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University life balance

Ciao a tutti e a tutte bentornati in un nuovo articolo del blog di Thesis 4u, la startup innovativa che mette in collegamento gli studenti e le studentesse con le aziende, grazie alle tesi di laurea in azienda.

Parliamoci chiaro: chi di noi non ha mai sognato di avere una vita universitaria in cui ci fosse spazio per tutto? Per le lezioni, per lo studio matto e disperatissimo, certo, ma anche per le uscite con gli amici, per un po’ di sport, per un hobby che ci appassiona o semplicemente per un’ora di binge-watching della nostra serie preferita senza sentirci in colpa?

Questo equilibrio, questa armonia tra impegni accademici e vita personale, è il famoso university life balance, e oggi scopriremo come non solo è possibile raggiungerlo, ma anche come mantenerlo.

Ricordo ancora i primi mesi di università, un vero e proprio battesimo del fuoco. Ero convinto, come tanti di voi probabilmente, che per essere uno studente “serio” – e, diciamocelo, per fare bella figura con i colleghi e con i prof – avrei dovuto rinunciare a tutto il resto della mia vita.

Era una vera e propria ossessione: notti insonni passate a fissare gli appunti, caffè a litri a ogni ora del giorno e della notte per cercare di tenere gli occhi aperti, pasti saltati o divorati in cinque minuti con il libro aperto davanti, e una socialità ridotta all’osso, fatta di sguardi fugaci in corridoio o messaggi veloci su WhatsApp.

La mia mantra era: “Sacrificio ora per godermi la vita dopo!”. Sembrava una strategia vincente, una specie di patto col diavolo per ottenere voti altissimi. Ma se c’è una cosa che ho imparato in questi anni, sbattendo la testa più e più volte, è che questo approccio è un disastro annunciato.

Non è resilienza, è pura auto-sabotaggio. Non solo porta inesorabilmente al burnout – quel mostro subdolo che ti prosciuga le energie, ti rende irritabile e, peggio ancora, ti fa odiare anche la materia che fino a ieri amavi alla follia – ma compromette in modo drastico anche la qualità dello studio.

Pensateci bene: quando siete stanchi morti, con le occhiaie che vi arrivano alle ginocchia e il cervello che sembra immerso nella nebbia, la vostra capacità di concentrazione è ai minimi storici.

Le pagine del libro scorrono sotto i vostri occhi senza lasciare traccia, la memorizzazione è un miraggio lontano quanto le ferie estive e persino il più semplice concetto sembra trasformarsi in un’equazione di fisica quantistica degna di un premio Nobel. La mente non assimila, non elabora, non crea connessioni. È come cercare di guidare una macchina senza carburante.

Ecco perché l’university life balance non è affatto un segno di debolezza, una scusa per “non studiare abbastanza” o, peggio, di scarsa dedizione. Al contrario! È la chiave, l’elemento fondamentale per una performance accademica che sia non solo di successo, ma anche sostenibile nel lungo periodo. È la strategia intelligente che ti permette di dare il massimo senza bruciarti.

University life balance

Ok, ragazzi, mettiamoci comodi e parliamo di cose serie, ma non noiose! Il primissimo, fondamentale, passo zero per costruire l’university life balance che non sia solo un sogno nel cassetto ma una realtà concreta, è l’auto-consapevolezza. So che può suonare un po’ da guru o da lezione di filosofia, ma fidatevi, è più pratico di quanto sembri.

Pensateci un attimo: quanti di noi, se vi chiedessi adesso “Come hai speso le ultime 24 ore?”, saprebbero rispondere con precisione? Alzi la mano chi non ha mai pensato “Cavolo, la giornata è volata e non ho combinato niente!” o “Ma dove sono finite quelle tre ore tra la lezione e la cena?”.

Ecco, il punto è proprio questo: spesso viviamo le nostre giornate un po’ con il “pilota automatico”, senza renderci conto di dove va a finire il nostro tempo prezioso. Ed è proprio qui che entra in gioco la magia dell’auto-consapevolezza per il tuo university life balance. Sembra banale, eh? Ma vi assicuro, è un cambio di prospettiva enorme. È come voler fare la spesa senza sapere cosa ti manca in frigo: finisci per comprare cose inutili e dimenticare quelle essenziali.

