti i nostri studenti
“Se potete, fate un esperienza all’estero”. La gente sopravvaluta la difficoltà di vivere all’estero e, soprattutto, quella di adattarsi allo stile di vita nord europeo. Il costo della vita non è alto come si pensa, esistono migliaia di agevolazioni.
Non è necessario parlare la lingua locale, basta avere un buon livello di inglese e non è difficile compilare i documenti per trasferirsi all’estero: i Paesi scandinavi sono in Unione Europea o fanno parte dello Spazio economico europeo e, nella maggior parte dei casi basta possedere la carta di identità, non occorre alcun tipo di visto per studiare in Scandinavia.
Questi Paesi hanno molto da offrire, soprattutto per uno studente, basta informarsi e avere il coraggio di partire, di sicuro non ve ne pentirete.
Se avete bisogno ancora di qualche chiarimento o volete seguire la vita di Giulia nei Paesi Nordici potete seguirla sui suoi canali social:
- Instagram: Juliastopdoingthing
- TikTok: Juliastopdoingthings
In questo articolo ti abbiamo mostrato che studiare in Scandinavia non solo è possibile, ma è anche particolarmente vantaggioso! L’approccio allo studio è completamente diverso rispetto a quello offerto in Italia, ma non per questo meno valido. Gli alloggi per studenti sono convenienti e grazie a diversi sconti per universitari, anche il costo della vita non è così alto.