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Hai mai pianificato la sessione per poi disiscriverti all’appello perché non avevi finito il programma? Niente panico: ecco alcuni consigli utili per sconfiggerla e riuscire finalmente a sostenere tutti gli esami che ti eri prefissato.

Ciao a tutte e a tutti! Bentornati sul blog di Thesis 4u – la startup che mette in collegamento studenti e aziende, grazie alle tesi di laurea.

Ma cosa si intende esattamente con “procrastinazione” e perché se ne discute così spesso? E soprattutto, come si può contrastare questa abitudine?

Procrastinazione è una parola che trova la sua radice nell’etimologia latina pro – avanti, a favore di, e crastinus – di domani, del futuro; quindi rimandare a favore del futuro, nel nostro caso universitario sarebbe però più opportuno dire a discapito del futuro.

La procrastinazione è un problema comune e, diciamolo, piuttosto complicato. Tantissime persone ne soffrono e, quando diventa un’abitudine, può rendere difficile portare a termine compiti importanti, facendoci accumulare scadenze e stress.

In questo articolo parleremo proprio di questo. Vedremo perché il termine “procrastinazione” è così diffuso nel nostro linguaggio, poi capiremo cosa ne pensa la psicologia. Ti daremo anche qualche consiglio pratico per affrontarla all’università e, infine, ti suggeriremo alcune risorse utili per imparare a gestirla al meglio.

Capita a tutti di rimandare qualcosa di importante, ma perché lo facciamo davvero? La procrastinazione non è solo una questione di pigrizia o poca forza di volontà, come spesso si pensa. Secondo diverse teorie psicologiche, alla base di questo comportamento ci sono emozioni come ansia, paura di fallire, poca motivazione o la sensazione di essere sopraffatti dal compito.

Perché si parla di procrastinazione?

Negli ultimi anni si è parlato sempre di più di procrastinazione e di come questa influenzi il nostro modo di vivere e lavorare. Con tutte le distrazioni che ci circondano: notifiche, social, stimoli continui. mantenere la concentrazione è diventato più difficile che mai.

Questo problema è particolarmente diffuso tra gli studenti universitari, che spesso si trovano a gestire carichi di studio pesanti insieme alla pressione sociale. Il risultato? Si tende a rimandare fino all’ultimo momento, con il rischio di compromettere non solo la qualità dello studio, ma anche il proprio benessere mentale.

Inoltre, procrastinare è spesso legato a problemi come ansia e stress. Chi si sente sopraffatto o giù di morale potrebbe rimandare le proprie responsabilità per evitare situazioni che generano disagio. Ma a lungo andare, questa strategia non fa che peggiorare le cose.

Ecco perché è così importante parlarne, creare consapevolezza collettiva e far capire che la procrastinazione è una cosa normale, qualcosa che tutti, prima o poi, viviamo o abbiamo vissuto.

procrastinazione

Chi parla di procrastinazione?

La procrastinazione è un fenomeno che ha attirato l’attenzione di molti psicologi, che hanno cercato di capire perché rimandiamo le cose e come possiamo smettere di farlo. Non si tratta solo di scarsa forza di volontà o cattiva gestione del tempo, ma spesso ha a che fare con le nostre emozioni.

Uno degli esperti più noti in questo campo è Tim Pychyl, psicologo e ricercatore presso l’Università di Carleton in Canada. Secondo lui, procrastinare non è solo questione di organizzazione, ma un modo per gestire le emozioni.

Rimandiamo un compito perché ci provoca ansia, paura del fallimento o semplicemente perché non abbiamo voglia di affrontarlo in quel momento. Il problema? A lungo andare, questa strategia peggiora la situazione.

Un altro nome importante è Piers Steel, autore del libro The Procrastination Equation. Lui spiega che la procrastinazione dipende da tre fattori: motivazione, difficoltà del compito e gratificazione immediata. Se il compito è troppo difficile, la motivazione è bassa e c’è un’alternativa più piacevole come scrollare sui social o guardare Netflix, è quasi sicuro che lo rimanderemo.

Anche fuori dal mondo accademico, il tema della procrastinazione è molto discusso. Influencer e divulgatori come Giovanni Fenu o Annalisa Ciaccio parlano spesso di produttività e di come evitare di cadere nella trappola del “lo faccio dopo”. Condividono consigli pratici per migliorare la gestione del tempo e della concentrazione, spesso sperimentando tecniche: ad esempio la regola dei 5 minuti per evitare le distrazioni.

Alla fine, capire come funziona la procrastinazione è il primo passo per smettere di rimandare. La buona notizia è che con un po’ di strategia e meno auto-sabotaggi, si può davvero migliorare!

Il Ruolo delle Emozioni nella Procrastinazione

La procrastinazione non è solo una questione di cattiva gestione del tempo, ma spesso ha radici più profonde legate alle emozioni. Quando un compito ci sembra stressante, noioso o troppo impegnativo, tendiamo a rimandarlo. Vediamo alcune delle cause emotive più comuni che ci portano a procrastinare e come affrontarle.

