Dagli anni Venti ad oggi: cosa sono gli speakeasy e come sono diventati una vera e propria moda!
Ciao! Benvenuti/e in un nuovo articolo del nostro blog Thesis 4u!
Oggi vi parleremo di un fenomeno molto interessante, nato negli Stati Uniti intorno all’inizio dei ruggenti anni Venti: stiamo parlando degli speakeasy.
Ma cosa sono gli speakeasy? Gli speakeasy sono dei cocktail bar nascosti per le vie delle città, nati durante l’epoca del proibizionismo, dove venivano vendute illegalmente bevande alcoliche.
Erano locali dove l’esclusività dettava legge: per entrare, infatti, era necessario essere a conoscenza di una parola d’ordine o un particolare segnale.
Essi nacquero più di un secolo fa ma tuttora sono presenti in molte città in giro per il mondo, ovviamente con delle caratteristiche un po’ diverse rispetto al periodo storico in cui sono nati.
Ma di cosa si tratta esattamente? Vediamolo subito insieme!
Che cosa sono gli speakeasy: la storia e l’epoca del proibizionismo.
Partiamo dal principio e vediamo come e quando è nato tale fenomeno, poi trasformatosi in una vera e propria moda.
Ti abbiamo raccontato cosa sono gli speakeasy, ma non ti abbiamo detto come sono nati! Gli speakeasy nascono negli Stati Uniti all’inizio degli anni Venti, in una fase storica molto particolare chiamata proibizionismo.
Il proibizionismo è un periodo storico che va all’incirca dal 1920 al 1933 e che vide la messa al bando di tutti gli alcolici. Da quel momento, grazie all’entrata in vigore del XVIII Emendamento e del Volstead Act nel gennaio del 1920, venne sancito il divieto sulla fabbricazione, il consumo, la vendita ed il trasporto di alcol.
Provate ad immaginare la situazione degenerante la sera prima dell’entrata in vigore dell’Emendamento. Grandi masse di persone si riversarono nei negozi per far scorta delle ultime bottiglie vendute ancora in maniera legale.
Scene apocalittiche che possono ricordare parecchio la situazione in Italia circa due anni fa, durante il primo lockdown da Covid-19, in cui tutti avevano paura che le scorte del supermercato potessero finire da un momento all’altro.
Tornando a noi, l’obiettivo del proibizionismo era quello di moralizzare la società e cercare di arginare il più possibile il tasso di criminalità. Ma gli effetti non furono proprio quelli desiderati.
Infatti, il divieto di consumare e vendere alcol portò subito la criminalità organizzata ad approfittarsi della situazione e dare il via alla nascita di un enorme mercato nero, il quale vendeva le bevande alcoliche anche dieci volte tanto il loro prezzo effettivo!
Ma fortunatamente nel 1933, grazie all’entrata in vigore del XXI Emendamento, gli statunitensi poterono nuovamente acquistare l’alcol in maniera totalmente legale e venne messo un punto all’epoca del proibizionismo.
Nei mesi successivi le entrate del Governo aumentarono intensivamente e vennero creati anche numerosi posti di lavoro, legati appunto all’industria alcolica.
Ma il periodo del proibizionismo vide anche la nascita di quello che diventò un vero e proprio fenomeno, ovvero la comparsa di locali segreti in cui si potevano consumare bevande alcoliche. Stiamo parlando degli speakeasy.
Innanzitutto, vediamo subito il motivo per cui si chiamano in questa maniera.
Una leggenda metropolitana narra che nel 1888, in un locale illegale in Pennsylvania, la proprietaria del saloon intimò i clienti di abbassare il tono della voce, per evitare di essere scoperti dalla polizia, pronunciando queste parole “Speak easy, boys!”.
Più di preciso, che cosa sono gli speakeasy? Gli speakeasy erano locali nascosti nei luoghi più impensabili, come il retrobottega di macellerie, barbieri o anche all’interno di abitazioni private. Spesso erano gestiti dalla criminalità organizzata e per entrare era necessario essere a conoscenza di una parola d’ordine o un particolare gesto, come per esempio uno specifico modo di bussare alla porta.
Tutto ciò rendeva questi luoghi speciali ed esclusivi e questo li rendeva ancora più attraenti agli occhi delle persone che li frequentavano.
Spesso gli speakeasy vengono chiamati anche blind pig o blind tiger ma, in realtà, non sono proprio dei sinonimi e anzi, c’è una differenza specifica tra questi due esercizi.
I blind pig o blind tiger erano rivolti più che altro alle classi meno abbienti ed erano locali in cui il cliente pagava una sorta di ticket per vedere delle speciali attrazioni, come per esempio uno spettacolo di animali (da qui la loro particolare denominazione). Nella realtà dei fatti, però, compreso nel prezzo c’era sempre un bicchiere di qualche bevanda alcolica.
Lo speakeasy, invece, era rivolto ad una classe più alta, tanto che molto spesso alcuni di questi locali esigevano un abbigliamento elegante e raffinato. Inoltre, ai clienti degli speakeasy veniva offerto tanto divertimento e anche del buon cibo.