1. Traccia il tuo tempo: Diventa il detective della tua giornata! 

Il primo esercizio che vi propongo è semplicissimo, ma incredibilmente rivelatore. Per una settimana intera – sì, solo sette giorni, non di più! – tenete un diario super dettagliato di tutte le vostre attività. E quando dico tutte, intendo proprio tutto:

  • Il tempo speso sui libri per quell’esame infernale.
  • I minuti (o le ore, confessiamolo!) passati a scrollare compulsivamente Instagram, TikTok o il feed di Facebook.
  • Lezioni, sì, ma anche i 10 minuti di ritardo del prof.
  • Le pause caffè che si trasformano in chiacchierate di 40 minuti.
  • Il tempo per mangiare, per fare la doccia, per guardare una puntata della vostra serie preferita.
  • Persino il tempo speso a fissare il soffitto, pensando alla vostra prossima vacanza!

L’importante è essere onesti, ma proprio onesti con voi stessi. Non c’è un giudizio, non c’è una classifica. L’obiettivo è solo capire. Alla fine di questa settimana, sedetevi e date un’occhiata a questo “registro”. Scommetto che rimarrete a bocca aperta! Potreste scoprire che passate ore a fare cose non produttive – quelle che ci danno una gratificazione istantanea ma zero valore a lungo termine.

Oppure, al contrario, che sottovalutate clamorosamente il tempo necessario per certe attività, tipo preparare la cena o fare la spesa, ritrovandovi sempre di corsa. Questo, amici miei, è il vostro punto di partenza, la vostra “fotografia” della situazione attuale. Senza sapere da dove parti, come puoi pensare di raggiungere il tuo Università life balance ideale?

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2. Identifica i tuoi “peak times”: Quando il tuo cervello dà il meglio di sé! 

Dopo aver tracciato il tempo, è il momento di fare un’altra scoperta importantissima su di voi: quali sono i vostri “peak times“? Ovvero, quei momenti magici della giornata in cui il vostro cervello è al top della forma, la concentrazione è alle stelle e vi sentite inarrestabili?

  • Sei un “early bird”? Magari la mattina presto, quando il mondo dorme e c’è silenzio, sei un fulmine di guerra e assorbi concetti come una spugna.
  • Oppure sei più un “gufo notturno”? Ti concentri meglio la sera tardi, quando tutti vanno a letto e puoi immergerti nei tuoi studi senza distrazioni.
  • C’è chi ha un picco di energia a metà giornata, dopo pranzo, e chi invece dopo cena.

Capire quando sei più produttivo è come scoprire il tuo superpotere segreto! Sfrutta queste fasce orarie d’oro per le attività che richiedono maggiore impegno mentale, quelle che ti fanno “spremere le meningi” davvero: lo studio delle materie più complesse, la scrittura di un saggio, la risoluzione di esercizi difficili.

Non cercare di combattere la tua natura, perché sarebbe come remare controcorrente! Lavora con essa. Se la mattina sei uno zombie che non connette prima del terzo caffè, non programmare lo studio più intenso per quell’ora. Sarebbe solo tempo sprecato e frustrazione. Invece, usa quel tempo per cose più leggere, come rispondere alle email, organizzare i materiali, o semplicemente svegliarti con calma.

Questa strategia ti aiuterà a massimizzare l’efficienza e a preservare le tue energie, fondamentali per la tua university life balance.

3. Valuta i tuoi “non-negotiables”: Le ancore di salvezza del tuo benessere! 

Ora, questo è un punto cruciale che molti studenti sottovalutano, pensando che per avere successo all’università si debba rinunciare a tutto il resto. Niente di più sbagliato! Ci sono attività a cui non puoi e, soprattutto, non vuoi rinunciare. E non sto parlando solo di studio. Sto parlando delle tue ancore di salvezza, dei pilastri che sostengono il tuo benessere psicofisico e che ti permettono di ricaricare le batterie.

  • Un allenamento in palestra tre volte a settimana, perché ti fa scaricare lo stress e ti mantiene in forma.
  • Quella cena sacra con gli amici il venerdì sera, per staccare completamente la spina e farti due risate.
  • Un’ora di lettura prima di dormire, non per l’università, ma per il puro piacere di evadere con una buona storia.
  • Quell’hobby che ti appassiona da morire, che sia suonare la chitarra, dipingere, fare volontariato o passeggiare nella natura.