Paura del Fallimento

Hai mai evitato di iniziare qualcosa per paura di non essere all’altezza? Questo timore può diventare un ostacolo enorme, spingendoci a rimandare per evitare il possibile insuccesso.

Il modo migliore per affrontarlo è cambiare prospettiva: il fallimento non è la fine del mondo, ma una parte naturale del processo di apprendimento. Ogni errore è un’opportunità per migliorare. Invece di cercare la perfezione, è più utile iniziare e affinare il lavoro strada facendo. Ogni piccolo passo avanti è già un successo!

Sii gentile con te stesso!

La procrastinazione spesso scatena sensi di colpa e autocritica: “Sono pigro, non combinerò mai nulla.” Ma punirsi mentalmente non aiuta! Essere consapevoli delle proprie difficoltà e praticare un po’ di auto-compassione può fare la differenza. Se oggi non riesci a dare il massimo, va bene lo stesso: l’importante è continuare a provarci.

Quando dubitiamo delle nostre capacità, tendiamo a evitare i compiti più impegnativi per paura di fallire. Questo atteggiamento di auto-sabotaggio può portarci a rimandare all’infinito. Per superarlo, è fondamentale lavorare sulla propria autostima: celebrare i piccoli successi, essere più gentili con se stessi e ricordarsi che ogni progresso, anche minimo, è un passo avanti.

Ricerca della Gratificazione Immediata

Siamo naturalmente attratti da gratificazioni rapide: guardare un episodio della nostra serie preferita, scrollare i social, fare uno spuntino. Il problema è che spesso queste distrazioni ci impediscono di concentrarci sugli obiettivi più importanti.

Il trucco sta nel trovare un equilibrio: concedersi delle piccole pause tra un compito e l’altro può aiutare a mantenere la motivazione senza perdere di vista le priorità. Ad esempio, puoi stabilire che dopo 25 minuti di lavoro concentrato ti concederai 5 minuti di relax.

Incorporare il sistema di premi può essere una potente motivazione. Dopo aver completato una parte del lavoro, premiarsi con qualcosa di piacevole: come una breve passeggiata, una pausa per un caffè o anche semplicemente un momento di relax, aiuta a creare associazioni positive con il completamento dei compiti.

Questo approccio può funzionare anche per i compiti più noiosi e ripetitivi, aumentando il senso di gratificazione e riducendo il desiderio di rimandare.

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5 tecniche per combattere la Procrastinazione

La procrastinazione è un problema super comune tra gli studenti universitari. Tra montagne di pagine da studiare, scadenze che si avvicinano e la pressione che cresce, è facile ritrovarsi a rimandare tutto fino all’ultimo minuto. Ma la buona notizia è che ci sono tante strategie per smettere di perdere tempo e affrontare lo studio con più serenità. Ecco alcuni trucchi efficaci per combattere la procrastinazione:

Studiare in gruppo

Se continui a rimandare e non sai da dove iniziare con quell’esame che ti trascini da mesi, prova a studiare in compagnia. Non serve un gruppo numeroso, bastano un paio di amici per dare una svolta alla tua sessione di studio!

Studiare insieme rende gli argomenti più leggeri e facili da assimilare. Alla fine di ogni sessione, confrontarsi e discutere le tematiche affrontate aiuta a chiarire i dubbi e a sviluppare il pensiero critico che, si sa, i professori adorano.

Chiediti perché lo stai facendo

L’università è un percorso facoltativo: nessuno ti obbliga a laurearti e nessuno ti obbliga a studiare quei mattoni di cui tanto ti lamenti. Trovare la motivazione non è facile, ma quando sei sul punto di mollare chiediti perché lo stai facendo.

Perché sono qui? Perché mi sono iscritto a questa facoltà? Prenditi cinque minuti per pensarci, risponditi e scrivilo su un post-it se ne hai bisogno. Ogni piccolo successo nasce dallo sforzo che stai facendo ora, anche se non lo vedi subito. Il te del futuro ti ringrazierà.

Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è una delle tecniche psicologiche più efficaci per trattare la procrastinazione, soprattutto quando è legata a disagi psicologici come ansia o depressione. La CBT si concentra sul cambiamento dei pensieri disfunzionali che influenzano il comportamento.

In questo caso, l’obiettivo sarebbe quello di cambiare i pensieri negativi che spingono una persona a procrastinare, come “Non sarò mai in grado di fare questo lavoro perfettamente” o “Se non lo faccio subito, tutto andrà storto”.

La CBT aiuta gli individui a ristrutturare i pensieri distorti, sostituendoli con pensieri più realistici e funzionali. Ad esempio, invece di pensare che il compito sia impossibile da completare, potresti imparare a vederlo come una serie di piccoli passaggi gestibili, affrontabili uno alla volta.

Le tecniche cognitive e comportamentali della CBT possono essere estremamente utili anche per sviluppare una maggiore autocompassione, un altro elemento fondamentale nella lotta contro la procrastinazione.