Ma questi locali non sono ricordati solo per il divertimento e l’alcol venduto illegalmente. Gli speakeasy erano anche luoghi di inclusione sociale, dove uomini e donne di qualsiasi cultura e ceto sociale potevano incontrarsi fra loro, per la prima volta, nello stesso luogo.
Cosa sono gli speakeasy?
All’interno degli speakeasy si registra, proprio per il motivo citato poco sopra, una delle prime forme di emancipazione femminile, proprio perché le donne potevano recarvisi liberamente, senza la paura di sentirsi giudicate. Infatti, numerose furono anche le barlady che lavoravano all’interno di questi particolarissimi secret bar.
Che cosa sono gli speakeasy e come sono cambiati ai giorni nostri: un viaggio tra i secret bar più famosi d’Italia
Ma cosa sono gli speakeasy contemporanei? Gli speakeasy esistono ancora oggi e vanno anche molto di moda! Ovviamente sono attività del tutto legali, che mantengono solo quell’aura di segretezza e lo stile vintage tipici dei precedenti speakeasy.
Speakeasy è sinonimo di ottima qualità e mixology, arte diffusasi proprio negli anni Venti durante il periodo del proibizionismo che prevede la miscelazione di vari liquori, dando vita a bevande originali, dal gusto unico e, soprattutto, di altissima qualità.
I moderni speakeasy, come già detto, prendono ispirazione dal periodo del proibizionismo statunitense. Infatti, una delle caratteristiche principali è lo stile del locale: l’atmosfera è rigorosamente vintage e l’arredamento si ispira agli anni ’20, con poltrone in pelle e legni scuri.
Altra caratteristica fondamentale è la segretezza. Infatti, anche per quanto riguarda i moderni speakeasy, per avere accesso al locale, è necessario conoscere una parola d’ordine, spesso diffusa (anche se non troppo) tramite passaparola, indovinelli e giochi pubblicati sui social dei locali stessi.
Questi secret bar sono situati in zone non direttamente visibili dalla strada, come sottoscala o locali che stanno dietro altre attività già esistenti.
Sempre per lo stesso discorso di mantenere una certa riservatezza, questi originali e segretissimi locali non hanno un’insegna e spesso non sono segnalati sulle mappe.
Dopo avervi raccontato che cosa sono gli speakeasy, vediamo ora alcuni tra i più famosi speakeasy presenti qui in Italia!
Jerry Thomas
Il primo esempio per far comprendere che cosa sono gli speakeasy è quello di Jerry Thomas! Considerato il primo secret bar italiano, anche se ora l’indirizzo è stato reso pubblico, il Jerry Thomas nasce a Roma nel 2010, quando un gruppo di bartender decise di unirsi e creare questo posticino unico nel suo genere.
Anche in questo caso la qualità dei cocktail è davvero alta, tanto che il Jerry Thomas è entrato più volte nella classifica dei 50 World Best Bar.
Come un buon speakeasy che si rispetti, per accedere al locale è necessario pronunciare la famigerata parola d’ordine, che in questo caso è la risposta ad una domanda nascosta all’interno del loro sito web, cambiata abitualmente.
Vigono alcune regole al Jerry Thomas, come il divieto di scattare foto al suo interno e la prenotazione obbligatoria.
1930
Il secondo locale rappresentativo di cosa sono gli speakeasy è 1930: si trova a Milano e stiamo parlando di uno dei locali più esclusivi della città, tanto che è entrato nella classifica tra i 50 migliori cocktail bar del mondo, classificandosi ventesimo.
La porta d’ingresso al bar è situata all’interno di un normalissimo locale e per accedervi è necessario avere un invito e conoscere la parola d’ordine.
Si conosce la zona, ovvero Cinque Giornate, ma solo pochi clienti affezionati sanno come e dove vi si accede.
Gli arredamenti permettono alla clientela di immergersi in un altro mondo, quello vintage dell’America degli anni ’20 e di assaporare deliziosi cocktail di ottima qualità.
Insomma, un posto da non perdere!
White Rabbit
Ci troviamo ancora una volta a Milano, in zona Isola, con questo particolarissimo secret bar, in cui ad accogliervi ci sarà un personaggio molto particolare.
Infatti, l’atmosfera retrò tipica del proibizionismo accoglie al suo interno un personaggio insolito per il periodo, che ci ricorda più una favola di Lewis Carroll: ci troveremo davanti un bartender con indosso la maschera di un coniglio bianco!
Questo speakeasy si nasconde dietro una semplice vetrina, dalla quale però non si riesce a vedere l’interno del locale. Quando la luce è accesa è il segnale che il locale è aperto e pronto ad accogliere i suoi clienti.
Ma, ovviamente, entrare non sarà così semplice!
Bisognerà suonare il campanello e aspettare che qualcuno apra alla porta, per poi pronunciare la parola d’ordine, ottenuta tramite la risoluzione di un indovinello che viene inviato tramite mail, compilando un semplice form presente sul loro sito web.
Una volta fatto ciò basterà oltrepassare un armadio che catapultarsi in un’atmosfera unica nel suo genere, che ci porterà indietro nel tempo fino ai ruggenti anni Venti.