Questi sono i tuoi “non-negotiables“, le attività che ti ricaricano e ti rendono una persona completa, non solo uno studente. Non vederle mai, e ripeto mai, come “distrazioni” o “tempo sprecato” che potresti dedicare allo studio. Al contrario! Sono una parte essenziale del tuo bagaglio di university life balance.

Integrale nel tuo piano fin da subito. Quando le inserisci nel tuo calendario, dai loro la stessa importanza di una lezione o di un blocco di studio. Proteggile con le unghie e con i denti, perché sono loro che ti permetteranno di affrontare le sfide universitarie con più grinta, più lucidità e meno stress.

Ignorarle significa minare le fondamenta del tuo benessere, e credetemi, nessun esame vale la vostra serenità!

University life balance

Ok, ragazzi, abbiamo fatto la nostra indagine sul campo, abbiamo capito come spendiamo il nostro tempo e quando il nostro cervello decide di darci il massimo. Adesso arriva la parte cruciale che trasforma queste preziose informazioni in un vero e proprio superpotere per il tuo university life balance: sto parlando della pianificazione.

Non storcete il naso, non è la solita roba noiosa da “organizzatori nati”. È, in realtà, la tua migliore alleata per tenere a bada quel mostro chiamato ansia da performance e per sentirti sempre un passo avanti.

Pensateci: quando vi sentite sopraffatti, stressati e con la sensazione di avere mille cose da fare, il 90% delle volte è perché non c’è una chiara tabella di marcia. La pianificazione non è una gabbia, ma una libertà. Ti permette di sapere cosa devi fare, quando e soprattutto, di capire che c’è spazio anche per le cose che ti fanno stare bene. È il vero e proprio motore del tuo university life balance, il carburante che ti impedisce di andare in riserva.

1. Crea un calendario “macro”: La tua mappa del tesoro semestrale! 

Iniziamo con il quadro generale, la big picture. Prendi un calendario annuale o un’agenda grande (anche digitale va benissimo, Google Calendar è top!) e segna, con colori sgargianti se ti va, tutte le scadenze importanti del semestre. E intendo proprio tutte:

  • Le date degli esami (quelle definitive, non le chiacchiere da corridoio!).
  • Le consegne dei progetti di gruppo o dei singoli paper.
  • Le presentazioni orali o le esercitazioni con obbligo di frequenza e consegna.
  • Anche eventuali eventi universitari obbligatori o particolarmente rilevanti.

Questa “visione d’insieme” è fondamentale. Ti darà un’idea chiara e immediata dei periodi più intensi e di quelli un po’ più tranquilli. Capire in anticipo quando avrai due esami ravvicinati o una consegna mastodontica ti permetterà di distribuire il carico di lavoro in modo intelligente, iniziando a studiare o a lavorare sul progetto molto prima, senza ridurti all’ultimo minuto con la disperazione negli occhi. Questo approccio proattivo è una colonna portante per il tuo university life balance, perché ti evita le famose “corse contro il tempo” che distruggono il sonno e la pace mentale.

Questo approccio proattivo è una colonna portante per il tuo university life balance, perché ti evita le famose “corse contro il tempo” che distruggono il sonno e la pace mentale.

University life balance

2. Pianificazione settimanale dettagliata: Il tuo “copione” per vincere la settimana! 

Dopo il macro, passiamo al micro, ma con la stessa importanza. Ogni domenica sera (o lunedì mattina, se sei più un tipo da “inizio settimana”), prenditi un momento sacro, diciamo 30 minuti in santa pace, per pianificare la settimana che verrà. Questo è il momento in cui diventi il regista della tua vita, assegnando i ruoli e i tempi.

  • Blocchi di studio: Sii chirurgo, non macellaio! 
    Assegna blocchi di tempo specifici per ogni materia o attività di studio. E qui, ragazzi, la parola d’ordine è: realismo. Dimentica le maratone di studio da 8 ore consecutive che ti trasformano in un vegetale. È infinitamente meglio programmare due ore intense e produttive, in cui sei davvero concentrato e assorbi informazioni, piuttosto che quattro ore passate a fissare il muro, a scrollare il telefono o a fantasticare. La qualità batte sempre la quantità.