La Tecnica della Visualizzazione

Sui social è ovunque ed è diventata la filosofia di vita di molte persone. Va a braccetto con la manifestazione di sé: essere consapevoli di chi si è e di chi si vuole diventare.

Si tratta di immaginare dettagliatamente il completamento del compito e i benefici che ne derivano. Immaginare il momento in cui si avrà finalmente finito, la sensazione di sollievo e soddisfazione che seguirà, può essere estremamente motivante. La visualizzazione aiuta a contrastare la tendenza a rimandare, poiché aumenta la motivazione intrinseca e offre una chiara rappresentazione mentale del successo.

Tecnica dei 5 minuti

La regola dei 5 minuti è una strategia semplice ma molto efficace. Se un compito sembra difficile o scoraggiante, basta impegnarsi per almeno cinque minuti: spesso, una volta iniziato, diventa più facile continuare. La parte più complicata è proprio l’inizio, e superato quel blocco iniziale, entrare nel flusso di lavoro diventa più naturale.

Un trucco utile è dirsi che si lavorerà solo per cinque minuti. Spesso, il cervello viene ingannato e, una volta partiti, si va avanti senza neanche accorgersene. Insomma, inizia senza pensarci troppo e vedrai che funzionerà!

App che Aiutano a Gestire la Procrastinazione

La regola numero 1, quella che ti ripetono fin dalle medie è: quando studi il telefono deve essere lontano dal tuo raggio d’azione. Ma se proprio non ne puoi fare a meno, allora cerchiamo di sfruttarlo a nostro vantaggio! Esistono diverse app pensate per migliorare la produttività e aiutarci a rimanere concentrati.

🌱 Forest

Smartphone, notifiche, social: sono tutti nemici della concentrazione. Se vuoi davvero studiare senza perdere ore inutilmente, crea un ambiente di studio senza distrazioni. Mettiti in un posto tranquillo, silenzia le notifiche e magari usa app come Forest per bloccare i social mentre studi.

Se tendi a controllare il telefono ogni due minuti, questa app fa per te. Funziona in modo semplice: quando inizi a lavorare, pianti un albero virtuale. Se resisti alla tentazione di usare il telefono, l’albero cresce; se cedi e chiudi l’app, l’albero muore. Oltre a essere un incentivo visivo molto efficace, Forest sostiene anche la piantumazione di alberi reali nel mondo! Fa del bene a te, e all’ambiente.

📌 Trello

Se ti piace avere tutto sotto controllo a colpo d’occhio, Trello è la scelta perfetta. Ti permette di creare bacheche con liste di attività e di spostare i compiti da “Da fare” a “Fatto” in modo super intuitivo. È l’ideale se lavori su più progetti contemporaneamente e vuoi organizzare tutto senza stress.

Trascrivi gli argomenti che ti sei proposto di fare in quella sessione di studio e man mano che li studi li sposti da una sezione all’altra. In questo modo avrai la percezione di quanto stai effettivamente studiando e sarai anche più soddisfatto nel depennare l’argomento dalla lista delle cose da fare.

RescueTime

Ti sei mai chiesto quanto tempo passi davvero sui social o su siti inutili? RescueTime tiene traccia del tuo utilizzo del tempo e ti mostra dettagliati report su come lo spendi. Essere consapevoli delle proprie fragilità e tentazioni è il primo passo verso il miglioramento: scoprire che hai perso tre ore su TikTok potrebbe darti la spinta per organizzarti meglio!

⏲️ Be Focused

Se sei un fan del metodo pomodoro, questa app fa per te! Con Be Focused puoi personalizzare la durata delle sessioni di lavoro e delle pause. È ottima per chi vuole un maggiore controllo sulla gestione del proprio tempo senza troppi fronzoli.

A differenza di un semplice metodo pomodoro, tu puoi calibrare il tempo di studio e le pause in base al tuo umore, alla tua stanchezza e al tempo effettivo che hai per studiare.

Todoist

Quando un compito sembra enorme, è normale sentirsi sopraffatti e voler scappare (o finire su Netflix). La chiave? Spezzettarlo in passi più piccoli e affrontarli uno alla volta. Invece di pensare “Devo scrivere un’intera tesina”, prova con “Raccogliere tre fonti entro oggi” e poi passa allo step successivo.

Un consiglio utile è dividere il lavoro per argomenti anziché per pagine: così avrai una visione più chiara di quello che stai studiando.

Se ami organizzarti con le liste e non puoi resistere alla soddisfazione di depennare un argomento dalle cose da fare, allora Todoist fa al caso tuo. Ti aiuta a impostare scadenze, ricevere promemoria e gestire i tuoi compiti senza stress. Perfetto per chi vuole tenere tutto sotto controllo senza lasciare nulla al caso!

E tu? come affronti la procrastinazione? Conoscevi queste tecniche? Faccelo sapere sui nostri social!

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