Vuoi seguire anche tu il coniglio e scoprire davvero in prima persona cosa sono gli speakeasy?
Cosa sono gli Speakeasy e il mondo del cinema: alcuni riferimenti
Fino ad ora abbiamo parlato di cosa sono gli speakeasy descrivendone le caratteristiche principali ma, molto spesso, le immagini possono parlare più delle parole.
Se la curiosità sul tema speakeasy vi ha spinti ad arrivare fino alla fine di questo articolo, ora vorrei consigliarvi qualche film in cui potrete immergervi nelle atmosfere vintage anni ’20 e meglio comprendere ciò di cui stiamo parlando.
Gli speakeasy compaiono molto spesso al cinema, soprattutto nelle vecchie pellicole ambientate all’epoca del proibizionismo. Se volete comprendere al meglio cosa sono gli speakeasy vi consiglio di guardarle immediatamente se già non lo avete fatto!
Il Grande Gatsby
Questo film, diretto da Baz Luhrmann ed interpretato dal grande Leonardo di Caprio, è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Ambientato nella Long Island degli anni ’20, il Grande Gatsby narra le vicende di un personaggio misterioso e affascinante, il miliardario Jay Gatsby.
In una delle scene più famose del film Jay e Nick Carraway, giovane agente di borsa, si recano proprio all’interno di uno speakeasy! Il film è assolutamente rappresentativo di cosa sono gli speakeasy.
Vediamo infatti i due protagonisti entrare all’interno di quello che sembrava un semplicissimo barber shop. In realtà, dietro il listino prezzi del barbiere, si apre improvvisamente un passaggio segreto, dopo che Jay ha bussato sul muro (il famoso segnale segreto o parola d’ordine).
Jay e l’incredulo Nick si accingono ad entrare all’interno dello speakeasy, e si trovano immersi in un ambiente sofisticato ed esclusivo, in cui un gruppo di giovani ballerine allieta i clienti del bar con coreografie mozzafiato.
Da cornice a questo spettacolo c’è musica alla moda, qualche rissa tra clienti e, ovviamente, un fiume di alcol, servito in maniera coreografica dai bartender.
A qualcuno piace caldo
A qualcuno piace caldo è una commedia del 1929 ambientato a Chicago durante l’epoca proibizionista. Il film è molto famoso anche per la presenta dell’intramontabile Marilyn Monroe, la quale interpreta il personaggio della bella musicista Zucchero Kandinsky.
I due protagonisti, Joe e Jerry, sono due poveri musicisti squattrinati che, involontariamente, assistono alla strage di San Valentino, il famoso massacro realmente accaduto, perpetuato dal gangster Al Capone nei confronti della banda di George Bugs Moran, anche lui famoso criminale.
Joe e Jerry, per paura di essere inseguiti e poi uccisi, decidono di seminare le tracce entrando a far parte di un’orchestra femminile. È proprio qui che conoscono Zucchero, suonatrice di ukulele con il vizio dell’alcol, da cui sono subito attratti.
In una scena iconica del film lo speakeasy si trova all’interno di un luogo alquanto particolare, ovvero un’agenzia funebre!
Aprendo una porticina nascosta, ci si ritrova direttamente all’interno di un eccentrico locale con ottima musica, un gruppo di abili ballerine e tanti uomini in abito che fumano il sigaro.
Anche l’alcol, come un buon speakeasy degno di questo nome, non manca mai, in questo caso sotto forma di caffè corretto.
Ad un tratto, ad interrompere la scena di spensierato divertimento, fa irruzione nel locale la polizia, che con non troppa gentilezza caccia fuori chiunque si trovasse all’interno del bar, aperto illegalmente.
Le notti di Chicago
Per farvi capire ancora meglio che cosa sono gli speakeasy, finiamo questa breve carrellata di film a tema proibizionismo e anni ’20 con Underworld, in italiano conosciuto come le notti di Chicago, film muto del 1927, uno dei primi ad affrontare il tema dei gangster.
Una scena di questa pellicola è stata girata proprio all’interno di uno speakeasy.
Come prima cosa vediamo la protagonista del film, Feathers, entrare all’interno del locale, fatto che ci ricorda che gli speakeasy erano luoghi di emancipazione femminile, dove anche le donne potevano concedersi un bicchiere senza essere guardate storto.
Il locale è pieno di gente, uomini e donne che bevono in maniera spensierata e fumano il sigaro.
Insomma, l’apertura degli speakeasy ha dato il via ad un vero e proprio fenomeno, una moda che troviamo nel cinema e che arriva fino ai nostri giorni, dandoci l’opportunità di vivere in prima persona atmosfere anni ’20 uniche nel loro genere!
Che cosa sono gli speakeasy?
E tu sapevi cosa sono gli speakeasy? Sei mai stato in uno di questi locali segreti? Raccontaci la tua esperienza sui nostri social!
Author: Giorgia, Blog Ambassador
Fonti:
https://tg24.sky.it/lifestyle/2022/04/30/speakeasy-italia-secret-bar#20