    Spezzetta lo studio in “mini-obiettivi” e sarai molto più efficace e meno stressato, il che contribuisce enormemente al tuo university life balance.
  • Includi le pause: Il segreto dell’energia infinita! 
    Questo è un punto su cui non transigo: le pause non sono un lusso, sono una necessità biologica per il tuo cervello e il tuo corpo. Ignorarle è come correre una maratona senza bere. Programma pause brevi ogni ora o due (10-15 minuti) per staccare, alzarti, sgranchirti le gambe, bere un bicchiere d’acqua o guardare fuori dalla finestra.

E non dimenticare una pausa più lunga (30-60 minuti) a metà giornata, magari per pranzare con calma, fare una passeggiata veloce o leggere un capitolo di un libro leggero. Le pause ti permettono di ricaricare le batterie, di evitare l’affaticamento mentale e di tornare allo studio con una concentrazione rinnovata. Sono una componente essenziale per un sano university life balance.

  • Tempo per te: Non negociabile! 
    Ricordi i “non-negotiables” di cui abbiamo parlato prima? Bene, è qui che li inserisci nel tuo calendario! Dedica blocchi di tempo specifici per le attività ricreative, lo sport, gli appuntamenti con gli amici, il tuo hobby preferito o semplicemente per quell’ora di “dolce far niente” sul divano. Vedere questi impegni scritti nel tuo calendario ti aiuterà a non sacrificarli quando la pressione degli esami si fa sentire. Anzi, li vivrai come dei premi meritati, delle valvole di sfogo che ti mantengono sano di mente e felice.

Questo ti darà la certezza che, nonostante gli impegni universitari, c’è sempre spazio per la tua vita personale, rafforzando il tuo university life balance.

3. Usa gli strumenti giusti: Trova il tuo alleato tecnologico (o cartaceo)! 

Dimentica i foglietti volanti appiccicati ovunque che finiscono per cadere o per essere inghiottiti dal buco nero della tua scrivania! Nell’era digitale (ma anche analogica, se preferisci!) ci sono un sacco di app e strumenti che possono semplificarti la vita e aiutarti a gestire il tuo university life balance.

  • Google Calendar: Perfetto per visualizzare tutto, sincronizzare tra dispositivi e impostare promemoria.
  • Todoist / Trello / Asana: Se ti piacciono le liste di cose da fare e la gestione dei progetti, queste app sono fantastiche per tenere traccia dei compiti specifici.
  • Notion: Un vero e proprio coltellino svizzero che ti permette di creare database, note, calendari e molto altro, personalizzabile al massimo.
  • Agenda cartacea tradizionale: Non sottovalutare il potere della scrittura a mano! Molti trovano che scrivere aiuti a memorizzare e a sentirsi più “connessi” ai propri impegni.

L’importante è trovare quello che funziona per te. Sperimenta, prova diversi approcci e scegli lo strumento che ti fa sentire più organizzato e meno stressato. Un buon sistema ti aiuterà a tenere tutto sotto controllo e a mantenere il tuo university life balance stabile.

4. La regola dell’80/20 (o principio di Pareto): Smart working per studenti! 

Questa è una vera chicca per ottimizzare il tempo e l’energia. Il principio di Pareto, o regola dell’80/20, dice che l’80% dei tuoi risultati deriva dal 20% del tuo impegno. Applicato allo studio e al tuo university life balance, significa che non tutto ha lo stesso peso o la stessa importanza.

  • Identifica le attività più importanti e impattanti: Per ogni esame o progetto, chiediti: “Quali sono quelle 2-3 cose che, se fatte bene, mi daranno il massimo del risultato?” Magari è la comprensione approfondita di alcuni concetti chiave, la risoluzione di esercizi tipo, o la memorizzazione delle formule principali.
  • Concentrati su quelle! Non tutte le letture o gli esercizi hanno lo stesso valore. Spesso ci perdiamo in dettagli marginali che ci portano via un sacco di tempo con un ritorno minimo. Impara a distinguere tra ciò che è importante e ciò che è solo urgente (o peggio, una distrazione).

Essere strategici nel tuo approccio allo studio ti farà risparmiare tempo prezioso, ti renderà più efficace e ti libererà spazio mentale per dedicarti a quelle attività che alimentano il tuo benessere. Questo non significa studiare meno, ma studiare meglio e con più intenzione, il che è un pilastro fondamentale per un university life balance sostenibile e gratificante.

University life balance

Ascoltate attentamente, perché questo è probabilmente il capitolo più importante di tutti, la vera spina dorsale del tuo university life balance. Potrai essere il maestro della pianificazione, l’organizzatore più meticoloso del mondo, ma se non ti prendi cura del tuo corpo e della tua mente, ogni strategia, ogni tabella di marcia, ogni buona intenzione è destinata a crollare come un castello di carte. Non c’è strategia che tenga se il “motore” – cioè tu – non funziona a dovere! La tua salute fisica e mentale non sono “optional” da inserire se avanza tempo; sono la benzina premium che ti permette di andare avanti e di mantenere il tuo university life balance stabile e prospero.

1. Il sonno di qualità: Il tuo superpotere sottovalutato 

Ok, so cosa state pensando: “Ma come, proprio ora che ho mille cose da fare mi parli di dormire?”. Ebbene sì, cari studenti, ve ne parlo eccome! Perché non c’è nessun hack magico, nessuna pozione energetica, nessun caffè triplo che possa sostituire il valore inestimabile di un sonno ristoratore. Siamo onesti, tutti abbiamo fatto quelle nottate “brave” pre-esame, ma il risultato? Un cervello annebbiato, tempi di reazione rallentati, nervosismo alle stelle e una capacità di memorizzazione che va a farsi benedire.

Il sonno non è tempo “perso” dalla tua giornata di studio; è un investimento gigantesco per la tua salute fisica e mentale. È durante il sonno che il tuo cervello consolida le informazioni apprese, si riorganizza, si pulisce dalle tossine accumulate. È quando il tuo corpo si ripara e si ricarica. Puntare a 7-8 ore di sonno di qualità a notte non è un capriccio, è una necessità biologica per funzionare al meglio.

Prova a stabilire una routine del sonno: vai a letto e svegliati più o meno alla stessa ora ogni giorno, anche nei weekend (magari concedendoti un’oretta in più, ci sta!). Evita schermi luminosi prima di dormire, crea un ambiente buio e silenzioso. Vedrai, un buon riposo è la base per un university life balance solido, e la tua capacità di apprendimento e concentrazione ti ringrazieranno.

2. Alimentazione sana: nutri il tuo cervello

Sembra un cliché da nonne, lo so, ma la frase “sei quello che mangi” è più vera che mai, specialmente quando si tratta di affrontare le fatiche universitarie. Un’alimentazione equilibrata non è solo una questione di linea; è il carburante che ti darà l’energia necessaria per affrontare le lunghe giornate di studio e, cosa fondamentale, ti aiuterà a mantenere una concentrazione costante e un umore stabile.

Pensateci: quando mangiate cibi pesanti, pieni di zuccheri raffinati o grassi, vi sentite appesantiti, con un calo di energia e spesso un po’ giù di morale, giusto? Al contrario, un’alimentazione ricca di verdura, frutta, proteine magre e cereali integrali ti fornisce un rilascio di energia più lento e duraturo. Evita gli eccessi di zuccheri e caffeina che ti danno un boost temporaneo per poi farti crollare miseramente mezz’ora dopo, lasciandoti più stanco di prima.

Inizia a preparare dei pasti sani in anticipo (il buon vecchio meal prep è il tuo migliore amico!), porta con te snack nutrienti come frutta secca, yogurt o una mela. Non solo risparmierai tempo e denaro, ma garantirai al tuo corpo (e al tuo cervello) le risorse giuste per sostenere il tuo university life balance senza intoppi.

3. Attività fisica: muovi il corpo per calmare la mente!

Qui non stiamo parlando di diventare atleti olimpionici, ma di riconoscere un fatto scientificamente provato: muoversi è fondamentale per il tuo benessere generale, e di conseguenza, per il tuo university life balance. Non devi iscriverti in palestra se non ti piace. Ci sono mille modi per integrare l’attività fisica nella tua routine:

  • Una semplice passeggiata a passo svelto all’aria aperta.
  • Una corsa nel parco.
  • Una sessione di yoga online per allungare i muscoli e calmare la mente.
  • Ballare a casa con la tua musica preferita.
  • Usare la bici anziché i mezzi pubblici.

L’attività fisica è un potente riduttore di stress, migliora l’umore (grazie alle endorfine, gli ormoni della felicità!), e aumenta significativamente la capacità di concentrazione e la memoria. Anche solo 20-30 minuti al giorno possono fare una differenza enorme sulla tua energia, sul tuo sonno e sulla tua lucidità mentale.

È un tempo che non togli allo studio, ma che anzi ti permette di studiare meglio e con più efficacia. Integrarlo nella tua routine è un tassello irrinunciabile per un university life balance sano.

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4. Domina lo stress

Ammettiamolo: l’università è stressante. Le scadenze, gli esami, la mole di studio, le aspettative… è un dato di fatto. Ma la vera differenza non sta nell’evitare lo stress (spesso impossibile), bensì nel modo in cui lo gestisci. Imparare a domare lo stress è una delle abilità più preziose che puoi acquisire per proteggere il tuo university life balance.

  • Mindfulness e Meditazione: Non pensate a rituali complessi. Anche solo 5-10 minuti al giorno, seduti in silenzio e concentrati sul vostro respiro, possono aiutarvi a calmare la mente, a ridurre l’ansia e a essere più presenti nel “qui e ora”, invece di essere costantemente preoccupati per il futuro o per il passato. Ci sono tantissime app gratuite che possono guidarvi.
  • Hobby e Interessi: Non siamo fatti solo per studiare! Dedica tempo alle tue passioni, a quelle attività che ti fanno staccare la spina e ti permettono di esprimerti. Che sia suonare uno strumento, dipingere, leggere un libro che non sia un manuale universitario, fare giardinaggio, cucinare, o collezionare francobolli…
    Queste attività sono una valvola di sfogo essenziale. Sono momenti in cui la tua mente si rilassa, si rigenera e ti permette di tornare allo studio con una prospettiva nuova e più carica. Sono i piccoli piaceri che rendono la vita più ricca e il tuo university life balance più equilibrato.
  • Connessioni Sociali: Non isolarti! Mantieni vivi e coltiva i tuoi rapporti con amici e famiglia. Parlare con qualcuno, sfogarsi dopo una giornata pesante, confrontarsi, o semplicemente farsi due risate liberatorie, sono potenti antidoti allo stress. La socialità è una risorsa incredibile, un pilastro fondamentale del tuo university life balance e un booster per il tuo benessere mentale.
    Non rinunciare a un caffè con un amico, a una chiamata a casa o a una serata in compagnia. Questi momenti ti ricordano che non sei solo e ti danno quella spinta emotiva che a volte manca.

Ricorda: prenderti cura di te non è egoismo, è la condizione necessaria per poter dare il meglio in ogni ambito della tua vita universitaria e personale. Il tuo university life balance non è un equilibrio precario, ma un sistema robusto che si basa proprio su queste fondamenta.

Non c’è una ricetta universale per l’university life balance che vada bene per tutti, e nemmeno una ricetta fissa per te che duri per sempre. La vita universitaria è dinamica, piena di alti e bassi. Ci saranno settimane in cui studierai come un matto, e settimane in cui avrai più tempo libero.

Il raggiungimento dell’university life balance non è un punto di arrivo, ma un processo continuo. È un’arte che si impara col tempo, fatta di prove ed errori, di aggiustamenti e di piccole vittorie quotidiane. Non aspettarti di essere perfetto subito. L’importante è iniziare, sperimentare e trovare ciò che ti fa stare bene, ciò che ti permette di dare il meglio di te sia negli studi che nella vita.

Ricorda: l’università è un’esperienza unica e irripetibile. È il momento di imparare, di crescere, di fare nuove amicizie e di scoprire chi sei. Non lasciare che lo stress e la pressione ti rubino questa opportunità. Trova il tuo university life balance, e vivrai questi anni in modo più sereno, più produttivo e, soprattutto, più felice.

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